Ergastolo anche in appello per il brigatista Gallinarì

Ergastolo anche in appello per il brigatista Gallinarì Imputato di concorso in sette omicidi commessi a Torino Ergastolo anche in appello per il brigatista Gallinarì Ribadita la sua responsabilità nell'assassinio del vicedirettore della Stampa, Carlo Casalegno I giudici della seconda corte d'assise d'appello (prcs. Isnardl) hanno confermato la condanna all'ergastolo inflitta in primo grado a Prospero Gallinarì, uno dei capi storici delle Br, ritenendolo responsabile di concorso morale nel delitti compiuti dall'organizzazione eversiva a Torino tra l'aprile '77 e 11 dicembre '78. Una lunga scia di sangue che parte dall'assassinio del presidente dell'Ordine degli avvocati Fulvio Croce (28 aprile '77) e continua con gli omicidi del vicedirettore de La Stampa, Carlo Casalegno (16 novembre '77), del maresciallo di ps Rosario Berardl (10 marzo '78), dell'agente di custodia Lorenzo Cotugno (11 aprile '78), del capofficina Lancia Piero Cogglola (28 settembre '78), degli agenti di ps Salvatore Lanza e Salvatore Porceddu (15 dicembre '78). La posizione processuale di Gallinarì è complicata quanto la sua vicenda. Accusato di aver partecipato alla strage di via Fani e dell'assassinio di Aldo Moro, sarà processato per quei delitti a Roma il 3 dicembre prossimo. Catturato assieme a Curcio, Franceschlnl e altri capi storici dell' organizzazione nel settembre '74, riuscì ad evadere dal carcere di Santa Bona, a Treviso, .due anni più tardi e si riunì alla colonna romana, partecipando alle imprese più sanguinarie. Stando alle dichiarazioni del pentito Peci. Gallinarì faceva parte del «fronte di massa», l'organo esecutivo dell'organizazione che appro¬ vava le «campagne», i delitti, gli attentati, i ferimenti, proposti dalle colonne. Braccato dagli agenti della Digos, fu catturato a Roma in uno scontro a fuoco riportando una grave ferita alla testa. Nel luglio '83, mentre si celebrava alle Vallette 11 processo contro le Br per 1 delitti commessi a Torino, fu colpito da infarto e la sua posizione venne stralciata. Il giudizio d' appello è stato fissato per il 21 gennaio prossimo, sempre nell'aula bunker Il presidente Isnardl ha ietto ieri, In apertura di dibatti¬ mento, una lettera scritta dall'imputato. Il brigatista, rivendicando la sua militanza nell'organizzazione, chiedeva il rinvio al 21 gennaio prossimo per essere giudicato assieme agli altri. La corte ha respinto l'istanza, lo ha dichiarato contumace, nominandogli come difensore d' ufficio l'avv. Anna Rosa Oddone. Erano presenti in aula la signora Dedi Casalegno (rappresentata dagli avv. Dalmazzo e Sisto) e il figlio Andrea (avv. Dalmazzo e Paparo).

Luoghi citati: Roma, Torino, Treviso