Scambio di accuse sulla pelle dei cavallo

Scambio di accuse suiim pelle dei cavallo Verso le elezioni alla Fise: l'equitazione ha bisogno di gente e programmi nuovi Scambio di accuse suiim pelle dei cavallo L'equitazione italiana è spaccata in due (ma non in parti eguali) a quattro giorni dalle elezioni per il rinnovo delle cariche federali, che si terranno a Roma nel Palazzo delle federazioni di viale Tiziano, votanti i presidenti dei 1C4 club. E sulla battaglia elettorale che impegna da lungo tempo il presidente uscente (c'è chi assicura «già uscito»; Lino Sordelli ed il candidato alla successione Enrico Bedini, si è calata in questi giorni la bomba rappreseli tata dall'annunciata indagine della Procura della Repubblica di Roma su presunte irregolarità nella gestione (distribuzione premi ed acquisto cavalli) del commis¬ sario tecnico della Fise, il notissimo colonnello Raimondo D'Inzco. Sordelli ha già negato gli addebiti nei confronti di D' Inzeo (quindi della Fise), sostenendo che la denuncia partita da Leonardo Ranieri Trlulzi, consigliere del Comitato regionale Lazio-UmbriaAbruzzi e Molise, è soltanto «una calunnia con scopi elettorali». Sul tempo e gli scopi della denuncia possiamo essere d'accordo con Sordelli. Sulla definizione generica di -calunnia- si deve però dubitare fortemente. Non siamo così addentro alle cose dell' equitazione da sapere di eventuali irregolarità nel tempo e nel modo del¬ la distribuzione dei premi, ma per quanto riguarda l'acquisto di cavalli effettuato dalla Fise negli ultimi anni, sino al «disastro- di Los Angeles, siamo convinti che molti sono stati sbagliati con serio danno all'attività agonistica ed al bilancio. Di conseguenza già solo sul piano sportivo la gestione Sordelli ha commesso errori. Se poi ci sono state «irregolarità amministrative» lo verificherà l'indagine della Procura della Repubblica. Sulla pelle del cavallo, da quello da corsa a quello da salto, per finire agli animali da passeggiata, le speculazioni non si contano. Solo giocando sui trasferimenti di proprietà, su quotazioni non rapportate al valore del soggetto. Per galoppatoti e trottatori, sono affari di scuderie. Per i cavalli da equitazione ufficiali, oiwero di proprietà della Fise (che poi o li tiene ai Fiatoni del Vivaro o li «distribuisce- a club e cavalieri) è bene che il Coni, aperti gli occhi — almeno si spera — dalla denuncia Triulzi, conduca una sua seria indagine. I soldi che il Coni distribuisce dovrebbero essere impiegati con la massima oculatezza. I presidenti di club sanno bene quanto accade in Fise. Gli osservatori esterni sanno del crollo della nostra equitazione. In imminenza delle elezioni ci sono da una parte i risultati negativi della gestione Sordelli, dall'altra il programma Bedini (industriale milanese anch'egli, da oltre vent'anni nel mondo dell' equitazione). Se Bedini non si offende (non ci conosciamo) si deve almeno dire che «cambiare bisogna, perche peggio l'equitazione italiana non può andare». ^ • I fondisti azzurri De Zolt, Vanzetta, Capitanlo, Walder, Deola, Polvara, Ploner, Albarello, Runggaldier, Barco, Venturini, De Gulo, Maddalln, Puliè e Guidina Dal Sasso sono partiti per Ivalo in Finlandia, dove si alleneranno sino a fine mese sotto la guida degli allenatori finlandesi Punkkinen e Lahdelma.

Luoghi citati: Finlandia, Los Angeles, Molise, Roma, Vivaro