Nei giocattoli per le figlie importava chili di cocaina
Nei giocattoli per le figlie importava chili di cocaina Condannato a sei anni in appello un ingegnoso corriere della droga Nei giocattoli per le figlie importava chili di cocaina Le affettuose scenette famigliari all'aeroporto hanno insospettito la polizia - Nascosti in _ un regalo portato dal Venezuela c'erano stupefacenti per 250 milioni - Assolta la moglie Il sistema escogitato per far arrivare la cocaina dal Venezuela era ingegnoso: la droga viaggiava nascosta nei giocattoli, in pacchetti ben confezionati, con un grosso fiocco. E ogni volta, al posto di frontiera dell'aeroporto, Giovanni Vitti, 46 anni, strada Settimo 94, spiegava con un sorriso: «E' un regalo per le mie bambine. Sono quelle laggiù, mi attendono con la mamma'. Baci, abbracci, risate, e il pacco passava sotto gli occhi di agenti e finanzieri, Inteneriti dalla scena. Per tre viaggi tutto era filato liscio, il trucco del regalo del premuroso papà alle figlie sembrava sicuro; e invece, ai primi di settembre dello scorso anno, arrivò la sorpresa. La polizia era venuta a conoscenza dei voli oltreoceano del Vitti, lo aveva seguito a Caselle alla partenza, poi aveva atteso pazientemente il ritorno. La solita scena affettuosa, fuori del cancello dell'aeroporto, quella volta non commosse nessuno. Il Vitti, con la famiglia, fu bloccato sotto casa dagli agenti. Un breve controllo al «regalo» di papà ed ecco saltar fuori la sorpre¬ sa: 30 bustine di cocaina, un chilo in totale, per 250 milioni di valore. La droga era nascosta nel cubi di plastica di un rompicapo, un gioco ad incastro per le piccole Maria e Martina, di 3 e 8 anni. Il Vitti e la moglie, Giuseppina Borio, 42 anni, finirono in carcere per spaccio di droga. In tribunale, ai primi di febbraio, l'uomo fu condannato a 7 anni di reclusione; la donna fu assolta per insufficienza di prove. «Non sapevo nulla della droga, sono soltanto andata ad aspettare Giovanni all'aeroporto con le bimbe» ha sempre sostenuto Giuseppina Borio. La tesi fu accolta dal tribunale, ma non convinse la Procura generale, che presentò appello. Ieri il processo davanti alla seconda sezione della corte d' appello (pres. Fenoglio). Giuseppina Borio, difesa dall' avv. La Verde, ha ripetuto: «Io non dovevo affatto fare da copertura a mio marito con la scena all'aeroporto. Anche perché io e le bambine aspettavamo fuori, dopo che era già avvenuto il controllo del bagagli'. Giovanni Vitti, assistito dall'avv. Obert, non ha avuto difficoltà a confessare 11 suo ruolo: «Facevo il corriere. Mi erano siati promessi 20 milioni per far arrivare il pacco in Italia». La Corte gli ha ridotto la pena a 6 anni, mentre ha confermato l'assoluzione per Insufficienza di prove alla moglie. *I1 marocchino Lekkad El Mustafà, 25 anni, senza fissa dimora, è stato arrestato dai carabinieri di Cirlè per contravvenzione al foglio di via obbligatorio.
Persone citate: Fenoglio, Giovanni Vitti, Giuseppina Borio, La Verde, Mustafà, Obert
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