Re Fahd esprime a Craxi il timore di nuova guerra in Medio Oriente di Alfredo Venturi

Re Fahd esprìme a Craxiil timore di nuova guerra in Medio Oriente Il problema palestinese al centro dei colloqui in Arabia Saudita Re Fahd esprìme a Craxiil timore di nuova guerra in Medio Oriente L'Italia, che sta per assumere la presidenza semestrale della Cee, sollecitata a promuovere un'iniziativa europea ■ Il presidente del Consiglio: occorre una posizione chiara dei Paesi arabo-moderati sulla disponibilità a trattare con Israele DAL NOSTRO INVIATO RIAD — Le cose si mettono male in Medio Oriente, dice re Fahd, se non si mette in moto un meccanismo negoziale. Infatti questa situazione di stallo si è già trascinata troppo a lungo: se si protraesse ancora potrebbe portare a una nuova guerra. E' toccato a Bettino Craxl, in visita ufficiale a Riad. di registrare alla corte di re Fahd questi .accenti di forte preoccupazione». Esponendo all'ospite italiano il plano di pace che porta 11 suo nome, re Fahd ha Illustrato la via saudita per scongiurare 11 peggio. Riad insiste sulla necessità pregiudiziale che Israele lasci «f territori e i Paesi occupati». A questo punto, avendo rafforzato la posizione del Paesi moderati della regione, Israele potrà contare non solo sul •riconoscimento, e su frontiere internazionalmente garantite, ma anche sulla .apertura dei mercati arabi». In fondo, ha detto il re al presidente del Consiglio, siamo più vicini agli ebrei noi arabi che voi cristiani. Ammesso che l'obiettivo di un ritiro israeliano dal Libano e dal territori palestinesi sia realistico, esso dipende soprattutto dalla garanzia e dalla pressione americana. Ecco perché la diplomazia saudita punta su Ronald Reagan, 11 presidente rieletto e non più rieleggibile, quindi meno sensibile all'influenza del gruppo di pressione ebraico filo-israeliano. Perché l'America prema su Israele, è anche necessario che siano in molti a premere sull'America. La potenza petrolifera e finanziarla saudita ha 1 mezzi per esercitare questa pressione: ma di fronte all'importanza della posta le iniziative non sono mal troppe. Di qui l'appello di Fahd a Craxl: durante 11 suo semestre ormai imminente di presidenza della Comunità europea. l'Italia determini le condizioni per un'azione europea di pace che stimoli un' analoga azione americana. Che cosa risponde Craxl alle sollecitazioni saudite, che si aggiungono a quelle egiziane registrate/pochi giorni fa al Cairo? Che l'Italia è pronta a fare la sua parte, sia come Paese ascoltato nella regione, sia come presidente di turno del Dieci, sia come importante alleato degli Stati Uniti. Ma bisogna che si definisca .una posizione chiara in campo palestinese, un'intesa giordano-palestinese che con rea¬ lismo e concretezza si volga verso una prospettiva negoziale con Israele». Craxl rilancia anche la proposta Italiana per un grande plano di ricostruzione di Beirut e del Libano, che Indirizzi verso la rinascita del Paese le risorse umane e materiali assorbite sin qui dall'endemica conflittualità tra le fazioni. A Riad non si è parlato soltanto del nodo israelo-palestlnese-libanese. Si è parlato anche dei due altri focolai di crisi che ardono attorno alla penisola arabica: il Golfo e 11 Corno d'Africa. Nella guerra del Golfo, dicono i sauditi, non c'è soluzione militare possibile: l'alternativa è dunque fra un'interminabile, sanguinosissima, costosissima guerra d'usura, e le parti sedute attorno ad un tavolo. Quanto al Corno. Riad sostiene attivamente la Somalia e invoca, per l'Eritrea, non già la soluzione autonomistica, che giudica insufficiente, ma l'indipendenza del. Paese. Il difficile, naturalménte, è convincere l'Etiopia, e i suoi alleati del blocco orientale. Tutte queste crisi regionali, alle quali 1 sauditi guardano, osserva Craxl, con l'ottica della potenza che ha Interessi planetari, hanno infatti 11 loro puntuale risvolto in termini di confronto Est-Ovest. Per quanto riguarda la pia pericolosa di queste crisi, quella che secondo i sauditi discende dal perdurante rifiuto di Israele di considerarsi «uno Stato fra gli Stati.. Riad registra da parte sovietica una volontà di soluzione •non proprio spasmodica». Quanto al rapporti bilaterali, si è constatata la disponibilità saudita a intensificare la collaborazione economica. Certo, la situazione è mutata: le vicende del mercato petrolifero hanno Indotto Riad a ridimensionare I plani di sviluppo, o almeno a rallentarli. Sintomo significativo di questa nuova realtà: per la prima volta 1 sauditi hanno chiesto, assieme ad un progetto, il relativo finanziamento. Alfredo Venturi

Persone citate: Bettino Craxl, Re Fahd, Ronald Reagan