Trap e Platini: «Reagiremo»

Trap e Platini: «Reagiremo» Trap e Platini: «Reagiremo» Il tecnico: «Abbiamo superato altri periodi come questo» - Il francese, con humour: «Facevamo la corsa sulla Roma, che però è andata troppo piano...» - Tardelli: «Pesa l'assenza di Brio» DAL NOSTRO INVIATO CASTELFRANCO — Un posso importantissimo di Juventus — Trapattoni Platini Tardelli — è stato ieri inquisito a Castelfranco Veneto, in occasione della premlasione annuale Diadora. Il tema era ovviamente la crisi bianconera. Trapattoni ha proposto il discorso grosso modo come il giorno prima dopo l'Inter: «Non illudo nessun tifoso sul campionato, ma dico che in sette giorni possono cambiare molte cose. Dobbiamo rintracciare l'equilibrio: ci si forgia proprio in momenti duri come questo. Nel passato abbiamo superato altri perlodacci cosi. L'anno scorso eravamo cinque punti sotto la Roma, slamo andati a cinque sopra ma verso la fine, se perdevamo all'Olimpico, la Roma poteva anche raggiungerci. Non illudiamo nessuno e non ci arrendiamo mai». Ma la partita di Milano? «Qualcuno dei nostri paga uno stress dilatato nel tempo. Anche e specialmente Platini. Sofferenze e assenze fanno comunque parte del copione generale. Poi ci sono le cose spicciole. Sapevo ad esempio che eravamo deboli di testa, senza Brio e Pioli e Caricola, avevo raccomandato che non si facessero falli sulle fasce, per evitare punizioni pericolose: ì falli però sono stati fatti, forse erano inevitabili. E abbiamo preso i gol-. Ancora: .Questo e il campionato italiano, signori, difficile e misterioso. Cercheremo di rintracciare una continuità di rendimento, poi punteremo anche sui confronti diretti degli altri. Siamo in pieno lappone, da settembre a dicembre gli incontri inter¬ nazionali infittiscono e appcsantiscono il nostro programma». Tardelli, adesso, su InterJuventus: «Se a San Siro avevo un fucile, lo usavo: contro di me, si capisce. Non ci arrendiamo, la resa non è nel nostro copione. Dieci occasioni per l'Inter, tre per noi. Il football è pazzo, poteva anche finire bene per noi. Ci manca comunque la testa di Brio, in difesa. La Coppa del Campioni? Ma cosa c'entra? Della Copila riparleremo soltanto a marzo. Ogni partita è a sé, si scende in campo per vincere, si perde e non ci sono troppe scuse, neanche la stanchezza del mercoledì può essere una scusa». Luciciò, chiaro, intelligente, un po' troppo chirurgico se si vuole, e con anestesia soltanto locale: per soffrire e dunque espiare un bel po'. Infine Platini, in lunghi interessanti dialoghi che liofilissiamo: «Mal perduto in Italia con quattro gol di scarto. In Francia si, anche cinque, col Bordeaux. Però sabato scorso mio padre, direttore tecnico del Nancy, ha perduto a Lilla proprio 4-0, come me il giorno dopo a Milano. Dunque si e trattato magari soltanto di un brutto week-end per la nostra famiglia. SI, a San Siro occasioni anche per noi, ma e onesto parlare di partita perduta, non di gol latti o mancati. In Italia non è come In Francia, prendere un gol o dieci fa lo stesso, non si rischia come 11 Monaco, che ha perso lo scudetto ultimo france.-.e contro il Bordeaux per differenza reti. D'altronde io mi regolo sulla classifica, non sulle partite». Continua: «La classifica e pesante, lo so. Ci slamo regolati sulla Roma, che ci ha fregati andando plano... La classifica rnl convince su Ha nostra crisi, le partite una per uria no. I/: partite sono matte, la classifica é (saggia*. Ancora -Y. 'óA':hm'l Andare avar.'.i giocare mettendocela Mrrnj/rft t.jua. a cominciare oai fi<-.rif/. fi-.r', il derby no . itù i>V*rj:. f-.;/a//.a In due Li.'ia città la eccita, non e una icr-.ta Dobbiamo liberarci dalia partila di Milano. Sono .'.tali tre gol Interisti di testa, dove sapevamo di essere deboli, abbiamo fatto falli masochistici sulle fasce. Pero queir Inter e la .stessa che ha preso tre gol a Glasgow: e allora 1 Rangers sono dei mostri? E noi non slamo gli stessi di Zurigo? Non eravamo eccitati giovedì, non dobbiamo essere depressi adesso». Prosegue Platini: .Cerano degli assenti, ma erano rimpiazzati da gente valida. Rummenigge ci ha terrorizzati? Non direi, i gol sono arrivati anche per nostri errori. Rummenigge mi interessava per la mia trasmissione televisiva, gli ho fatto fare due gol, cosi verrà volentieri da me». Conclude: «Magari il derby ci va bene come la Coppa, magari no. Conta essere calmi, impegnati. Io avevo detto che a San Siro si sarebbe vinto? Possibile: ma mica potevo dire che si beccava. A San Siro Zenga mi ha tolto dei gol, Zenga però è dell'Inter, bravo Zenga, viva l'Inter». E bravo Platini, applausi. Così ieri a Castelfranco, cosi anche alla fine di quest'articolo? Gian Paolo Ormczzano