Fantacronache di Stefano Reggiani di Stefano Reggiani

Fantacronache di Stefano Reggiani Fantacronache di Stefano Reggiani In cerca di Forze Amate Venerdì 2, Pertini ha ragione, ma come? — Pertini prepara il messaggio da inviare alle Force Armale per la ricorrenza del 4 novembre, giorno della Vittoria e delle caserme aperte. Dice prcss'a poco: un esercito in Italia non serve più per la guerra, vi teniamo solo per difendere la pace. Sante parole, che in qualche modo sono state onorate dal nostro contingente in Libano. Ma parole che ognuno forzatamente interpreta a modo suo in un Paese che mette in borghese i soldati in libera uscita, per imbarazzo (ma non sono un esercito di popolo e non dovrebbe essere una festa vederli?). In un Paese che ha molli ufficiali e pochi mezzi, buoni marinai e una flotta inesistente, piloli eccezionali e un'aviazione invisibile. In un Paese che patisce più le guerre vinte che le guerre perse (il fascismo dopo la Vittoria, la democrazia dopo la seconda guerra mondiale). In un Paese che, secondo i calcoli di alcuni esperti, potrebbe resistere da solo poche ore a un'aggressione (per mancanza di proiettili, s'intende, non di valore). In questo Paese un patriota anonimo ci confessa: «Non mi auguro Forze più Armate, ma almeno, se fosse possibile. Forze più Amale». Spadolini in testa, ma con lui anche tutti i laici e la sinistra storica, vorrebbero questa trasformazione che in enigmistica si chiama caduta di consonante. Non e facile: se vinci una battaglia, ti resta la guerra non solo contro i cattivi retaggi nostri, ma soprattutto contro i cattivi e.'-enipi altrui. Sabato 3, l'esercito e il telefono. — Pieri assolutamente della nostra debolezza pensiamo tuttavia, qualche volta, alla proposla di quel deputato danese. Spiegava: oggi un piccolo Paese wjuò risparmiare tulle le spe- se militari, gli basta un telefono, con Ire ufficiali che si danno il turno di guardia ogni otto ore. Appena il telefono suona, l'ufficiale alza il ricevitore e dice con calma: «Chi c? Il Cremlino? Ci avete dichiarato guani'/ Bene, ti arrendiamo». (11 metodo non era privo di eleganza, ina se telefonava qualcun altro?). Domenica 4, la colomba della pace. — Con molte penne di meno, con molle speranze perdute la colomba della pace à volata fino a casa di Walter Mondale, candidato democratico americano e gli ha porto un biglictlino: <l-a pace del mondo sarà gaianlita ormai solo da un governo mondiale». Lui ha sospirato: «Per un momento ho credulo che bastasse un governo Mondale». Lunedi S, Reagan non ha età. — Si dice che Reagan abbia passato i settant'anni, ma dove sono le prov :? Ci sono ragazzi di venticinque anni coi suoi capelli e il suo sorriso. Ci sono cinquantenni con la pelle altrettanto tirata e sessantenni con Io stesso modo di ragionare. Il fatto e che Reagan non ha età ed c questa la sua arma più sleale. Molti americani lo votano con la stessa indifferenza con cui firmerebbero un assegno a proprio nome. Con la scusa che nessuno firma per sé un assegno scoperto. Martedì 6, letterina di Mondale. — «Gentile signore, le sono mollo grato perché ha avuto la bontà di spingere a votare per me i ventiquattro lettori americani della sua rubrica. E' stato un gesto nobile, lutti e ventiquattro hanno puntualmente volato per me. Solo loro». Mercoledì 7, il re c Reagan. — 11 re stava prendendo un piallo di fusilli e uno yogurlh alla tavola calda quando ha incontrato, nella slessa fila davanti al bancone, il conte di Genova. < Scommetto che ha fallo anche lei due ore di jogging al' Valentino». «No, maestà, sono rimasto in piedi luna la none per seguire le elezioni americane». Il re aveva il sano umorismo dei suoi giorni migliori: «Era chiaro che vinceva un Re, un Reagan. Tulio quello che comincia per re va al potere di questi tempi, si tratta di un Revival". Il conte di Genova ha ' alzalo gli occhi al ciclo: «Anche in Italia, maestà'/». «Sicuro, la scelta è ira Reprobi o Relitti». Il conte: «Una vera Restaurazione». II. re: «Finché non comincia un'altra Resistenza morale». Giovedì 8, la Maddalena pentita. — Una femminista italiana, reduce da un viaggio inlorno al mondo durato parecchio, è stata invitata alla presentazione del nuovo programma del teatro romano della Maddalena in casa della contessa Marzotlo. Luogo bellissimo e ospitale, profumi in omaggio, vista incantevole, chiacchiere dolcemente abbandonate. La reduce ha chiesto: «Ma adesso anche per le femministe pentite c'è la pena ridotta?».

Luoghi citati: Genova, Italia, La Maddalena, Libano