Gli ultimi terroristi e la vita quotidiana di Ugo Buzzolan

Gli ultimi terroristi e la vita quotidiana Stasera e domani «Nucleo zero» di Lizzani Gli ultimi terroristi e la vita quotidiana Presentato nella sezione tv della Mostra di Venezla.ecco già arrivare sul teleschermi uno del film più attesi e discussi, «Nucleo Zero» di Carlo Llzzani.della durata di tre ore, diviso fra stasera e domani sera su Raldue. E' un film sul terrorismo. In sostanza è la storia di un piccolo gruppo, denominato Nucleo Zero, che sfugge al disfacimento delle Brigate Rosse proprio perché ha sempre agito con prudenti coperture legali, e svincolato dalle formazioni •storiche.. Pensando di poter sferrare colpi più avanti, quando la vigilanza dello Stato si sia allentata, 1 componenti si camuffano da delinquenti comuni e rapinano banche e gioiellerie per raccogliere miliardi a favore di una nuova lotta armata. Ma i tempi sono mutati, 1 pentiti cantano e la polizia ben presto 11 incastra. Questa è soltanto una traccia della storia. Fitti i risvolti e le Implicazioni di vario tipo. Ad esemplo c'è 11 rapporto (che potrebbe essere l'argomento di un altro film) tra il giovane terrorista e 11 padre famoso avvocato, e alla fine la banda sarà difesa — espediente d'effetto ma un po' troppo scoperto — dall'illustre penalista che in cambio del silenzio sul figlio rientrato In famiglia, e avvocato a sua volta, farà passare i terroristi, che hanno sparato e ucciso, per malfattori senza importanza. Ma qual è l'obbiettivo di Lizzani che con lo sceneg-' glatore Pirro si è Ispirato al romanzo di Luce D'Eramo? MI sembra che il regista abbia voluto, attraverso la cronaca, consegnarci la ra-» dlografia degli «ultimi terroristi» e rltrarll uno per uno non solo e non tanto nella macchinazione delle loro strategie criminali, ma anche e soprattutto nella loro vita quotidiana simile a quella di milioni di altre persone: lavorano, fanno l'amore, parlano di ricette di cucina, hanno desiderio di andare al cinema e di fare una scampagnata, e di evadere da un'esistenza grigia; ma intanto la nevrosi, 11 dubbio, l'ansia, il sospetto, la paura li rodono e 11 sgretolano. Sia chiaro che in Lizzani non ci sono slittate pietistiche, e non parliamo poi di • giustificazioni»: anzi, viene fuori tutto il torvo squallore, e l'inutilità, di posizioni assurde, avulse dalla «gente, cui i terroristi via via, in una solitudine senza scampo, si sentono estranei. La parte debole del film va individuata negli accenni, talora retorici e talora fumosi, ad un dibattito Ideologico. La parte sostenuta è la cronaca che Liz¬ zani, da -Banditi a Milano* a 'San Babila ore 20*, ha sempre saputo trattare con mano estremamente abile e che assolve 11 film da momenti di caduta e stanchezza e gli fa superare quasi indenne 1 molteplici rischi insiti nel complesso e spinoso argomento: le sequenze di forte tensione si susseguono e culminano nell'uccisione del professore, scandita secondo le re¬ gole del più agghiacciante thriller. Oli attori, da Patrick Bauchau ad Antonella Murgla, da Mirella Bantl a Paolo Graziosi, appaiono credibili. Un'opera da discutere, certo, ma anche da rispettare e meditare. Lizzani ha affrontalo un tema terribilmente arduo con serietà e con coraggio, e bisogna dargliene atto. Ugo Buzzolan

Persone citate: Antonella Murgla, Lizzani, Luce D'eramo, Mirella Bantl, Paolo Graziosi, Patrick Bauchau

Luoghi citati: Milano