II medito: distinguere tra l'altruismo e il lutro

II medito: distinguere tra l'altruismo e il lutro Secondo il dottor Winston i casi limite vanno autorizzati II medito: distinguere tra l'altruismo e il lutro NOSTRO SERVIZIO LONDRA —' «Proibire completamente le maternità per procura sarebbe un errore — dice Robert Winston. docente di ostetricia e ginecologia alla Royal Postgraduate Medicai School —. A mio parere, tn determinati cast t>( dovrebbero essere eccezioni a un divieto generale». Nel caso di Glenda Eason, afferma Winston, sono state le stesse coppie coinvolte ad avere l'idea di usare la tecnica della provetta per avere finalmente un figlio: «Sono persone molto mature, molto responsabili. Sono coscienti dei rischi ai quali possono andare incontro: che il bambino no-. sca anormale, che vi siano graiH complicazioni nella gravidanza, addirittura sino alla morte della sorella; die questa voglia tenere per sé il bambino. E sono giunte alla conclusione che non esiste problema die non siano^ in grado di affrontare». Prima di acconsentire ad avviare la gravidanza, ha discusso la cosa con cinque colleglli, compresi i due ginecologi dello Hammersmtth Hospital e lo psichiatra che hanno avuto in cura Glenda: «Tre hanno parlato con gli Eason, e hanno deciso unanimi che V intervento era opportuno e accettabile». Winston sottolinea che Jacki non vuole altri figli per sé, e che si è offerta alla sorella in «un gesto di carità». Aveva saputo di un altro caso, in un altro ospedale, in cui questa forma di gravidanza era stata «assolutamente opportuna»: la donna aveva avuto una gravidanza in provetta che era andata male, due embrioni «di riserva» erano stati congelati in previsione di un successivo tentativo. Nel frattempo, le venne diagnosticato un tumore alla mammella. «La sorella — racconta — capi che per quella madre, rimasta tanto a lungo senza figli, la malattia era ti colpo finale. Non c'era motivo di una diagnosi infausta, purché il cancro venisse curato in tempo e la donna non rimanesse incinta. L'unica possibilità di darle quel figlio che già c'era tn embrione era che lei lo portasse in grembo...I colleghi mi dissero di ritenere impossibile che la sorella volesse poi tenere il piccolo. Lo faceva solo per un impulso di altruismo, era impossibile che pensasse di strappare ti bambino a una malata di cancro. Sono vicende che hanno tutta la mia comprensione. Non capisco le obiezioni a questo tipo di maternità quando sia frutto di una meditata decisione di fronte a un'evidente necessità medica». Questi casi, afferma Winston, sono molto rari: «E secondo me sarebbe un errore accusare di un reato chi contribuisce a risolverli. Certo, la maternità per procura è sconstgliabile nella stragrande maggioranza dei casi, e ho forti riserve nei confronti di appositi centri "coynmerctali", che è bene rendere illegali perché il pericolo che le coppie disperate vengano sfruttate, e che donne povere rlsdilno una gravidanza per denaro, è altissimo. Sarebbe disgustoso. Ma net rarissimi casi in cut siano disponibili una sorella, o una parente o un'amica molto strette, secondo me la cosa è accettabile». ■ n- (opiright «Times Nenspapers» e per l'iIalia vi,a Stampa)

Persone citate: Eason, Glenda Eason, Robert Winston

Luoghi citati: Londra