Gli amministratori alla sbarra di Claudio Giacchino
Gli amministratori alla sbarra Torino, si è iniziato il processo per lo scandalo delle tangenti Gli amministratori alla sbarra TORINO — C'è l'atmosfera del grandi processi. Crepitare di macchine fotografiche, grappoli di affannati cronisti alle costole degli imputati più rappresentativi, l'aula continuamente sciabolata dal fasci delle lampade delle televisioni, microfoni, registratori e taccuini che spuntano da ogni parte. In questa rincorsa frenetica all'immagine ed all'intervista s'è aperto davanti al tribunale di Torino il giudizio per le tangenti ad amministratori del Comune e della Regione Piemonte e ad imprenditori privati. I politici sono accusati di aver preso denaro (o di averne accettato la promessa) per favorire lucrosi appalti e la vendita, a prezzi gonfiati, di edifici. Corruttori e corrotti avrebbero dovuto guadagnare decine di miliardi. Tanta animazione in aula era prevista: è il primo procedimento contro una classe politica di una grande città, e contro un certo modo di gestire la cosa pubblica. L'elenco del processandi recita diciannove nomi. Più della metà (undici) erano sino al marzo dell'anno scorso, quando deflagrò lo scandalo, nomi conosciuti e potenti: assessori e consiglieri comunali e regionali del partito comunista, della democrazia cristiana e del partito socialista. Le imputazioni (dalla corruzione all'interesse privato) hanno costretto tutte queste persone, emergenti o già affermate nell'arengo politico subalpino, al ruolo di ex. Il presidente Caplrossi deve faticare per indurre gli ex politici ed 1 loro presunti complici ad accomodarsi sul banco degli imputati. Quelle panche sembrano scottare, solo Adriano Zampini, l'ex tenente degli alpini che prima ha tessuto la tela delia corruttela e, subito dopo l'arresto, ha confessato, vi si slede spontaneamente. Imitato poi dall'ex vlcesindaco psi in Comune, Enzo Biffi-Gentili. Le due figure principali del giudizio gomito a gomito. Come fidanzati 11 cui amore è finito burrascosamente, Zampini e Biffi-Gentili hanno trascorso la mattinata uno a fianco dell'altro in un continuo duello di sguardi Imbarazzati dati con la coda dell'occhio. Gli altri accusati nicchiano all'invito di Caplrossi: •Comprendo che quel posti siano poco ambiti, comunque, prego, occupateli: Poi, stancamente, escono dal bosco di toghe che popolano per ogni dove l'aula e vanno a sedere; accanto all'ex vlcesindaco e all'uomo che con 1 suol racconti 11 ha messi nel guai. Certuni sperimentarono, seppur brevemente, anche 11 carcere. Finito l'appello dei processandi (cinque non si sono presentati e vengono dichiarati contumaci, l'assenza di un sesto è giustificata da certificato di malattia) comincia quello dei testi. Sono un'ottantina: tra essi, il sindaco Novelli. Nella folla che occupa tutti gli spazi e che trabocca fuori nel corridoio (a causa della ressa 1 giornalisti s'ammucchiano nella gabbia) Novelli però non c'è: il presidente Caplrossi disnone sia condannato a pagare 150 mila lire di ammenda. Dal pubblico una voce annuncia: •Novelli sta arrivando dal municipio, presiedeva la Giunta-. Il presidente del tribunale si consiglia con 1 giudici a latere: «A7Jora, multiamo il sindaco o no?- poi dice nel microfono: • Vabbé, aspettiamo, se si fa vedere non lo condanniamo-. Novelli comparirà dieci minuti più tardi, dal fondo; qualcuno grida: 'Bravo Diego, hai risparmiato 150 mila lire-. E' quasi mezzogiorno: fi¬ nalmente il processo s'avvia. Con un'eccezione che potrebbe renderlo subito monco. L' avvocato Chlusano sostiene: • Tutte le intercettazioni telefoniche sono state fatte in maniera illegittima, debbono essere dichiarate nulle. Insieme agli interrogatori ad esse riferentisi-. Il problema sollevato da Chlusano è d'imporItanza vitale: se il tribunale' dovesse accogliere l'eccezione verrà a mancare uno del pilastri dell'accusa e il castello probatorio si baserà solo sulle parole di Zampini e sulle parziali ammissioni degli altri accusati. Oggi, dopo la replica del pubblico ministero Vitari, la decisione dei giudici. Domani, potrebbe già essere un' udienza di fuoco; se la difesa non presenterà altre eccezioni comincerà l'interrogatorio del 'faccendiere pentito'. Claudio Giacchino (Altri servizi in Cronaca)
Persone citate: Adriano Zampini, Enzo Biffi-gentili, Novelli, Vitari, Zampini
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