Compro un film? Lo preferisco in cassetta

Compro un film? Lo preferisco in cassetta Al Mifed di Milano i dati della crisi di mercato; tira soltanto il settore del video-cinema Compro un film? Lo preferisco in cassetta _J Anche le vendite nell'Estremo. Oriente sono caljftte, rispetto all?83, circa dell'80 per cento - Qualche notizia positiva dal Centro America MILANO — 1084 ore complessive di trasmissione in 25 sale di proiezione, 170 monitor per le videocassette, 1300 case cinematografiche dì 31 Paesi, 2343 operatori di 69 nazioni, 3000 metri quadrati in più per gli stand rispetto all'anno scorso: sembrano cifre di un successo, invece la terza edizione del Mif ed-cinema (conclusosi ieri alla Fiera) è stata, dal punto di vista economico, una delusione. E' crollato il mercato dell'Estremo Oriente (eccezione, il Giappone), sempre in condizioni pessime quello dell'America Latina, praticamente inesistenti gli scambi con l'Africa (è attualmente in corso una «settimana-vetrina» del cinema italiano a Dakar), stabili nell'orma! cronica carenza di mezzi i Paesi dell'Est, soggetti a cambiamenti rapidi e sconcertanti 1 gusti delle platee europee in particolare e occidentali in genere (eccezione, gli Stati Uniti). Gli operatori non si fanno pregare per parlare della crisi. Un clima di preoccupazione è palpabile appena si sale lo scalone che immette nelle sale di contrattazione al terzo plano. Quintali di materiale pubblicitario mostrano in prevalenza immagini di sgozzameli. «Terrore» e «orrore» facevano, fino all'anno scorso, la fortuna dei nostri produttori presso il pubblico di Hong Kong, Indonesia, Thailandia, Taiwan, Filippine, Singapore, Malesia. •Quest'anno» spiega Adriana Chiesa, consulente per vendite all'estero, «l'area dell' Estremo Oriente ha comprato quasi l'SO per cento in meno rispetto all'83. I principali motivi sono di carattere politico (a Hong Kong per esempio gli interrogativi sul futuro della città inducono alcuni a evitare gli investimenti a lungo termine), economico (il rialzo del dollaro, principal¬ mente) e di costume (anche là infatti la gente va meno al cinema, e non si può, come da noi, dare la colpa alla televisione)»'. Cosi, prosegue Adriana Chiesa, la maggioranza degli operatori orientali al' Mifed *ha chiesto consistenti sconti sui contratti già stipulati in passato; e la situazione è tale per cui pur di non perdere tutto, si è dovuto accordarli». Rialzo del dollaro e svalutazioni interne negli ultimi Ianni sono invece alla base della crisi del cinema nell'America Latina. La richiesta ci sarebbe, e tanta — soprattutto per le commedie all'italia¬ na —' ma per un film che sul finire degli Anni 70 veniva pagato 80.000 dollari ora, nella migliore delle ipotesi, se ne possono ricavare mediamente 20/30.000. In particolare, poi, di fronte a qualche accenno di ripresa del mercato argentino, ci sono 11 Messico che ha chiuso le Importazioni di film italiani e il Venezuela (dove gli unici tre acquirenti concorrenti si sono associati, perciò ora gli operatori stranieri hanno un solo Interlocutore che detta i prezzi). Un dato almeno in parte positivo arriva dal Centro America, dove se è carente 11 mercato delle pellicole da proiettare su schermi cinematografici, appare Invece in netta ripresa quello delle videocassette. Queste registrano un notevole sviluppo, da un palo di anni, anche in, Scandinavia, Inghilterra, Australia, Sud Africa e Spagna: inazioni in cui, in misura e per ragioni diverse, riscuote favore crescente l'uso di affittare una pellicola e guardarla con gli amici al «video club, o casa. Generi preferiti: azione, avventure, mondo del futuro. ' Come tendenza generale, al cinema si va per vedere qualcosa di molto importante, o comunque di speciale. Indicare però una qualche preferenza di generi è quasi Impossibile. In tre mesi — e su questo gli operatori del Mifed non mostrano dubbi — possono cambiare radicalmente gusti, mezzi, compagnie. Riducendosi le possibilità, di {fare previsioni con qualche certezza, produttori e distributori diventano sempre più cauti, prudenti, lenti: 6 una Ideile ragioni per cui, al Mifed di quest'anno, il livello medio delle opere messe In vetrina è stato unanimemente giudicato scarsamente Invitante e competitivo. Ornella Rota

Persone citate: Adriana Chiesa, Ianni, Ornella Rota