World Cup, gara spietata di Giorgio Viglino
World Cup, gara spietata GOLF Da oggi a Roma anche per divulgare questo sport in Italia World Cup, gara spietata ROMA — Di golf si parla poco, ami mai sui nostri giornali, conseguenza o concausa di un movimento sportivo che viene tenuto in numeri assoluti decisamente bassi, e ad un livello di élite almeno finanziaria. Ventimila tesserati, una sessantina di società, classificano la Federgolf, ahimè!, a uno degli ultimi posti, e grossi cambiamenti è difficile prevederli in tempi brevi. Cresce invece l'interesse per il golf in ambienti assolutamente esterni, la curiosità da parte di neofiti che non hanno campi su cui giocare, l'audience per una trasmissione che, imposta da Canale 5 in un primo momento, ha avuto un successo die moltiplica per cento la base dei federati, anche perché 6 ben condotta e concepita. La World Cup — // golf vero è quello professionistico, quello dei campioni statunitensi o partecipanti al sontuoso -giro* nordamericano, che distribuisce premi nell'ordine di miliardi. La World Cup che approda a Roma per la sua 31' edizione, esce dal ciclo delle gare classiche, per portare in giro per il mondo lo spettacolo golfìstico. assegnando il titolo prestigioso alla nazione che schiera la coppia più forte. La formula di gara non ammette scampo: vengono conteggiati i punteggi di entrambi i concorrenti e la somma finale dei colpi assegna il successo. Molti sapranno che nel golf anche il più grande campione può sbagliare una gara per via di un solo giro su dlclotto buche particolarmente sfortunato. I giocatori — Gli Stati Uniti hanno vinto quindici edizioni su trenta disputate, esattamente la metà e quindi assai più di quanto i dodici milioni di praticanti statunitensi rappresentino1 sul totale di oltre quaranta milioni sparsi per il mondo. Quest'anno la selezione Usa presenta due golfisti giovani, Tom Kyte e Lanny Wadkins che nelle graduatorie del tour americano stanno fra i primi set entrambi, e hanno un maggior numero di piazzamenti rispetto ai mostri sacri, magari noti persino da noi, come Jack Nicklaus, Johnny Miller, Tom Watson o Lee Trevlno. Contro i favoriti assoluti troviamo un ottimo spagnolo José Maria Canizares, vincitore di un -Lancia d'oro-, in accoppiata con il giovane José Rivero. Ottimi gli scozzesi con Sam Torrancc che gioca con Gordon Brand Junior, fortissimo l'irlandese Eamonn' Darcy che fa coppia con il britannico, nord-irlandese, Ronan Rafferty. Gli azzurri Silvano Locatela e Delio Lovato sono ottimi maestri e buoni giocatori sul campo. Lovato è stato fra i protagonisti dell'Open d'Italia, disputatosi a Moma in primavera, unica gara internazionale italiana da anni di livello non eccelso. II programma — Si gareggia a partire da quest'oggi con una sorta di anteprima rappresentata dalla -pro-am*. I componenti i diversi team proveranno il campo, insieme con tre dilettanti che contribuiranno alla classifica a squadre. Con i due fortissimi americani sono stati accoppiati il, presidente del Coni. Franco Canoro, il presidente tìcìl'Olgiata, Mario Croce, e il rappresentante dell'l.GA., l'associazione internazionale dei professionisti, John M. Ross. Da domani a domenica quattro giri su 1S buche, con un occhio alla classifica a squadre che ha CO mila dollari di premio, e all'lnternational Troptiy, il premio per il miglior risultato individuale che assicura 30 mila dollari. I premi — Cinque sponsor ufficiali, e un'altra mezza dozzina ài fiancheggiatori. Tre trofei in argento andranno all'autore della miglior prestazione dal secondo al quarto giorno; sono trofei ancora segreti che Cinzano, Gucci e Opel hanno fatto realizzare cercando di prevalere l'uno sull'altro. Ci sono poi i premi per l'eventuale buca in uno, sui quattro -par 3-, premi favolosi anche perché non è affatto detto die qualcuno riesca nell'impresa. C'è un appartamento all'Olgiata, un orologio d'oro di Bulgari, una vettura Opel Senator e, offerto dall'Aldrovandi Palacc, non tanto il soggiorno di quindici giorni per due persone al Punta Molino di Ischia, quanto il viaggio andata e ritorno da qualunque parte del mondo. E se vincesse il premio un neozelandese? Giorgio Viglino
Luoghi citati: Ischia, Italia, Roma, Stati Uniti, Usa
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