Israele libera tre sciiti Beirut torna a trattare di Giorgio Romano

Israele libera tre sciiti Beirut torna a trattare Crisi sbloccata in extremis: oggi incontro a Naqura* . Israele libera tre sciiti Beirut torna a trattare NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — Israele ha liberato tre del quattro esponenti dell'organizzazione sciita «Amai» (che aveva arrestato giovedì scorso) e 1 negoziati col Libano riprenderanno questa mattina a Naqura nella sede del comando delle forze dell'Onu (l'Unifil). La trattativa, che per alcune ore sembrava stesse per cadere, è stata cosi riallacciata in extremis. Ieri mattina le autorità libanesi avevano annunciato che 1 colloqui sarebbero cominciati oggi, senza specificare le ragioni che le avevano spinte a tornare al tavolo del negoziato dal quale si erano ritirate (dopo la prima tornata) chiedendo la liberazione degli uomini di «Amai» catturati dagli israeliani. Gerusalemme ha confermato la notizia soltanto nel pomeriggio e ha dato l'annuncio della liberazione del tre esponenti sciiti più tardi, quasi a sottolineare l'indipendenza del due fatti. In realtà Israele ha accolto la richiesta libanese. A proposito del tre esponenti sciiti scarcerati, Gerusalemme si limita a dire che «sono stati liberati a conclusione delle indagini sul loro conto-. Il quarto prigioniero, Mahmud Paklb, capo di •Amai» nel Libano Sud, è ancora trattenuto. Si ha, però, 1' Impressione che si tratti solo di una formula per salvare la faccia e che la sua scarcerazione nel prossimi giorni, o forse nelle prossime ore, sia già stata decisa e concordata. L'Unifil aveva detto, nelle prime ore del pomeriggio, di non aver ricevuto da nessuna parte l'annuncio della ripresa delle conversazioni, ma In effetti a Naqura 1 lavori per garantire la sicurezza delle delegazioni sono andati avanti per tutto il giorno e 1 soldati dell'esercito libanese hanno preso posizione lungo la litoranea fino al fiume Awall. La trattativa tra Libano e Israele per studiare tempi e modi del ritiro Israeliano dai territori occupati, dùnque, riprende ma sulle sue prospettive è difficile fare previsioni. La Sirla, ieri, ha nuovamente fatto sapere che non vuole partecipare a negoziati diretti o indiretti, nonostante la visita del sottosegretario di Stato americano che ha parlato di tutti 1 problemi mediorientali. Il ministro della Difesa, Mustafa Tlass, ha elicli! arato che Damasco è ferma sulla sua posizione e non vuole che Israele -tragga alcun vantaggio dalla guerra lei Libano-, Giorgio Romano

Persone citate: Mahmud Paklb, Mustafa Tlass