La crisi non è svanita ma la fabbrica si muove

La crisi non è svanita ma la fabbrica si muove La crisi non è svanita ma la fabbrica si muove La crisi non è superata né ci sono ancora segnali confortanti di ripresa. Ma il terzo salone Internazionale della movimentazione industriale (Movint '64) conferma quanto sia importante questo settore per la nostra economia. L'iniziativa è organizzata dall'associazione nazionale dell'industria meccanica e affine in collaborazione con la Etas-Kompass. Del comitato promotore fanno parte: 1' Ucicis (Unione costruttori carrelli industriali semoventi e affini) presieduta dall'ingegnere Antonio Comlnotti. 1' Ust (Unione costruttori impianti ed apparecchi di sollevamento e trasporto). l'Unione costruttori dei motori a combustione interna. l'Anie (Associaziona nazionale industrie elettroniche ed elettriche, gruppo XVIII). il Cisi (Costruttori italiani scaffalature industriali) e l'Unicea (Unione nazionale importatori carrelli elevatori e affini). Perché è importante questo salone? Innanzitutto le presenze. Il consolidamento delle posizioni raggiunte nella precedente edizione, tenuto conto degli elementi di crisi dei settori, deve considerarsi un successo. Analoghe manifestazioni con una maggiore tradizione alle spalle sono state annullate come Mechanlcal Handling '83 di Londra, rinviata al 1985, o hanno denunciato una considerevole riduzione di arca come il Salon de la Manutentlon di Parigi. Il Movint espone una rassegna completa del mezzi relativi ai vari settori: apparecchi e mezzi di sollevamento e trasporto; mezzi per movimentazione manuale; mezzi di trasporto e sollevamento elettrici e termici: veicoli attrezzati per la distribuzione: mezzi di trasporto e trattori elettrici e termici (non di tipo agricolo); mezzi per la movimentazione automatica; convogliatori e trasportatori continui; mezzi e impianti per la movimentazione e il trasporto delle persone; mezzi e impianti per movimentazione di documenti: mezzi Iter lavoro aereo; movimentazione e immagazzinaggio di carichi unitari; scaffalature I>er magazzino; impianti e sistemi di Immagazzinaggio: impianti di dosatura e pesatura; container e apparecchi per movimentazione di container; porte e attrezzature per livellamento; pavimentazioni: macchine per la pulizia Industriale; attrezzature di presa e movimentazione; componenti e accessori; consulenza e progettazione di impianti; attrezzature antinfortunistiche. Ma qual è la situazione del mercato? Un dato generale: il rallentamento della produzione e 11 calo degli investimenti, registrato in questi ultimi anni nel comparto industriale, hanno avuto pesanti ripercussioni sul settore della movimentazione in Italia e nel mondo. Al fattori di indice recessivo si sono aggiunti quelli di carattere più marcatamente politico ed economico: basti citare la propensione del governo a concedere agevolazioni fiscali per acquisti di mezzi di produzione veri e propri e non di impianti e infrastrutture. Vediamo, adesso, qual è la situazione settore per settore. Carrelli elevatori. L'83. rispetto all'82, ha segnato In Italia una riduzione del ÌG"^, l'84 dovrebbe allinearsi ai risultati dell'anno scorso. In Europa il calo è stato minore che in Italia (—57<ì e una maggiore partecipazione è riscontrata nel prodotti giapponesi. Nel resto del mondo si é registrato un calo del T,', con un leggero recupero previsto per quest'anno. Impianti e apparecchi di sollevamento e trasporto (gru, paranchi). Il triennio 1981-83 ha fatto registrato un calo delle vendite (mediamente —507c). Le cause sono da ricercarsi In alcuni fattori di chiari indice recessivo: le macchine sono state poco utilizzate per cui raramente si è reso necessario 11 rimpiazzo. A partire dalla metà del 1983 una nuova fase congiunturale sembra essersi iniziata e una certa ripresa si è manifestata per alcuni nostri settori. Diverse analisi fanno pensare che questa tendenza permarrà nell'arco dei prossimi anni. Già nel 1984 alcuni comparti hanno beneficiato di tale ripresa, come gli impianti per il trasporto continuo +15%, gli ascensori montacarichi 4 57*, apparecchi di serie per il sollevamento +4%. Settore batterie che fa capo all'Ante. Ottimismo per quest'anno dopo la flessione registrata tra il 1981 e il 1983. Calo produttivo previsto, per 11 1984, intorno al 2%. Scaffalature industriali che fanno capo al Cisi. Il calo degli investimenti, accoppiato all'elevato costo di mantenimento delle scorte, ha costretto tutte le aziende a ridurre le scorte di materie prime e semilavorati e a limitare alle sole voci a più alta movimentazione le scorte dei prodotti finiti. Da ciò è dipesa la riduzione delle vendite del magazzini di media dimensione. Nell'universo della movimentazione interna i lavoratori addetti (escluso l'indotto) sono stimati in 25.000 e quindi sono diminuiti del 7% rispetto alle stime del 1982.

Persone citate: Antonio Comlnotti, Cisi

Luoghi citati: Europa, Italia, Londra, Parigi