L'Anagrafe aiutava i camorristi a fuggire

L'Anagrafe aiutava i camorristi a fuggire Napoli, carte d'identità per 200 L'Anagrafe aiutava i camorristi a fuggire NAPOLI — Oltre 200 persone ricercate da polizia e carabinieri (per la maggior parte camorristi sfuggiti ai blitz contro la «nuova camorra organizzata» e la «nuova famiglia») sono riuscite ad espatriare grazie al rilascio di carte d'identità falsificate da parte del Comune di Napoli. Lo ha accertato l'inchiesta che da circa un mese il sostituto procuratore della Repubblica Alfredo Fino sta conducendo sul documenti falsi. Non si esclude che, con lo stesso metodo, siano riusciti ad abbandonare l'Italia anche alcuni terroristi. L'elenco delle persone alle quali risulta essere stato concesso il documento è stato trasmesso, Infatti, anche alla Digos. L'inchiesta, nella prima fase, aveva portato all'arresto del direttore dell'Ufficio j rilascio carte d'identità del Comune di Napoli, Salvatore Grasslnl. Su disposizione del magistrato, inoltre, gli impiegati dell'ufficio sono stati sostituiti, temporaneamente, con agenti di polizia. E' stato accertato che le carte d'identità erano intestate a nomi inesistenti ma con fotografie autentiche del richiedenti. Tra i camorristi riusciti a fuggire all'estero vi sono i tre fratelli Torsi, appartenenti alla banda Cinquegranella (collegata alla «nuova famiglia») i quali tentarono di imporre la chiusura del negozi nel popolare borgo di Sant'Antonio Abate, in occasione del funerali di un «boss» della camorra assassinato. Tutte le persone espatriate sono state identificate e l'elenco è stato trasmesso all' Interpol.

Persone citate: Alfredo Fino, Salvatore Grasslnl

Luoghi citati: Comune Di Napoli, Italia, Napoli