Nella serata del super diamante venduti gioielli per 22 miliardi

Nella serata del super diamante venduti gioielli per 22 miliardi Le grandi aste di Ginevra hanno segnato il rilancio del mercato Nella serata del super diamante venduti gioielli per 22 miliardi DAL NOSTRO INVIATO GINEVRA — Mentre rimbalza di Paese in Paese l'eco della vendita, a Ginevra, del diamante più caro del mondo, 11 milioni di franchi svizzeri (8 miliardi e 800 milioni di lire), un .fancy-blue» da 42,92 carati, al terzo posto per grandezza tra le pietre analoghe conosciute, la casa d'aste londinese Christie's gode il suo momento di gloria. Hans Nadelhoffer, 11 più celebre esperto internazionale .' di gioielli tornato a Christie's dopo due anni d'assenza dedicati a scrivere un libro su • Cartler, può ben dire di avere avuto un rientro trionfale. ' «£' suo il inerito ài tanto successo. E' un esperto eccesio- . naie. Ci porta fortuna. Con lui le aste dei gioielli, dopo un periodo di stasi, riprendono quotar, commentano, eccitati, gli uomini e le donne di Christie's. Hans Nadelhoffer sorride, con modestia, e si limita ad osservare: 'La maggior parte dei diamanti in asta ha raggiunto il 40-50 per cento in più del valore di stima: Tra i lotti messi all'incanto nella serata delle «vanità preziose», infatti, un anello con diamante con taglio smeraldo, 30,13 carati, è acquistato da un commerciante di New York per un milione 870 mila franchi svizzeri (oltre un miliardo e mezzo di lire) con un'accanita lotta nella sala dell'Hotel Richmond a Ginevra. Una collana, tutto uno sfavillio di diamanti grandi e piccoli, gocce, navettes. baguettes, raggiunge d'un balzo i 990 mila franchi (792 milioni di lire). Nella «hit parade» delle migliori quotazioni ottenute, spicca una spilla, quasi una margherita di rubini di Burma e diamanti: l'hanno conquistata i gioiellieri Van Cleef and Arpels a 935 mila franchi (748 milioni). Stesso prezzo, ma acquirente anonimo per due «cuorlcini», ognuno un brillante rispettivamente di 8,29 e 8,21 carati, provenienti da un membro di una famiglia di principi, rimasta anonima. Certo, alle aste dei gioielli la qualità vince sulla storia. Un bellissimo pendant con brillante dal raro taglio a goccia intera, tondeggiante, 48,42 carati, che vanta nel suo passato la presenza in alcuni musei degli Stati Uniti e fino all'altro ieri proprietà di un membro d'una famiglia di principi, spunta soltanto per la sua rarità e qualità 550 mila franchi (440 milioni). Ma la storia di un diadema tutto foglie e festoni di diamanti che trionfò sulla testa di Vittoria Eugenia Ena, principessa di Gran Bretagna e Irlanda (1887-1969), nipote della regina Vittoria e moglie del re Alfonso XIII di Spagna, non vale a ottenere più di 132 mila franchi (poco più di 105 milioni). Non sempre il valore del gioielli delle •altezze reali» era pari alla nobiltà e al prestigio di chi li portava. Talvolta però vince il cuore. Una parure, collier e orecchini pendenti, di zaffiri e brillanti, non ha storia, neppure una gran qualità, ma 11 ricavato della sua vendita (è scritto nel catalogo) andrà a favore dell'Unlcef e del Comitato cattolico contro la fame nel mondo. Basta questo per scatenare 1 rilanci e la stima di 60 mila franchi è presto superata: sono 80 mila, circa 64 milioni. In totale, l'asta dei gioielli di Christie's ha realizzato oltre 22 miliardi di lire, soprattutto grazie al diamante blu, acquistato da un emiro arabo. La «grande rivale», la casa d'aste londinese Sotheby's, che ha concluso ieri mattina le sue quattro tornate di gioielli, soffre e si consola. •/. record per la vendita di un lotto di diamanti è ancora nostro» dicono. E ricordano quei favolosi orecchini del novembre '80, che si diceva fossero di Farah Diba, moglie dello scià di Persia, battuti a 12 milioni 430 mila franchi, 9 miliardi e 900 milioni al cambio attuale. . In alcuni del suol lotti Sotheby's riponeva parecchie speranze. Ma la perla più grande del mondo, una «palla» gialla del diametro di 25 millimetri e del peso di 110,48 carati, stima 300-400 mila franchi, non ha trovato un amatore: invenduta. Anche l'immagine del Savoia, presente in una miniatura di Maria Adelaide, sposa di Vittorio Emanuele II, al centro di un collier di diamanti e smeraldi, non ha corrisposto alle attese. «Con l'eredità di Umberto di Savoia non ha nulla a die vedereprecisano subito gli esperti di Sotheby's. Ma si poteva sperare che sfruttasse l'onda della nostalgia che ha fatto «lievitare» le quotazioni degli argenti dell'ex famiglia reale italiana. Invece no: pur alla modesta stima di 25 mila franchi (circa 20 milioni) non è.stata comprata. Ma Sotheby's- è tutt'altro che delusa: «La buona qualità delle pietre non tradisce e se la "riserva" del venditore non è alle stelle tutto va bene. Il mercato dei preMosi si sta risollevando». Simonetta Conti

Persone citate: Alfonso Xiii, Arpels, Farah Diba, Hans Nadelhoffer, Simonetta Conti, Van Cleef, Vittoria, Vittoria Eugenia, Vittorio Emanuele Ii