Mondale e la Ferrara si dicono addio Un abbraccio con le lacrime agli occhi

Mondale e la Ferrara si elicono addio Un abbraccio con le lacrime agli occhi I due candidati sconfitti si sono baciati in pubblico per la prima volta Mondale e la Ferrara si elicono addio Un abbraccio con le lacrime agli occhi L'incontro all'aeroporto di Washington da dove «Gerry» è poi partita per una vacanza ai Caraibi - La Casa Bianca avvia il rimpasto dell'amministrazione - Si è dimesso il ministro dell'Istruzione, Bell rimpasto DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il .ticketdemocratico che ha sfidato Reagan si è definitivamente sciolto. Geraldine Ferraro ha lasciato ieri Washington per una vacanza di 10 giorni nel Caraibi, con l'intera famiglia, c. all'aeroporto, ha avuto un commovente Incontro con Mondale. Per la prima volta, ì due si sono abbracciati e baciati In pubblico, cosa proibita dall'etichetta elettorale. Avevano le lacrime agli occhi. Chiuse le urne elettorali, già si preannuncia 11 tradizionale rimpasto del secondo mandato presidenziale. Ieri ha rassegnato le dimissioni 11 ministro dell'Istruzione Bell, nei prossimi giorni dovrebbero rassegnarle 11 ministro del Lavoro Donovan (sotto processo per evasione fiscale e truffa aggravata), quello dell'Edilizia Pierce, l'unico negro del Gabinetto, e quello della Giustizia French Smith, che per andarsene aspetta da tempo l'assenso del Senato alla nomina del consigliere della Casa Bianca, Meese. al proprio posto. Nessuna di queste dimissioni anticipa cambiamenti nella politica di Reagan, tutte sono dovute a ragioni personali. Nella sua conferenza stampa postelettorale 11 Presidente ha ribadito che le direttive del suo primo mandato varranno anche nel secondo, sia per la reaganomtes sia per gli affari internazionali. Non è Inoltre nel suo carattere sostituire spesso i collaboratori. L'equipe che lo ha portato alla sua più grande vittoria rimarra per quanto possibile Intatta. Semmai, al suo Interno asssumerà un ruolo più importante il vicepresidente Bush. E' stato lo stesso Reagan ad indicare Bush all'attenzione del mondo politico americano. Nei suoi primi commenti sulle elezioni, 11 Presidente ha, di fatto, individuato nel suo vice il futuro leader dei repubblicani. Reagan, che aveva perduto 1) primo dibattito televisivo con Mondale, è rimasto impressionato dalla condotta di Bush in quello con la Ferraro, subito dopo. In quel momento, la campagna elettorale del Presidente vacillava. Messo a confronto con la prima donna-candidato alla Casa Bianca — scaltra e aggressiva — il vicepresidente 1' ha sconfitta con un'arma molto semplice .interpretando la parte di Reagan meglio di Reagan'. Contro Bush, anche tra i repubblicani, giocavano tre elementi: il suo centrismo, i suol attacchi a Reagan nelle primarie dell'80 (quando definì la reaganomics 'economia da stregoni^) e le sue gaffes (ne ha fatte parecchie anche in questa campagna elet- torale, dicendo ad esemplo di «Qt>er preso a calci un sederino- dopo 11 suo successo In tv contro la Ferraro). Ma 11 vicepresidente ha fugato tutti i dubbi. Oggi, per I giovani e vecchi leoni del suo partito, tipo il deputato conservatore Kemp, o il più moderato senatore Dole, la cui moglie è ministro dei Trasporti, Bush appare come 1' uomo da battere. Ha anche sorpreso tutti Invitando a colazione la Ferraro. In casa democratica 1 riflettori si sono già spostati sui probabili protagonisti delle elezioni dell'88: 11 senatore Hart, sconfitto da Mondale nelle primarie, Jesse Jackson, che ha dato vita al partito negro, retrospettivamente, quest'ultimo, l'evento forse più importante dell'anno. Lo stesso è accaduto al Senato e alla Camera, in un campo e nell'altro. Non si parla più dei grandi sconfitti, 11 capo della commissione Esteri del Senato, il repubblicano Percy, quello della commissione stanziamenti della Camera, il democratico Long, ma del volti nuovi e delle grandi conferme. Tra le prime, 11 senatore del New Jersey, Bradley, che non nasconde le sue ambizioni presidenziali, tra i secondi il senatore John Rockefeller, già suo rivale su questo terreno: entrambi sono i portabandiera della generazione più recente del democratici, e. c. éìéIÉ Washington. Finalmente liberi dal protocollo, Geraldine Ferraro a Walter Mondale si abbracciano ai piedi dell'aereo charter con cui entrambi tornavano nella capitale. I due, accanto alla moglie di Mondale, Joan, si vedevano per la prima volta dopo la sconfitta (Telcfoto Upi)

Luoghi citati: New Jersey, New York, Washington