All'Egitto piace l'elicottero made in Italy

All'Egitto piace l'elicottero made in Italy Il governo del Cairo intende prendere in esame il nuovo A 129 «Mangusta» All'Egitto piace l'elicottero made in Italy DAL NOSTRO INVIATO IL CAIRO — L'Egitto ha chiesto di valutare l'elicottero anticarro italiano A 129 Mangusta costruito dall' Agusta: lo si è appreso al Cairo nel corso della «Mostra degli equipaggiamenti per la difesa». Ad inaugurare la mostra, nella base aerea di Al Maza, a Nord della capitale, è arrivato 11 presidente Mubarak, accompagnato dal collèga sudanese Nimelri. Giornali e televisione hanno dato grande spazio all'avvenimento: lo stesso Mubarak ha spiegato in un discorso perché questa mostra è molto Importante per 11 Paese: -L'Egitto — ha detto — vuole dimostrare la volontà e la capacità di assistere tutte le nazioni amiche nel campo della difesa-. Accanto alle motivazioni ideologiche quelle economiche: negli ultimi Lue anni il Paese ha venduto equipaggiamenti militari per un miliardo di dollari e spera di imporsi come il maggiore esportatore verso 11 Terzo Mondo per compensare l'anti¬ cipato declino delle entrate petrolifere. Questo spiega perché alla mostra hanno partecipato, tra gli altri Paesi. Italia, Usa. Francia. Gran Bretagna. Spagna. Canada. Svezia. Jugoslavia. Pakistan. Tra le aziende italiane, oltre all'Agusta, erano presenti Oto Melare, Officine Galileo. Contraves, Ocrlikon Italiana. Junghans, Selenla-Elsag. Siles, Erber, Bcretta, Valsella Meccanotecnica, Borlettl, Whltehcad, Fiat Aviazione, Iveco, Siila Bpd, Franchi, Iret. Massiccia la presenza straniera nel campo del veicoli militari con Renault. General Motors, Maglrus Deutz, Ini; ancora più significativa la calata in massa delle grandi dell'elettronica e delle telecomunicazioni, dalla Plesscy alla Thomson, dalla Honcywell alla Texas. L'Egitto ha un'industria abbastanza sviluppata nel campo degli armamenti tradizionali; ma adesso vuole fare un balzo verso le tecnologie più avanzate, soprattutto In campo aeronautico, missilistico, dell'elettronica militare. La strada scelta è quella delle collaborazioni; alla mostra è stato presentato con grande enfasi uno del quattro Alfa Jet (bireattori da addestramento e combattimento di costruzione franco-tedesca) montati In Egitto con l'assistenza di Parigi; è ora in progetto il montaggio dell'addestratore turboelica «Tucano» di produzione brasiliana; e 11 prossimo passo, secondo 1 responsabili egiziani, dovrebbe essere addirittura il montaggio del Per quanto riguarda in particolare l'Agusta, la sua posizione è assai favorevole; la società italiana ha già fornito all'Egitto quindici CH47, 1 grossi elicotteri birotori da trasporto (40 uomini), e tre S 61 In versione Vip (uno di essi è usato da Mubarak). LA 129, sul quale si sta Intanto puntando l'interesse della Gran Bretagna e della Spagna, ha come rivale diretto l'Apache della americana Hugucs, anch'essa presente al Cairo, ma ha dalla sua la semplicità di manutenzione, elemento che potrebbe essere decisivo per Paesi come l'Egitto e gli altri del Medio Oriente. Per questo elicottero sono In corso contatti intergovernativi con gli Emirati Arabi. L'altro prodotto Agusta che ha buone chances è il collaudatisslmo A 109, ora In versione potenziata (A 109K); infine l'A 206 potrebbe avere un revival come addestratore. Anche 11 jet da addestramento S 211 della Slai Marchetti, già acquistato da Singapore, dovrebbe trovare buona accoglienza In Medio Oriente per la facilità di esercizio e il basso costo. Dopo 11 ministro della Difesa. Spadolini, venuto al Cairo il mese scorso, sta per arrivare Craxi; gli scambi tra 1 due Paesi saranno al centro dei colloqui; comunque qualcuno di affari ne ha già fatti: la Contraves di Roma ha venduto all'Egitto sistemi di difesa antiaerea. Vittorio Ravizza

Persone citate: Craxi, Erber, Maza, Mubarak, Spadolini, Thomson, Vittorio Ravizza