Lirica di grandi regìe per la stagione di Verona

Lirica di grandi regìe per la stagione di Verona All'Arena «Trovatore» di Patroni Griffi e «Aida» nell'edizione storica 1913 Lirica di grandi regìe per la stagione di Verona ROMA — Stasera, al teatro Olimpico, arriva il balletto dell'Arena di Verona, diretto da Giuseppe Carbone, in tournée italiana: presenta Gestazione, su musica di Ennio Morrtcone, e alcuni estratti da L'uccello di fuoco di Stravinski e da Prelude à l'après midi d'un faune di Debussy. Per l'Arena di Verona si tratta di un esperimento: l'idea sarebbe infatti quella di realizzare una collaborazione stabile con la Fenice di Venezia per allestire un corpo di ballo della regione veneta. L'Arena, che il corpo di ballo lo ha già, chiede alla Fenice, che dovendo tagliare sui costi ha rinunciato al balletto, di produrre insieme spettacoli di danza presentati a turno, ora nell'una ora nell'altra città. Non a caso questo balletto di Carboni, prima di arrivare a Roma, dove resterà fino a domenica per poi spostarsi a Reggio Calabria e a Bari, è già stato presentato la scorsa settenaria alla Fenice, riscuotendo un grosso successo di pubblico. Ieri per festeggiare questo debutto romano del balletto dell'Arena di Verona, ci sarebbe dovuta essere una conferenza stampa del soi>rintendente Giacchterl appena nominato presidente dell'associazione che riunisce i dodici enti lirtei italiani più l'ente sinfonico dell'Accademia di Santa Cecilia. Ma Giacchieri, nella mattinata, nella doppia veste di sovrintendente dell' Arena e di presidente dell'Anels, è stato dal ministro dello Spettacolo Logorio a chiedere soldi. Arrivato in ritardo all'appuntamento, la conferenza stampa si è così trasformata in un breve scambio di battute. Dice Renzo Giacchieri: «La situazione degli Enti lirici italiani sarà sempre quella di trovarsi in passivo finché non viene approvata la legge triennale sullo spettacolo. Anche stamattina 11 ministro Lagorio, pur assicurandoci che farà di tutto per fare arrivare in tempo i finanziamenti, ci ha ricordato che ne deve parlare prima con il ministro del Tesoro Gorla*. Ma lei come vede questa sorta di dii>lstone tra enti lirici di prima categoria e enti lirici di seconda prevista nel progetto Lagorio? •Io non sono contrarlo alle gerarchle. Se si stabilisse, per esemplo, che la Scala di Mila¬ no e l'Accademia di Santa Cecilia di Roma, per la loro importanza nazionale, meritano un trattamento diverso, a me starebbe bene. Non mi piacciono però le classificazioni che dividono 11 mondo della lirica in due classi.. Cosa cambia sul piano personale la sua nomina a presidente dell'Anels? •Avrò più lavoro ma, nello stesso tempo, avrò più occasioni per venire a Roma. E dal momento che sono romano la cosa mi fa piacere.. Quali sono le novità più grandi della prossima stagione in Arena? «Una novità assoluta sono i concerti vocali e strumentali, le sinfonie dalle opere per intenderci, che quest'anno portiamo in Arena per la prima volta. E poi le grandi regie delle opere. "Il Trovatore", che apre la stagione, sarà fatta da Patroni Griffi e da Ceroli. L'Attila, mai rappresentata prima, da Giuliano Montaldo e da Riccerl. 'Aida', per 11 terzo anno di seguito, da De Boslo nella storica edizione del 1913». Intanto dal 2 al 7 dicembre l'Arena si trasferisce allo Stadthalle di Vienna per portare la Turandot di Puccini nella versione di Montaldo: oggi, invece, Giacchieri è a Tel Aviv per prendere accordi per una edizione dell'Aida di Verdi da farsi in Israele, si. ro. 0t' "4 Carlos Iturrioz e Lia Musarra nel balletto di Carbone