« Triste fatalità, non azzardo »

« Triste fatalità, non azzardo » « Triste fatalità, non azzardo » Sul caso dei cinque gemellini il professor Campagnoli, del Sant'Anna, risponde ad una lettera di Specchio dei tempi • Nessun farmaco «sospetto» né malformazioni nei neonati: «Con un po' più di fortuna oggi potremmo gioire per un evento lietissimo» Lunedi 8 ottobre. Al Sant' Anna nascono I cinque gemelli Caputo, tre maschi e due femmine, Christian, il più fragile, vive appena dieci ore; poi nell'arco di due giorni si spengono anche Fabio, Luca e Sabrina, stroncati da insufficienza cardiaca e da emorragia endocranica. Resta In vita'solo Samantha, che proprio ieri ha compiuto il primo mese di vita. Il suo peso è lentamente risalito dagli 850 grammi della nascita ad un chilo. E' presto per dire se la piccola, amorevolmente assistita dall'equipe del prof. Gavinelli, potrà sopravvivere. L'eccezionale parto ha destato anche qualche polemica, In una lettera a Specchio - dei Tempi un lettore si è chiesto se I farmaci usati per consentire la gravidanza t donne poco fertili siano affi' debili: oggi, a questi dubbi, risponde un sanitario del Sant'Anna, il prof. Carlo Campagnoli. Questa la lederà scritta a La Stampa dal prol. Carlo Campagnoli, vicepresidente della c Società italiana fertilità» e dirigente della (Sezione di ginecologia endocrmologlca.. dell'Ospedale S Anna: • Di ritorno da un viaggio di lavoro leggo su Specchio dei tempi del 26 ottobre la lettera, cosi allarmata e allarmante, dal dottor Ferraro Caro, relativa ai rischi di alcuni medicinali sperimentati in modo inadeguato su animali e all'inutilità della vivisezione. Non posso e non voglio entrare net merito di questa complessa questione. Quello che posso, e ritengo doveroso lare, è escludere con assoluta sicurezza che ad un problema simile possa essere anche solo in parte attribuito il latto a cui la lettera taceva rilerimento. vale a dire il decesso di quattro dei cinque gemellini venuti prematuramente alla luce circa quattro settimane la all'ospedale Sant'Anna Di latto, il farmaco di cui ci si è avvalsi per l'induzione dell'ovulazione é un ormone di origine umana in uso ormai da decenni, che costituisce un autentico vanto della ricerca larmaceutica Italiana in quanto impiegato, con le slesse indicazioni con cui lo impieghiamo noi. da tutti I centri endocrinoginecologici del mondo. Tale tarmaco è del tutto esente dal sospetto di causare mallormazioni. Ma, forse, la lettera a Specchio dei tempi è nata da un equivoco. In due dei quattro gemellini mancati era stata rilevata persistenza della pervietà del dotto di Botano, tale da suggerire un intervento chirurgico correttivo; questa situazione è stata erroneamente definita mallormazione cardiaca in alcuni articoli su cui probabilmente si è soffermata l'attenzione del doti Ferraro Caro. In effetti tutti i bambini nascono con il dotto di Botallo pervio; la chiusura si verifica successivamente alla nascita, come conseguenza dell'adattamento dell'apparato cardio-circolatorio alla vita extrauterina. Dosi molto elevate del farmaco ormonale suddetto costituiscono l'unica possibilità per ottenere l'ovulazione in alcuni casi molto ben Individuati e codificati dal punto di vista endocrlnologlco. SI tratta di un'evenienza alquanto infrequente. In tali casi il limite tra la risposta ovarica ottimale e la risposta ova- rica eccessiva è assai stretto, così che ne possono conseguire con una cena frequenza (e di questo i coniugi sono preavvertiti) ovulazioni multiple e gravidanze gemellar!. I controlli cui le pazienti vengono sottoposte nel corso del trattamento, molto sotisticati e specialistici, tendono a minimizzare leventualità della multi-gemellarilà. Anche con tali precauzioni, tuttavia, la mulli-gemellarità può, come latto sporadico, verzicarsi. Nel caso in questione, sulla base dei controlli eseguiti, essa era del tutto imprevedibile (si era prospettata, al massimo, la possibilità di una gravidanza con tre gemelli), ed è certamente stata la conseguenza di una serie di circostanze eccezionali e difficilmente ripetibili. Vorrei cogliere l'occasione per lare alcune considerazioni, e ero anche per rispettare un impegno preso con la mamma ed il papà dei cinque gemellini. Queste persone, pur avendo accolto con gratitudine l'ondata di effetto' e di commozione causata dalle notizie che riguardavano loro e i loro tigli, hanno nel contempo avuto delle amarezze per alcune improprietà ed imprecisioni rilevate nelle noti- zie stesse: mi hanno cosi chiesto di tare delle precisazioni. La principale è questa- 'sterilità' è una parola che può ingiustamente ferire, usata, spesso anche da noi medici, in modo scorretto ed inopportuno: vuol dire Impossibilità assoluta di avere figli, ciò che. evidentemente, non .era il caso di questa giovane donna. Un'ultima, amara considerazione. Con un po' più, diciamo, di torluna, questa mamma avrebbe portato avanti la gravidanza ancora per venti-trenta giorni. Sarebbe stato sulliciente perché, invece di piangere su quattro piccole tombe e trepidare per una piccola bambina, potessimo gioire per un evento lietissimo: la nascita di cinque gemellini tutti sani e vitali. I genitori, è ben vero, avrebbero avuto grossi problemi e dillicoltà. Sono sicurissimo, però, che li avrebbero superati: con l'aiuto delle autorità cittadine, già da tempo preavvertite e partecipi; con la solidarietà umana che contraddistingue questa città e che sicuramente si sarebbe manifestata noi suoi modi migliori; ma soprattutto con la torza morale ed II carattere di cui questi genitori hanno dato prova. Purtroppo non è andata cosi*.

Persone citate: Botallo, Campagnoli, Caputo, Carlo Campagnoli, Ferraro Caro, Gavinelli

Luoghi citati: Sant' Anna