Uccisero il macellaio

Uccisero il macellaio Per l'omicidio di Cuorgnè accolte le richieste del pm Uccisero il macellaio La corte d'assise di Ivrea ha giudicato Benedetto Frisina autore materiale del delitto, condannandolo a 24 anni - Dodici anni ad Elsa Bugni ed Alessandro Aiello, complici della tragica estorsione - Tra gli imputati assolti, anche l'ex maresciallo dei carabinieri Ventiquattro anni per Benedetto Frisina. dodici per Elsa Bugni ed Alessando Alello. Questa la sentenza pronunciata ieri sera, dopo tre ore di camera di consiglio, dai giudici della Corte d'Assise di Ivrea, nei confronti dei responsabili dell'assassinio del macellalo Giuseppe Magnino, di Cuorgnè, avvenuta il 28 marzo 1981. La giuria, quindi, ha sostanzialmente uccolto la tesi sostenuta nella requisitoria dal pubblico ministero, giudicando il Frisina come l'autore materiale del delitto e gli altri due maggiori imputati come suoi complici nel tentativo di estorsione rlsoltosi tragicamente. Nel pomeriggio avevano preso la parola i difensori dei personaggi chiave di questa vicenda. Tutti e quattro (Musumeci e Fantini per Frisina. Coda per la Bugni e Bennl per Aiello) avevano sostenuto l'estraneità del loro assistiti al delitto. Si trattava, in sostanza, secondo loro, di un processo che non aveva a supporto ulcuna prova certa: c'erano soltanto molti Indizi, che convergevano in particolare su Frisina, e le contraddizioni nelle quali gli stessi Imputati erano caduti a più riprese. «Ma non si può condannare all'ergastolo un uomo soltanto sulla base di supposizioni? aveva sottolineato l'avvocato Fantini. Restava ancora da spiegare, secondo I legali, una circostanza quantomeno dubbia: come mai, dopo avere ucciso il macellalo, Benedetto Frisina avrebbe fatto esplodere un candelotto di tritolo sotto l'auto dell'Aleno? Secondo il pubblico ministero, per precostituire una patente di credibilità alla sua inimicizia con quello che era, in realtà, I! suo socio d'affari nel nascente racket dei negozi. E' evidente, comunque, che non tutta la vicenda è ancora spiegata nel dettagli, e forse non lo sarà mai completamente. Nella giornata di ieri non sono mancati anche momenti di tensione: Frisina, che in mattinata era rimasto in carcere, è improvvisamente scoppiato in lacrime; la Bugni, proprio durante l'arringa del suo difensore, è svenuta ed è stata portata fuori dall'aula a braccia. Solo 1' Aiello è rimasto pressoché impassibile per tutta la durata dell'udienza, come aveva già fatto nei giorni precedenti. Queste, infine, le condanne per 1 personaggi minori del processo, imputati di favoreggiamento e di falsa testimonianza: un anno e sei mesi ad Antonio Bartolotta: un anno a Luigi Bellandi; sei mesi a Giuseppe Bertello e Leon Puppo. Assolti, invece, Rosetta Ventre, Vincenzo Pelle. Cecilia Coniglio e Giovanni Monteu Fassiot. Assoluzione con formula ampia anche per l'ex maresciallo dei carabinieri di Cuorgné. Vittorio Bovo, che era imputato di falso Ideologico. Giampiero Paviolo Benedetto Frisili»

Luoghi citati: Cuorgnè, Ivrea