«Sei mesi di condanna per l'ex partigiano»

«Sei mesi di condanna per l'ex partigiano» Genova, aveva un sacchetto di munizioni «Sei mesi di condanna per l'ex partigiano» Knrico Cevasco è coinvolto nel giallo di Bargagli - Durante le indagini su quella vicenda i carabinieri fecero una perquisizione nell'abitazione GENOVA — L'atto d'accusa era di detenzione di munizioni (una dozzina delle quali da guerra), pena prevista sci mesi. Se ieri l'aula della seconda sezione del tribunale era gremita, non è stnto quindi perché l'imputato, Enrico Cevasco. 72 anni, aveva in una cassapanca un fucile, cartucce e qualche proiettile calibro 9 lungo. La gente è venuta per vedere uno degli ex partigiani coinvolti nella lunga catena di delitti che dal febbraio del 1945 a due anni or sono, ha insanguinato Bargagli, paesino di 3000 abitanti, alle porle della città, e forse aspettandosi rivelazioni. Niente di tutto questo.' Il processo non è uscito naturalmente dai limiti del capo d'imputazione (il terrore è rimasto fuori dell'aula) ed è stato rinvialo al 18 dicembre, in attesa che il perito balistl-, co. Luciano Cavcnago, presenti al giudici i risultali di una perizia sulle munizioni sequestrate. •Dobbiamo sapere se le pallottole erano efficienti, e in questo caso se il Cei'aseo era consapevole del pericolo di avere questo suo piccolo deposito in casa-, ha detto il presidente. Prima del rinvio, aveva parlato il pubblico ministero chiedendo 6 mesi di reclusione Arrestato il 13 novembre scorso. Enrico Cevasco fu rimesso in libertà provvisoria: ieri mattina e uscito fra le tre figlie che lo assistono amore•volmcntc, specie da quando 1' uomo si e ammalato ai polmoni. Brevissima, dunque, la causa. Cevasco dispone di tre recapiti: due a Bargagli e uno a Recco. I carabinieri hanno perquisito le abitazioni. Hanno trovato in uno scantinato di Bargagli due sacchetti con le pallottole proibite, A Recco. il Cevasco teneva un fucile e oltre duecento cartucce. . Fucile e pallottole — ha detto l'imputato — erano probabilmcntc di ?;tio padre, cacciatore come me. lo ine n'ero completamente dimenticato-. Ha aggiunto il suo difensore, avvocato Giovanni Salvarezza: -Cevasco fu raggiunto da una comunicazione giudiziaria per i crimini di largagli, insieme ad altre quindici persone. Sapeva d'essere in- quisito: e avrebbe tenuto in casa mini intoni da guerra?-. Enrico Cevasco. anche se supererà l'ostacolo della detenzione di munizioni, rimane nel mirino del sostituto, Dino Di Mattei. che conduce l'inchiesta giudiziaria sulle diciassette morti non più tanto misteriose della Valbisagno. Durante la lotta di Liberazione, con il nome di battaglia di «comandante Merlo-, era a capo della brigata Garibaldi che operava fra le vallate alle spalle di Genova e del Chlavarcse. Sposò un'ex partigiana. Bruna, una delieprime a finire in carcere per trasporto di carne macellata clandestinamente. La donna fu arrestata dall' appuntato dei carabinieri Carmine Scolti, prima vittima nella vallata della morte. Enrico Cevasco. secondo i giudici, salirebbe molte cose sia sulla -banda dei vitelli.. che trafficava ira Bargagli e Genova, sìa sulle sparatorie per la divisione di un bottino catturato ai tedeschi: e sia. infine, sulle vendette che raggiunsero chi. In piazza o all'osteria, si era lasciato andare a qualche confidenza. Per questi crimini, sei ex partigiani furono arrestati, ma rimessi in libertà dopo qualche giorno per gli effetti di un indulto del 1953 che estendeva l'amnistia Togliatti a reati compiuti da combattenti .di qualsiasi formazione». Il .comandante Merlo, e alto, robusto, sicuro di se. Accetta il dialogo dal quale però non si ricava nulla Ripete: • Di quelle munizioni iwn so proprio niente-. Senta, signor Cevasco. lei ha vissuto in un paese dove vi sono state diciassette morti, quasi tutte attribuibili a delitti, -lo non so niente, né di macellazione nd di tedeschi e tanto meno d\ tesori..Prègo perche' sia fattailucc,:su\-tutto». Poi volta le spalle e se ne va. abbracciato alle figlie. Cìuido Coppini

Luoghi citati: Bargagli, Genova