Ammazza il figlio che dorme

Ammazza il figlio che dorme Ammazza il figlio che dorme Ha colpito il ragazzo (16 anni) con una coltellata al cuore - Poi si è scagliato contro il figlio maggiore (17 anni), la moglie e la madre, ferendoli lievemente - Urla e sangue, accorre un vicino che disarma 1' uomo - Ai carabinieri dice: «Volevo ucciderli tutti e fare in modo che poi voi mi avreste abbattuto» Collegllo, via Mlnghettl 28, primo plano, ore 6,20 di ieri. Un uomo uccide il figlio di 16 anni, con una coltellata gli spacca 11 cuore, poi vibra fendenti alla moglie e all'altro figlio, ferendoli di striscio. La palazzina si riempie di urla. Un inquilino blocca l'omicida che sta per colpire anche la madre. Lui si lascia disarmare, aspetta apatico 1 carabinieri. Ore 6,40: mentre lo chiudono in camera di sicurezza, borbotta: «Non dovevo mollare il coltello, dovevo scagliarmi su di voi: mi avreste sparato e questa faccenda si sarebbe chiusa-, Walter Furlni, 40 anni, uomo -legato alla famiglia- e benvoluto dal vicini, Infermiere psichiatrico stimato dai colleglli, è rinchiuso alle Nuove (dove sarà Interrogato dal sostituto procuratore Ferrando). Il figlio minore, Enzo Alfredo, studente all' Enaip di Orugliasco, è su un lettino bianco nella camera mortuaria di Rivoli: il professor Torre ha eseguito l'autopsia, confermando che la coltellata ha spaccato cuore e polmone. La moglie, Stella Golta, 40 anni, infermiera al reparto psichiatrico delle Molinette, ferita alle mani, è stata dimessa; il figlio Ruggero, 17 anni, studente di elettrotecnica, ferito al collo, guarirà in sette giorni (è in grave stato di choc). La madre dell'omicida. Veglia Angelini, 73 anni, ha riportato contusioni alla nuca. Sono circa le 6.20. Walter si alza. Senza vestirsi percorre il corridoio. Alla moglie do- manda calmo: •! ragazzi sono alzati?: In cucina apre un cassetto, sfila un coltello dalla lunga lama seghettata. Torna nel corridoio dove, una di fronte all'altra, si affacciano le stanze dei figli. Entra da Enzo. Il giovane dorme supino. Walter Furini gli vibra un colpo al petto, la lama si spezza contro lo sterno, ma affonda fino al polmone e al cuore. Enzo cade dal letto, si trascina rantolando, scie rosse s'allargano sul pavimento. L'uomo è di nuovo in cucina, afferra un coltello più piccolo. Stanno accorrendo Stella e Ruggero, che hanno scoperto 11 dramma e urlano. Li affronta, vibra fendenti alla cieca. Loro gridano atterriti. Sangue dal collo e dalle mani. La lama si stacca dal manico, lui torna ancora ad armarsi: un terzo grosso coltello. Le urla svegliano la palazzina, qualcuno telefona a carabinieri e Croce verde. Un inquilino, Pierluigi Epate, sale il plano di scale. Stella Colta e il figlio sono riusciti a spingere Walter sul pianerottolo, hanno richiuso la porta. Dall'alloggio di fronte esce Veglia Angelini, il figlio le si scaglia addosso, lei cade. Walter sta per colpirla, ma Epate riesce a disarmarlo. Ora Furini si guarda Intorno come vedesse quel sangue per la prima volta. Arrivano 1 carabinieri, lo ammanettano, è di nuovo agitato, lo portano via cosi com'è, senza prendere abiti, in caserma un medico gli inietta due fiale di Valium. Un palo d'ore più tardi una gazzella lo trasferisce alle Nuove. In ospedale si medicano 1 feriti. Arrivano parenti, fanno visita alla salma di Enzo. Qualcuno gli ha pettinato i capelli scuri, il lenzuolo nasconde lo squarcio che la lama gli ha aperto nel petto. I conoscenti parlano Incre¬ duli di quell'alba di furia. Si fruga indietro: 11 lavoro neir ambulatorio psichiatrico di via Giovanni da, Verrazzano 4, poi l'Impegno nel 'progetto Torino- (per 11 definitivo superamento del manicomi). 81 scava e si ricordano un Intervento chirurgico alle gambe che Walter subì due anni fa a Lione («per la circolazione del sangue-) e un esaurimento nervoso che pareva lieve. Rievocano quel che sanno della sua vita ('Veniva da Bondeno, provincia di Ferrara-), della famiglia (.Erano uniti-), parlano dell'alloggio {'Avevano comprato tutto il plano, di due appartamenti ne avevano fatto uno per loro, nel terzo stava la madre-). E un tetro particolare: da tre giorni Walter non parlava, chiuso in un silenzio tenace; la madre confidò: «Non sta bene, ha di nuovo male alle gambe-. In via Mlnghettl un ragazzo in Vespa chiede agli amici: •Che succede?-. Impallidisce e quasi cade quando gli rispondono a bassa voce: «£' morto Enzo. L'ha ammazzato il padre... una coltellata-. Lo ricordano a scuola (« Un anno fu bocciato, ma non mollò-) e sul motorino, una piccola cilindrata che non lo rendeva invidioso della moto più grande che Walter Furini aveva da poco comprato a Ruggero. E parole di pena scivolano su quel padre che da vent' anni combatteva per la gente che soffre. E che ora, in Una cella delle Nuove, soffre non la prigionia, ma forse il ricomporsi lento della sua luciMarco Neirotti Walter Furini ha ucciso il figlio Enzo e ferito Ruggero. Pier Luigi Epate lo ha disarmato

Luoghi citati: Bondeno, Ferrara, Lione, Rivoli, Torino