Terraneo fra tifo e maglia di Giorgio Barberis

Terraneo fra tifo e maglia Terraneo fra tifo e maglia Ha il granata nel cuore, vuol vincere per i rossoneri - Ancora un dubbio per Radice TORINO — Sette anni di vita non si possono cancellare facilmente. Anzi, Giuliano Terraneo non ha alcuna intenzione di farlo. Cosi ha vissuto la settimana forse più difficile della sua vita di calciatore, sapendo che l'avrebbe conclusa ripresentandosi con la maglia del Milan nello stadio al quale sono legati, appunto, i sette anni di vita. •E' sforo un periodo che ho vissuto molto bene — ricorda — grazie alia squadra ed alla città. E' stato un rapporto reciproco dal quale ho avuto ed ho dato 7noltissimo. Come penso che reagirà il pubblico rivedendomi? Beh, se proprio vuole fischiarmi spero lo faccia subito, come per rabbia legata al fatto die non vesto piti la maglia granata-. C'è un briciolo di malinconia nella voce di Terraneo: Torino città, dove per lavoro ritorna spesso, e il Torino squadra gli sono rimasti nel cuore. Cosi come Gigi Radice, l'allenatore che lo aiutò a spiccare 11 grande salto, imponendo quasi l'allora giovane portiere ai molti tifosi che nel cuore avevano soprattutto le acrobazie di Castellini. I ricordi sono tanti, ma è il presente a premere: oggi c'è Torlno-Milan, ovvero la sfida del secondo posto, tra le due squadre che più da vicino lnseguono il capolista Verona. Squadre accomunate dal fatto che alla vigilia del torneo nessuno le accreditava più di tanto. «La sorpresa — analizza Terraneo — riguarda maggiormente il Milan. Non dimentichiamo infatti che anche il Torino di Bersellini, nelle ultime annate, ebbe avvìi di stagione molto felici. Qual è il nostro segreto? Senz'altro l'affiatamento, la voglia di stare insieme, la capacità di scherzare e trovare cosi una fonte di divertimento in quello che è il nostro lavoro. Cosi si procede in tranquillità e rilassatezza». • Certo anche il Torino — prosegue 11 portiere rossonero — fa notizia, specie per le difficoltà finora incontrate da squadre blasonate come la Juventus che, per quanto ho visto contro di noi. non è ancora al massimo, la Roma falcidiata dagli infortuni e l'Inter che non riesce ad esprìmersi al meglio-. Torino e Milan sono approdate all'attuale secondo posto pur con caratteristiche di gioco differenti, se si vuole, che rispecchiano il carattere dei loro allenatori: più irruente Radice e quindi più portato al ritmo e al pressing, più compassato e ragionatore Liedholm, fautore della zona. Che verrà fuori da questo scontro? •Non si può prevedere — risponde Terraneo —. // Milan cercherà di vincere, questo è sicuro. Fa parte della mentalità che ci stiamo creando, della ricerca di esprimere il nostro modulo di gioco finalizzandolo alla vittoria. Penso che, comunque, sarà una bella partita. Soffrirò magari per i ricordi all'inizio, poi penserò solo alla mia squadra fino al fischio di chiusura. Da domenica prossima, perchè nasconderlo, tornerò a tifare Toro-. L'amore di Terraneo per la maglia granata è slmile a quello del suo mentore, Radice. •Sono tornato qui dopo diversi anni — confessa l'allenatore del Torino — ed è come se non me ne fossi mai andato. Certo rivedere Terraneo con un altra maglia mi farà un po' di effetto ma sarà anche di grossa soddisfazione. E' un ex ragazzo di 30 anni che ha capito tante cose-. Sulla scacchiera del campo non ci dovrebbero essere sorprese: Liedholm, recuperato Battistinl, conferma la formazione che ha vinto il derby mentre Radice, costretto a rinunciare allo squalificato Sclosa, si riserva di decidere all'ultimo momento il sostituto tra Pileggi e Beruatto, ben sapendo che il primo gli garantirebbe qualcosa in più In fase offensiva, il secondo in interdizione. Giorgio Barberis

Luoghi citati: Torino, Verona