Da oggi partono i tagli nell'Opec
Da oggi partono i tagli nell'Opec PETROLIO / Mercati tesi Da oggi partono i tagli nell'Opec GINEVRA — Il vertice Opec s'è concluso con una fragile vittoria di Yamani. Da Ieri, teoricamente, dovrebbero essere già entrate in vigore le nuove quote di produzione adottate dai 13 Paesi allo scopo di risollevare i prezzi; e la prima reazione del mercato sembra andare nel senso previsto dal cartello del petrolio. Tuttavia, nelle ultime ore sono intervenuti anche fatti di segno contrario, il che induce gli esperti ad essere cauti nel trarre conclusioni. Per il Kuwait, il ministro Al-Sabah ha annunciato di aver subito impartito l'ordine che da oggi stesso la Kuwait Petroleum Company cessi di vendere greggio sul mercato libero e diminuisca il quantitativo trattato nelle raffinerie del paese, per applicare subilo la riduzione del ritmo di estrazione da 1,05 milioni a 900.000 barili al giorno. Al-Sabah ha rilevalo anche che per il mese di novembre la Norvegia ha diminuito gli sconti che aveva offerto alla propria clientela a ottobre. Otaiba, ministro ..degli emirati arabi, ha dichiarato che l'emirato dell'Abu Dhabi ha rinviato l'applicazione degli sconti di prezzo offerti di recente, in attesa che la commissione a tre, nominata dall'Opec e presieduta dal saudita Yamani, affronti la spinosa questione del differenziale di prezzo tra greggi leggeri e greggi pesanti. L'attuale divario rende più competitivo il tipo pesante che. grazie al progresso delle tecnologie di raffinazione, ha migliorato la sua resa. L'Abu Dhabi aveva minacciato di ridurre unilateralmente il prezzo del greggio leggero di sua produzione rompendo la disciplina dcll'Opec, ma ha ora accettato di attendere l'esito dei lavori della speciale commissione. Yamani ha detto che conta di veder risolto il problema alla prossima riunione dell'Opcc, in programma per il 19 dicembre sempre a Ginevra. Diminuire il differenziale significa o rincarare i greggi pesanti, cosa problematica nell'attuale situazione di mercato, o rendere più economici quelli leggeri. La Nigeria, che si era già mossa per conto suo a metà ottobre riduccndo di due dollari (da 30 a 28) il prezzo di un barile del suo greggio leggero, ha rifiutato le richieste degli altri Paesi dell'Opcc di riallincarsi.
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