I taxisti temono il carovita Chiedono auto bianche o blu
I taxisti temono il carovita Chiedono auto bianche o blu Le preoccupazioni e le proposte in un'assemblea della categoria I taxisti temono il carovita Chiedono auto bianche o blu La flessione delle chftrhiateraggiungerebbe ir50<per<cento*e',e$ chi preferirebbe diventare.un dipendente pubblico - Un referendum sull'orario di lavororogni turno è oggi di 12 ore e mezzo Avremo taxi bianchi o blu e un numero unico per chiamarli? Sono due tra gli obiettivi dei taxisti torinesi che — sotto la sigla dell'Uti, l'organismo che 11 rappresenta nella totalità — si sono riuniti per dibattere i problemi della categoria. All'assemblea sono intervenuti 600 autisti con 11 sindaco Novelli, l'assessore . Almondo. i consiglieri comu nali Gaiotti e Rossi (de), Rolando (psi), Jona (pli) e Mi nervini (msi). Lunga e articolata la relazione del delegato Felice Cavigloli che è partita da un' . analisi sulla redditività del lavoro, scesa a 'livelli di pura e semplice sopravvivenza sotto le spinte dell'inflazione, del costo della vita e della flessione dei servizi-. La condizione di emergenza sarebbe con fermata dall'intenzione di chi ••preferirebbe venir assorbito come dipendente dall'Amministrazione comunale' piut tosto che continuare in questo clima di incertezza. Il primo nodo da risolvere è una corretta definizione del ■ la figura giuridica dei taxisti 'Considerati da una legge lavoratori autonomi e da un'altra lavoratori dipendenti", mentre occorre snellire la verifica delle tariffe concordate «che devono passare attraverso il placet di ben tre organismi pubblici". Sull'orario, di lavoro si è discusso molto. La categoria sottolinea che attualmente il turno quotidiano è di dodici ore e mezza: «Questo situazione non ha subito cambiamenti da molti anni, dal periodo cioè del cosiddetto boom-. Proprio per modificare la durata del turni si svolgerà da domani a mercoledì un referendum fra i taxisti: dovranno scegliere fra tre turni di 8 ore e mezza, tre -turni di 10 ore e quattro turni di 12 ore. La soluzione prescelta verrà sottoposta alla commissione comunale che dovrà ratificarla. Altro punto del referendum è la colorazione delle vetture: i taxisti dovranno scegliere fra il bianco (gran favorito) ed il blu. Il giallo viene scartato per gli alti costi di verniciatura (circa un milione) necessari per vendere l'auto usata sul mercato. Poco importante viene dunque considerato 11 vantaggio che offre una colorazione vistosa, tale da consentire l'individuazione del mezzo pubblico in mezzo al traffico. Nodo spinoso è quello del radiotaxi. A Torino esistono attualmente quattro centrali, un'altra dovrebbe nascere fra pochi mesi. Ne è scaturita una concorrenza che ha finito col provocare non pochi inconvenienti, da qui «la volontà dell' Uti di farsi promotrice presso le organizzazioni del settore officile venga concesso per decreto gói>emativo un numero del servizio radio taxi uriico per tutta Italia». La proposta ha già sollevato parecchie polemiche, ma la strada sembra buona. I taxisti torinesi sono 1520. Circa 1100 sono affiliati alle varie cooperative di radiotaxi, che prendono il nome dal loro numero telefonico: al 5730 fanno capo 400 taxisti; al 5737 sono 270; al 5748 quasi 220; al 5744 circa 200. I parcheggi sono invece 53, in grande maggioranza nella zona più centrale. Attualmente i turni quotidiani sono di 12 ore e mezzo: Il numero massimo di mezzi in servizio (1270) si registra fra le 18,30 e le 19, quello minimo (100) fra l'I e le 6,30 del mattino. Secondo gli interessati Il guadagno netto medio di un tassista supera di poco il milione: la crisi ha fatto calare di circa il 50% le chiamate in pochi anni. I conduttori di taxi hanno limitate agevolazioni fiscali: un rimborso di 10 mila lire il giorno per chi usa auto a benzina e la possibilità di pagare solo metà superbollo per chi si avvale del diesel, Una delle manifestazioni di proteste dei tassisti torinesi
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