Enigma dell'erede di Bernardo Valli

Enigma dell'erede Enigma dell'erede All'inizio di questa sanguinosa settimana indiana erano pochi, a New Delhi, coloro che davano a Rajiv Gandhi scric probabilità di succedere alla madre come primo ministro. Molti pensavano che i progetti dinastici di Indirà non si sarebbero realizzati, la saga della famiglia Nehru-Gandhi si sarebbe infranta. Rajiv non era considerato all'altezza dei sogni materni. Mercoledì, poche ore dopo la sparatoria micidiale dei sikh, Rajiv c stato invece nominato primo ministro rapidamente, senza esitazione, dai notabili del partito del Congresso vi», cioè quello di Indirà, dai ministri più autorevoli del governo in carica, e con l'approvazione della maggioranza dei primi ministri regionali velocemente consultati. Quasi un plebiscito al vertice del Paese in favore di un quarantenne non preparalo a governare 700 milioni di indiani, c fino al giorno prima ritenuto «una capricciosa invenzione della madre». Anche coloro che potevano pretendere alla carica, che avevano molli più diritti e più qualità per succedere al primo ministro assassinalo, hanno indicato senza indugio Rajiv. Una unanimità dettata dalla convinzione che soltanto il figlio di Indirà, in quanto tale, che soltanto il diretto discendente di Nehni, in quanto tale, sapesse tenere unito il Paese già in preda alla violenza. L'inesperto Rajiv è diventato una bandiera, un simbolo da sventolare. Una decisione che ha confermato il distacco tra la classe politica, da tempo irritata dalla volontà di Indirà di conservare il potere in famiglia, e i sentimenti di buona parte del Paese nei confronti di quella famiglia che da trentasetic anni ha il quasi monopolio del governo dell'India. In un momento difficile la riluttante società politica ha assecondato quei sentimenti popolari, si e trincerata dietro di essi, vincendo per il momento i rancori. Ed ora si pensa che Rajiv rispetterà la vicina scadenza elettorale di gennaio per usufruire dell'emozione suscitata dall'assassinio della madre. Designandolo come primo ministro i saggi del partito del Congresso «l» pensavano anche a questo. L'indignazione, le passioni potrebbero in effetti cambiare i pronostici che davano Indirà e il suo partito Bernardo Valli (Continua a pagina 2 In sesta colonna)

Persone citate: Nehru-gandhi, Rajiv Gandhi

Luoghi citati: India