A Mosca il leader laborista primo testimone del disgelo di Fabio Galvano

A Mosca il leader laborista primo testimene del disgelo Dopo il «promettente messaggio» del Cremlino agli Usa A Mosca il leader laborista primo testimene del disgelo L'esponente inglese verrà ricevuto da Cernenko il quale dovrebbe precisargli i termini della ripresa del dialogo - Ma la polemica sugli euromissili continua DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — A un anno dalla decisione sovietica di abbati donare il negoziato di Ginevra per gli euromissili (23 novembre 1983) si riaccendono vaghe speranze di dialogo tra le superpotenze: dopo un -messaggio promettente» che Washington dichiara di avere ricevuto sabato scorso dal Cremlino, un'immediata verifica tocca al leader del laboristi britannici. Neil Klnnock, arrivato ieri sera a Mosca. La prospettiva di un suo incontro con Cernenko — oggi stesso, al più tardi domani — fa di Klnnock il potenziale strumento del Cremlino per precisare o accentuare 1 termini di un eventuale ritorno al dialogo. Nessuno sembra voler considerare la possibilità di un ennesimo niet: «Il momento e giusto — ha dichiarato il leader laborista — perché ci sono indicazioni di un leggero scongelamento fra Usa e Urss: Non nasconde che gradirebbe un ruolo catalistlco nel •trasformare in fatti concreti- le buone Intenzioni verbali delle due potenze. Il messaggio del Cremlino, quasi contemporaneo all'intervista di Cernenko alla rete televisiva americana Noe in cui il segretario generale segnalava caute aperture in merito al rapporti bilaterali e a un vertice con Reagan, parrebbe rompere il muro dell'intransigenza sovietica. Agli spunti di quella che potrebbe essere una realpolitik svolta In modo assai riservato, tuttavia, si contrappongono rinnovate accuse pubbliche agli Stati Uniti. Proprio sul terreno degli euromissili. Tacendo ovviamente le accuse americane relative al crescente numero di missili SS-20 installati e all'adattamento di alcune basi per 1 nuovi intercontinentali sperimentali 8S-X25, la Tass ha duramente criticato ieri il generale Rogers in merito ai 93 missili — Pershing-2 e Cruise — che secondo il comandante Nato per l'Europa sono già Installati In Germania. Gran Bretagna e Italia. .Contrariamente al buon senso e alle proteste dell'opinione pubblica — dichiara la Piazza Rossa — la dirigenza di Washington persegue testardamente la creazione in Europa di una situazione critica'. Perciò, si afferma. Mosca .deve adottare misure adeguate'-, un riferimento — in chiave decisamente difforme dal .promettente messaggio' di cui parla Washington — agli SS-20 e agli SS-X-25, ma anche alle nuove armi installate In Germania Est e In Cecoslovacchia (oltre 60 8S21 e SO SS-22, secondo la Nato). Non è. a prima vista, l'at. teggiamento di chi — come si ritiene invece a Washington — stia prudentemente ma attivamente cercando il dialogo. Lo dimostrerebbero le difficoltà con le quali sta nascendo l'Incontro di gennaio fra Shultz e Gromyko. In ambienti diplomatici di questa capitale si osserva inoltre che 1 delicati equilibri di potere al Cremlino potrebbero di fatto impedire a Cernenko l'elasticità che taluni ora gli attribuiscono. La malattia del maresciallo Ustinov. che dopo la parata del 7 novembre ha mancato anche l'incontro con il capo delle forze annate libiche in visita a Mosca, e le sporadiche assenze del .numero due» Gorbachev. 11 quale dovrebbe peraltro avere un Incontro con Klnnock, non sono forse significative come si vorrebbe far ritenere in alcuni ambienti: ma acquistano rilievo, in tale quadro, l'assenza di nomine ad alto livello in occasione del Plenum svoltosi 11 23 ottobre e addirittura la probabile e inconsueta mancanza di un Plenum alla vigilia della seduta del Soviet Supremo (Parlamento) in programma martedì prossimo. Fabio Galvano

Persone citate: Cernenko, Cruise, Gromyko, Reagan, Rogers, Shultz, Ustinov