Duelli per un diamante blu

Duelli per un diamante blu ALLE ASTE MILIARDARIE DI GINEVRA, GIOIELLI E SORPRESE Duelli per un diamante blu Terza per giro d'affari, dopo Londra e New York, la città svizzera in questi giorni ospita gemme e monili rari, coi quali Sotheby's e Christie's si confrontano con accanita rivalità - Un'eccezionale offerta di oggetti rinascimentali, tra i quali un Ercole attribuito al Cellini e venduto per un miliardo - Vittorio Emanuele riacquista uno straordinario reperto di argenteria - Una perla gigantesca nostro servizio GINEVRA — Gli indiani Kwakiutl, una tribù del Nord-Ovest, celebravano una festa durante la quale alcuni oggetti — stoviglie, lastre di rame, coperte —, simboli e materializzazioni di ricchezza e potenza, venivano esibiti, donati e distrutti. Queste feste si chiamavano Potlatch e il*termine è passato nel gergo di etnologi e sociologi per designare le grandi occasioni di consumo vistoso e di esibizione di Ticchetta. Anche quelle del nostro mondo civilizzato. Si pub dire che gli ulttml Potlatch siano le grandi aste internazionali promosse con accanita rivaliti dalle due ditte inglesi Sotheby's e Christie's. Qui i simboli della ricchezza non vengono distrutti né tantomeno donati: passano semplicemente di mano. Venditori e compratori preferiscono, quando possono, restare anonimi. Niente ormai va perso: eredi premurosi e creditori avveduti si incaricano di convogliare anche le briciole verso t santuari della redlstrtbuztone opulenta. Tra Questi Ginevra, per giro d'affari, vten subito dopo Londra e Neio York e prima di Hong Kong e di Montecarlo. Londra è la capitale dell'arte antica, New York di quella moderna e del gioielli; Ginevra, sulla quale le vendite Savoia hanno clamorosamente ri- chiamato l'attenzione, viene subito dopo New York per i gioielli, ma si può dire primeggi per argenterie e dorerie e tutti quegli oggetti da collezione di lusso che i cataloghi indicano col termine Inglese di objects of vertu: scatole d'oro, portasigarétte, tagliacarte, ninnoli russi di Fabergé, blbelot Insomma, giocattoli per ricchi ma spes- so anche autentiche opere d' arte. La vicenda dell'espressione objects of vertu è curiosa. Vertu è una parola Inglese d' origine latina e, come In antico litaltano virtù, significa -eccellenza di qualità, singolarità di pregio*: riferita a oggetti può designare tanto la maestria artigianale dt chi li ha eseguiti quanto ti pregio dei materiali — metalli preziosi, gemme, pietre dure, smalti — di cut son fatti. La prossimità col francese e II predominio del francese nel gergo degli antiquari fa si che qualcuno usi quell' espressione voltata in francese chiamando objets de vertu quegli oggetti che l francesi dicono semmai de vetrine, cioè da tenere esposti in vetrina. Quale sarebbe il termine italtano se si volesse tradurre objects of vertu? Bagatelle, carabattole di pregio, galanterie? In un brano dello scrittore secentesco Francesco Redi troviamo la parola mlscee e una calzante definizione che sottolinea tanto'il pregio di quegli oggetti espresso nel termine inglese quanto la loro destinazione indicato da quello francese: «A guardia di cristalli si conservano tutti 1 generi di minute mlscee, cui la rarità, la ricchezza, o 11 lavoro rende care, preziose, estlmablli, e sono per lo più arredi, e gale degli appartamenti delle dame». In ogni caso traducendo in italtano andrebbe evitato, data l'accezione odierna della parola virtù, un calco letterale. Con la virtù comunemente Intesa quegli oggetti hanno così poco a che fare che una scatola d'oro smaltato offerta da Sotheby's a Ginevra In questt giorni cela al suo Interno ripiegate come t fogli dt un album quattro miniature che mostrano prò- prio come facilmente una fanciulla la virtù può perderla. Questo oggetto eseguito probabilmente a Ginevra verso II 1825, ma che avrebbe fatto la gioia di un Ubertino del secolo precedente, veniva stimato tra i 160 mila e 1200 mila franchi, ma nell'asta dt ieri mattina non ha trovato acquirenti. Sotheby's espone e vende all'Hotel des Bergues sul lungolago e Christie's poco più in là dietro le guglte neogotiche del monumento Brunswick. La prossimità delle sedi evidenzia l'ostinato duello nel quale le due case d'asta si ribattono colpo su colpo. Quest'anno è toccato a Chrlstte's aprire la settimana con un'aggiudicazione spettacolare: domenica scorsa nel corso dt una vendita di vetri Galle, da non molto assunti nella costellazione del collezionismo di lusso (e si parla, è chiaro, dei Galle artigianali e non di quelli industriali, Incisi all'acido, ancora presenti in ogni fiera e mercatino), una lampada a forma di tre funghi è stata assegnata dopo una lotta vinta da una collezionista zurighese su due americani, per un mlltone e centomila franchi svizzeri, oltre 800 milioni di lire. Un record per un Galle e certamente, come ha scritto un giornale locale, t funghi più cari del mondo. Tra le miniature e glt argenti del Savola venduti da Sotheby's ti servizio da toeletta del duca del Chlablcse ha fatto 330 mila franchi svizzeri, circa 250 milioni di lire, mentre la brocca e ti bacile donati da Milano a Adelaide d'Austria sono stati acquistati da Vittorio Emanuele dt Savoia per 374 mila franchi svizzeri, oltre 283 milioni. Christie's risponde con un gigantesco (un metro di diametro) piatto d'argento opera del romano Giovanni Francesco Travant, donato da Clemente IX al portoghese Luis Manuel de Tavara nel 1670. Ma soprattutto con un'eccezionale offerta di gioielli rinascimentali: ben cinque esemplari provenienti dalla collezione Love dt quel monili creati dall'artefice mettendo a partito le suggestioni figurative fornite dal bernoccoli delle perle scaramazze. Qui vediamo la perla trasformata con l'aggiunta di oro, smalto e pietre in un mostro marino, in un Tritone, in un cavallo di Nettuno, In una corazza. O nel torso dt un Ercole clic regge una colonna nel più importante dt tutti: un pezzo per il quale affinità figurative con la celebre saliera di Francesco I e la straordinaria qualità del cesello han fatto si che fosse ragionevolmente avanzata pur tra le righe della scheda un'attribuzione al Cellini. Recentemente si è scoperto che numerosi oggetti di questo tipo provenienti da Illustri collezioni come l'Astor o la Hever, o esposti al Metropolitan Museum (ivi compresa la coppa Rospigliosi), erano falst ottocentescht opera dell'orefice tedesco Relnhold Vasters. CI si poteva quindi aspettare che una certa diffidenza deprimesse t prezzi: ma a garantire l'autenticità degli esemplari offerti da Christie's c'era, dietro le vetrine dell'esposizione e disponibile per ogni chiarimento al possibili clienti, proprio lo scopritore del falsi, lo studioso Inglese Charles Truman. I gioielli sono stati tutu venduti e a prezzi anche superiori alle stime: quello attribuibile al Cellini ha battuto ogni record di prezzo per un gioiello rinascimentale: un milione e 300 mila franchi ' N Un record assoluto svizzeri, circa un miliardo di lire. Ma l'atmosfera più tipica delle aste ginevrine si può cogliere all'esposizione e alle vendite dei gioielli moderni. Pietre e monili che valgono miliardi vanno e vengono dalle bacheche, concupiti da belle donne o freddamente esaminati sotto la lente del gioielliere. Il pubblico è il più cosmopolita perché pietre preziose parlano ti linguaggio più internazionale: certo è difficile che compalano i favolosi sceicchi arabi o il sultano dt Brunei — oggi uno del maggiori compratori di pietre — i qualt preferiscono agire per intermediari, ma la gente che si aggira tra le vetrine non è solo fatta di mercanti. Da Sotheby's, dove ancora ricordano con emozione la cifra record tuttora insuperata di undici milioni e 300 mila franchi svizzeri fatta qui a Ginevra da due orecchini di diamanti, presentano una perla naturale giallo oro di straordinaria misura (25 millimetri di diametro), un anello con diamante giallo di 22,90 carati appartenuto a Guglielmo II, due superbt diamanti a goccia dt 13,76 carati, un occhio di tigre già appartenuto alla regina del Slam e a Rockefeller. Ma è stata la bravura di Hans Nadelhoffer, l'esperto di Christie's, a fare di Ginevra in questi giorni una Golconda europea: nelle sale dell'Hotel Richemond, difese da agenti che ci passano al detector e per accedere alle quali devi consegnare i documenti, è stato esposto da venerdì scorso e messo in vendita ieri sera un impressionante insieme di preziosi: zaffiri del Kashmir, rubint birmani, diademi appartenuti a regine, moniti di alta gioielleria firmati da Cartier, da Boucheron, da Gttbeltn, diamanti colorati (In gran favore In questo momento) dt eccezionale importanza come quello giallo tagliato a briolette dt 48,42 carati o quello blu a goccia dt 42,92 (ti terzo diamante blu del mondo, in ordine dt peso). Inatteso fra i tanti nomi dt regnanti, principi e magnati ricordati nel catalogo appare anche quello di Josif Vlssartonovic Stalin: ammirava le «pendole misteriose, di Cor-' tier come quella qui offerta e stimata tra i cinquantamila e l settantamila franchi. Mario Spagnol Ginevra. L'Ercole attribuito al Cellini: il pezzo più singolare