Boves e Volgograd artigiani di pace

Boves e Volgograd artigiani di pace Boves e Volgograd artigiani di pace Il premio è stato consegnato ieri dal Sermig presente l'ambasciatore delFUrss - Un gemellaggio nel ricordo del dolore, ma con la speranza di un futuro migliore -1150 milioni andranno al Terzo Mondo Sotto le antiche volte dell'Arsenale di Borgo Dora, che 1 giovani del Sermig stanno trasformando nella Casa della Speranza, ieri pomeriggio, due città, lontane tra loro migliala di chilometri, eppure accomunate da un analogo martirio, hanno ricevuto il Premio Artigiano della pace per l'84: Boves e Volgograd, l'ex Stalingrado. Attraverso loro, il Sermig ha voluto esaltare e premiare il dialogo tra i popoli perché, come ha sottolineato Ernesto Olivero consegnando i riconoscimenti al vicesindaco della città sovietica e al sindaco del comune cuneese, -la condivisione sincera di ciò che inviamo, speriamo e desideriamo, può sfondare qualsiasi muro, qualsiasi ideologia, qualsiasi potenza. In un momento storico segnato da guerre, ingiustizie, massacri; in un momento in cui noi uomini non sempre riusciamo a capirci e, forse, non sempre vogliamo capirci, dobbiamo puntare sulla speranza-. Nel locale che sarà chiesa e biblioteca della pace erano presenti, accanto all'ambasciatore dell'Urss. Lunkov. il sindaco Novelli, il presidente della Provincia, Maccari, il sen. Gianotti e il segretario torinese del pel, Fassino. I rappresentanti delle due città martiri hanno ricevuto una targa ricordo in cui s'auspica che. dopo il gelo, ci sia una primavera d'incontri e gli uomini abbiano il coraggio della fratellanza. Al termine della cerimonia il vicesindaco di Volgograd e il sindaco di Boves hanno acceso la lampada costruita con parti d'armi e donata al Sermig dall'.artigiano della PaceBando Pertlni. Poche ore prima il Presidente della Repubblica, chiamato per telefono da Ernesto Olivero, aveva espresso una speranza: -Che questa lampada accenda sempre la fiamma della fraternità e non quella dell'ostilità-. L'importo del premio, 150 milioni che, ha ricordato Olive-, ro, -sono frutto delle privazioni e dei sacrifici di tanti giovani-, sarà devoluto ad organizzazioni che s'occupano d'aiutare i più poveri in tutto il mondo: una parte consistente (75 milioni) è andata all'associazione indiana Sarvodaya, fon- data da Gandhi, che li investirà in terreni agricoli da destinare ai diseredati perché li coltivino e ne traggano mezzi di sopravvivenza; 20 milioni sono stati distribuiti in Turchia, Bangladesh e ancora India, 30 devoluti a gruppi che, in Italia, s'occupano di droga e dei problemi dei carcerati, 14 hanno raggiunto -favelas, brasiliane, 10 regioni dell'Africa più disperata. 11 sindaco di Boves e il vicesindaco di Volgograd

Persone citate: Ernesto Olivero, Fassino, Gandhi, Gianotti, Lunkov, Maccari