C'è contrasto al vertice Nato sulle nuove strategie militari di Renato Proni

C'è contrasto al vertice Nato sulle nuove strategie militari Una polemica a distanza tra il segretario e il generale Rogers C'è contrasto al vertice Nato sulle nuove strategie militari DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — A pochi giorni dall'approvazione da parte del 16 ambasciatori dei Paesi Nato della nuova strategia detta «Fofa» («Attacco contro i rinforzi»), è scoppiata una polemica a distanza tra lord Carrlngton e il generale Bernard Rogers, rispettivamente segretario generale e capo delle forze alleate. Non tutti sono infatti convinti che si debba programmare una spesa di alcune decine di migliala di miliardi di lire per ridurre la «soglia» d'intervento atomico mediante lo schieramento di armi tecnologicamente avanzate con le quali colpire i rinforzi del nemico In arrivo per sostenere la prima massa di truppe d' Invasione nel Centro Europa. Il fine della «Fofa» è proprio quello di permettere alle difese alleate di resistere a un attacco convenzionale russo mediante armi convenzionali, senza fare ricorso alle armi atomiche dopo pochi giorni di resistenza, bloccan¬ do i rinforzi dalle retrovie prima che arrivino al fronte. Le nuove tecnologie americane si prestano a questa concezione strategica difensiva, ma hanno un costo che porterebbe l'aumento del bilanci militari europei al quattro per cento l'anno, quando quasi nessuno rispetta l'impegno dell'aumento annuo del tre per cento. Punto sul vivo dalle critiche, 11 generale Rogers ha nuovamente ricevuto i giornalisti al «Comando supremo alleato per l'Europa», a Mons, per precisare che l'intenzione di colpire le seconde linee nemiche in movimento ha sempre fatto parte della strategia atlantica di «difesa avanzata» e che comunque si è ancora a livello di «studi concettuali», in attesa che 1 ministri degli Esteri della Nato discutano la questione tra un mese a Bruxelles. Rogers ha precisato che le attuali difese atomiche non saranno influenzate in un senso o nell'altro per molto tempo ancora, benché la «Fofa» miri a ridurre le scorte di armi nucleari sul continente. Per quanto riguarda 1 costi di questa strategia e 1 profitti relativi che frutterebbero le nuove armi all'industria bellica statunitense, Rogers lia splegato.che questa è la migliore occasione per standardizzare gli arma-, menti delle forze alleate e quindi attuare risparmi. In ogni caso, la «Fofa» esclude colpi preventivi Mercoledì sera, tuttavia, lord Carrlngton, in un discorso all'Assemblea atlantica, ha declassato la «Fofa» (Followon Forces Attack) da strategia a tattica e ha aggiunto che essa non deve fare trascurare la dottrina di base dell'Alleanza, cioè la deterrenza basata sulle armi atomiche tattiche e strategiche, oltre che su quelle convenzionali. Questi miglioramenti delle infrastrutture, che pure hanno un costo, dovrebbero, secondo 11 segretario generale, convincere gli americani che l'Europa sta facendo la sua parte nella difesa dell'Occidente e in questo modo neutralizzare la minaccia del senatore Sam Numi di ottenere l'approvazione del Congresso anierlcano per ritirare 120 mila soldati statunitensi Renato Proni

Persone citate: Bernard Rogers, Rogers

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Mons