Ma Radice spegne il tomo di Giorgio Barberis

Ma Radice spegne il tomo Ma Radice spegne il tomo 11 tecnico granata non vuole creare illusioni: «Aspetto ancora delle verifiche e ci mancano i gol delle seconde lìnee» - Soddisfazione per il coinvolgimento di Schachner nel gioco di squadra TORINO — La settimana del derby si è iniziata bene, la vittoria sul Milan dà tran-, qulllità al Torino che nelle prossime due sfide, con Juventus e Verona, Identifica la possibilità dì rendere ancor ìjle^fùTpiù esaltante questa prinraparte di stagione. Radice non si stanca di predicare umiltà, bandisce la parola scudetto ma sa bene come dai prossimi 180 minuti di campionato i granata possano ricevere, o meno, la spinta per disputare un torneo al vertice. «finora ci siamo espressi ad un certo livello — analizza il tecnico — c la classifica ce ne rende merito. Direi die anche contro il Milan, pur subendo l'avversario nella prima parte della gara, in assoluto non ci ^Jj nulla che possiamo rim vroverarci. Temevo i danni H&l/a sosta, che poteva averci arrugginito un pochino, avevo persino messo in preventi- +vo qualche danno. Per fortu na non c'è stato-. Radice non vuole illudersi né illudere. Qualche tifoso vorrebbe magari che lui parlasse di possibilità-scudetto, ma Gigi preferisce non farlo: • Per arrivare tanto lontano — spiega — occorre con tinnirà, una dote cioè che non si può ancora dire se questo Torino l'abbia o no. Due-tre 7nesi non bastano, la verifica è ben più a lungo termine. Non dico che questa squadra non possa arrivare cosi fino in fondo, ma al momento nessuno è in grado di saperlo. Meglio quindi essere prudenti, a ricredersi in positivo c'è sempre tempo-. Intanto un'indicazione della vigilia è già stata smentita. Al di là del fatto che non si ritenesse questo Torino capace di correre subito tanto veloce, si era parlato delle difficoltà che la squadra granata avrebbe avuto per produrre gioco offensivo e segnare, tanto più dopo che nelle cinque partite di Coppa Italia aveva realizzato solo quattro reti. Ebbene dopo otto giornate i granata come gol realizzati sono secondi solo al Verona (12 contro 13), però sono l'unica squadra ad aver segnato sempre in tutte le otto partite. «Nell'analizzare il Torino si erano gettati nel computer del dati che non tenevano conto di come la realtà alla fine sia sempre diversa. Intanto il primo traguardo raggiunto è il pieno coinvolgimento di Schachner nel gioco di squadra. Sbaglierà anche qualcosa, ma si batte sempre e questo soddisfa anche il pubblico. Quanto a Serena non è una sorpresa: lo conoscevo già bene ed ero sicuro che avrebbe potuto offrire un certo rendimento. Circa l'impostazione abbastanza offensiva della squadra, se manca qualcosa sono i gol delle secondo linee. Le punte lavorano per gli inserimenti dei vari Dossena, Sclosa, Fileggi, Zaccarclli e dello stesso Junior che, finora, ha realizzato solo su calci piazzati-. L'allenatore granata tesse comunque l'elogio dei suoi, nessuno escluso. E di Junior parla quasi con riconoscenza: «/ leader in una squadra sotto sempre pericolosi se vengono imposti, ma Leo ha saputo conquistare i compagni con l'esempio. E' un ragazzo d'oro die sta vivendo questa esperienza italiana non solo con entusiasmo, ma offrendo costantemente la massima disponibilità-. Radice era alla Domenica Sportiva con Trapattoni, il diretto rivale della prossima sfida. E' stato il primo atto del derby? «£' stata una serata simpatica, tutto qui. Il derby è un'altra cosa. Guai se facessimo affidamento sulla sconfitta della Juve con l'Inter. Anzi, quando si perde una gara, dopo si analizzano i perette, per cercare di risorgere subito. A questo dobbiamo pensare, ad una Juventus che farà di tutto per batterci». Infine è quasi d'obbligo parlare del Verona che nelle prossime tre domeniche affronterà la Sampdoria, quindi verrà a Torino contro i granata e infine ospiterà il Milan. Sarà l'esame-scudetto per la squadra di Bagnoli? •Senza dubbio — conclude Radice — i veneti hanno già dimostrato il loro valore e questo potrebbe essere l'anno buono: hanno la squadra per arrivare allo scudetto. E indubbiamente le prossime gare saranno una verifica importante». Giorgio Barberis • Lauro Toneatto 6 il nuovo allenatore del Taranto: sostituisce Becchetti dopo la sconfitta in casa con il Perugia; allenatore in seconda è stato confermato Pinna.

Persone citate: Dossena, Lauro Toneatto, Pinna, Radice, Schachner, Sclosa, Trapattoni

Luoghi citati: Italia, Torino, Verona