Gene Wilder, seduttore fedele

Gene Wilder, seduttore fedele PRIME FILM: «La signora in rosso» con Kelly Le Brock e Judith Ivey Gene Wilder, seduttore fedele L'avventura erotica di un pubblicitario nel rifacimento di «Certi piccolissimi peccati» - Un umorismo sotto tono LA SIGNORA IN ROSSO di Gene Wilder con Gene Wllder, Kelly Le Brock, Charles Grodin, Judith Ivey, Joseph Bologna. Produzione americana a colori. Commedia. Cinema Romano di Torino. Cinema Embassy di Roma. E' bella San Francisco, come la scena di un vecchio film di Httchcock; è bello che i vecchi tram in salita siano stati riscoperti: è bella la ragazza sui manifesti pubblicitari dei vecchi tram. Il pubblicitario Cene Wllder con l suol occhi troppo chiari e la sua aria stabilmente apprensiva tra tanta bellezza Ita fatto la sua scelta: la fotomodella con la gonna in aria, Kelly Le Brock. Lui per temperamento è un fedele, ma questa volta progetta l'avventura. E' possibile die anche le fotomodelle non sognino talvolta un'evasione quasi impiegatizia? Tutto il film, in compagnia delle canzoni di Stevie Wonder, è la preparazione di un'avventura die forse non ci sarà. Il riferimento è a una pellicola francese del 1976, Certi piccolissimi peccati, ma la mano è tutta di Gene Wilder nell'umorismo abbondantemente sotto tono, nella delicatezza imbarazzata delle situazioni o nella sguaiataggine improvvisa di chi si sforza di apparire disinvolto. Non si può dire che Wilder non sia fedele a se stesso. Se ricordate bene, nei Seduttori della domenica l'episodio più riuscito era il suo, storia di un nevrotico che non ingrana con le donne, neppure con le nevroticlie. Qui di donne nevrotiche neanche l'ombra (eccetto forse la segretaria brutta e smaniosa, che è, nella realtà, la moglie di Wilder), c'è però la continuità dell'esitazione maschile, l'onesta misoginia dell'interprete-regista. L'incontro conclusivo, il «clou» erotico del film, avviene in un'aria di volgarità e di provvisorio che Wilder sa rendere fin troppo bene. La signora desiderata si comporta come se invitasse un affamato a un pic-nic frettoloso, e in breve lui si trotterà fuori dalla finestra, sul cornicione, oggetto dell'inopportuna curiosità generale. C'è da ridere? Forse: ma sottovoce, con imbarazzo. Wilder non segue tanto la linea Alien e neppure gli esempi scombiccherati di Mei Brooks. ha una sua piccola poetica personale die potrebbe essere un precedente, ci viene in mente con disagio, della «malincomicità» del nostro Nutl. Solo che Wilder è un malinconico-istintivo, mentre Nuli è un furbastro, basta guardarlo negli occhi. Quanto alla signora Ketty Le Brock è una che porta bene le gambe e invita anche l più discreti e wilderianl a una camminata insieme. s. r. Kelly Le Brock, oggetto di desiderio per un malinconico Wilder

Luoghi citati: Roma, San Francisco, Torino