Bbc-ltv: una guerra molto inglese

Bbc-ltv: una guerra molto inglese LA TELEVISIONE DEGLI ALTRI; DOPO GLI STATI UNITI, LA GRAN BRETAGNA Bbc-ltv: una guerra molto inglese La rete di Stato è finanziata dal canone, quella commerciale dalla pubblicità; entrambe puntano sulla qualità LONDRA — La sigla della Bbc, celebrata e Imitata In tutto 11 mondo, assicura alla Oran Bretagna una tv molto spesso Invidiata. Ma la garanzia, di serietà, di obiettività dèi suoi notiziari giornalistici (che sono considerati un po' il flore all'occhiello della tv pubblica) non hanno risparmiato anche in un recente passato alla Bbc di essere presa di mira dai telespettatori. Feroci critiche al suoi resoconti erano state lanciate infatti al tempi della guerra delle Falkland, quando sul tavolo del presidente della società giungevano pacchi di lettere (1500 in sole due settimane) con la scritta 'traditori- e lo stesso Insulto era ripetuto in Isterici editoriali sui giornali ultraconscrvatori al quali l'imparzialità dei notiziari non piaceva affatto. Rilievi meno bellicosi ma egualmente critici i telespettatori muovono quasi quotidianamente alla Bbc anche a proposito della «copertura» delle notizie religiose (I protestanti accusano la Bbc di essere filocattollca e viceversa), di una pretesa discriminazione razziale (prò o contro i neri e gli asiatici), di un presunto pacifismo (o al contrario di mancata obiettività verso 11 movimento del disarmo nucleare), di usare a volte un linguaggio troppo volgare, di mostrare scene sexy o di estrema violenza. Recentemente, lo stesso drammatico salvataggio dalle macerie del Grand Hotel di Brighton del ministro Tebbit dopo 11 sanguinoso attentato dell'Ira è stato criticato da alcuni telespettatori per le sue immagini sconvolgenti. Ma questi rilievi non offuscano l'immagine generale e non è certo a proposito della Oran Bretagna che si può parlare di televisione «mala¬ ta», pur fra gli alti e bassi che sono tipici di questo mezzo di comunicazione di massa insidiato via via dal cinema, dai videoregistratori, dagli spettacoli sportivi o semplicemente dal tradizionale e sacrosanto week-end. Secondo le ultime statistiche disponibili, l'inglese trascorre davanti alla" tv 22 ore alla settimana durante la brutta stagione e soltanto Quatto ore in meno durante l'estate. Le prefercne del telespettatore-tlpo si ripartiscono quasi perfettamente fra 1 due canali della Bbc e 1 due della tv commerciale Itv. Quest'ultima società è nata a metà degli Anni 50 (quando la Oran Bretagna fu il primo grande Paese europeo a infrangere il monopolio statale) ed è formata da una dozzina di compagnie regionali (Anglla. Oranada, Yorkshlre ecc.) che operano su j^trettante aree. A Londra trasmette un'emittente per i^Brnl feriali e un' altra per il week-end, ed i programmi della Itv possono essere sia ■•» carattere locale sia nazionali. Da un palo d' anni, anzi, è stata assegnata alla tv commerciale un secondo canale, che trasmette esclusivamente su circuito nazionale. La concorrenza, dunque, è aperta fra la rete pubblica (che si autofinanzia con 11 solo introito del canone) e quella commerciale (che vive invece sul proventi della pubblicità, totalmente assente dalla Bbc). E i risultati, stando almeno alle statistiche, Indicano l'Incertezza della sfida. Il telespettatore medio, infatti, passa settimanalmente due ore e tre quarti davanti a Bbc 1, due ore e 21 minuti dinanzi a Bbc 2, dieci ore e mezzo si sintonizza su Itv e per un'ora e 10 minuti segue «Channel four». Che cosa determina la scelta preferita? Difficile dirlo: tutti i canali trasmettono film (anche se quasi mai contemporaneamente), spettacoli di varietà, interminabili •serlals» di fattura nazionale o made In Usa, concerti, balletti, riprese sportive, spetta¬ coli per bambini (solo nel tardo pomeriggio e durante 11 week-end) oltre a documentari, inchieste giornalistiche, notiziari generalmente di buona fattura. Se si vuol fare una distinzione si può precisare ancora che mentre Bbc 1 e Itv si fanno concorrenza su tutti i crinali, «Channel four» è piti «radicale», ospita satire più Irriverenti, mentre Bbc 2 indulge un po' più degli altri canali nel'settore culturale. La «guerra dell'indice di gradimento», comunque, sta divampando con pùnte incandescenti. I responsabili della Bbc statino negoziando con 11 governo per fare aumentare il canone che costi- tulsce l'unico introito della tv pubblica, con 11 quale finanziare quel costosi sceneggiati a puntate da opporre alla televisione commerciale, la quale a sua volta sta godendo di un aureo afflusso di pubblicità. Dove condurrà la guerra? A gettare un grido d' allarme per questa «spirale perversa per gli stessi creatori di programmi' è stato ultimamente 11 presidente di una delle società regionali affiliate a Itv, Sir Dennls Forman, che ha ammonito: -Esiste un gap incolmabile fra la logica del business e la legge della creatività artistica. L'efficienza è nemica giurata dell' originalità'. Ma, almeno finora, la tv britannica sembra essere scampata dal rischio di una eccessiva «commercializzazione», di uno scadimento del livello del programmi, di queH'«amerlcanismo> senza controllo che ha contagiato altri Paesi e molte televisioni commerciali. La lettura delle statistiche sul gusti del telespettatori relative all'anno 1983 dimostra che gli inglesi hanno preferito alle avventure di Dallas (trasmesse da Bbc) o di Dynasty (diffusa da Itv) sceneggiati locali come La cittadella di Cronln e Tento, le avventure di un gruppo di donne inglesi prigioniere in un campo giapponese durante l'ultima guerra. Questo non significa, naturalmente, che la tv inglese sia senza difetti o che sia immune da «tentazioni americane». Ma per adesso si deve mettere agli atti che la concorrenza fra una tv pubblica molto ben fatta e diretta senza intromissioni politiche e una tv commerciale, a raggio sia locale sia nazionale, sta funzionando a dovere e che 11 .modello» Inglese, rettamente applicato, non delude. Paolo Pattano

Persone citate: Paolo Pattano, Quatto, Tebbit, Tento

Luoghi citati: Bbc, Falkland, Gran Bretagna, Londra, Stati Uniti, Usa