Con mezze parole Mosca insiste nel vedere la Cia come mandante di Fabio Galvano

Con mezze parole Mosca insiste nel vedere la da come mandante Nonostante le rassicurazioni di Tichonov a Shultz Con mezze parole Mosca insiste nel vedere la da come mandante DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — L'Unione Sovietica reagisce irritata alle proteste di Reagan e punta il dito con crescente convlnzione — ma sempre sema dirlo in modo diretto ed esplicito — su una presunta responsabilità americana nell'assassinio di Indirà Gandhi. L'argomento, che era stato toccato da Shultz nel suo incontro di sabato con Tichonov (il premier sovietico aveva negato un tale atteggiamento del Cremlino) e poi in un discorso di Reagan, riaffiora nei commenti dei massmedia sovietici. La Pravda ha scritto ieri che l'attentato è stato sema dubbio .un complotto da parte dei nemici interni ed esterni di un'India unita e democratica»; ha anche citato un esponente politico indiano, Aruna Asaf Ali. secondo il quale la Gandhi È caduta .vittima dt un complotto della reazione interna e delle forze Imperialiste». Queste ultime, nel lessico del Cremlino, sono invariabilmente identificate con gli Stati Uniti. Giù domenica il giornale si era pronunciato contro «le forze dell'imperialismo e del colonialismo», die, secondo la sua analisi, si adoperano per avvolgere l'India in un manto di «ostilità» in quanto «infuriate» dal non-allineamento di New Delhi. Poche ore dopo, la Tass aveva seccamente respinto come .diffamanti» le accuse di-Reagan: «Washington — aveva dichiarato la voce ufficiale della Piazza Rossa — continua nelle sue speculazioni antisovietiche cercando di dirottare le accuse dagli organizzatori e ispiratori del complotto.; oronnizzatorl e ispiratori che già nelle prime ore dopo l'attentato erano stati indirettamente ma chiaramente identificati con i servizi segreti americani. La polemica si alimenta di numerose spinte analoghe: Sovetskaja Rossia. per esempio, domanda enfaticamente: «Chi ha guidato la mano dell'assassino?». La morte della Gandhi, afferma il giornale, è stata progettata .con aluti dall'estero»: «E' sempre essenziale ricordare l'amaro destino di quei Paesi in via di sviluppo dove le forze dell imperialismo — come è accaduto per esempio in Cile — sono riuscite ad attuare 1 loro piani sovversivi.. / mass-media di Mosca avevano già insistito la settimana scorsa, subito dopo l'assassinio della Gandhi, su vn presunto coinvolgimento della Cia. Fabio Galvano

Persone citate: Aruna Asaf, Gandhi, Reagan, Shultz

Luoghi citati: Cile, India, Mosca, Stati Uniti, Unione Sovietica, Washington