Nuovi materiali contro il fuoco

Nuovi materiali contro il fuoco Nuovi materiali contro il fuoco Fra i promotori di «Sìcurfuoco» un posto di rilievo ha sicuramente il Centa, Centro nazionale di tecniche antincendio, sorto a Torino dopo la tragedia del cinema Statuto (64 vittime), per studiare, sperimentare e proporre tutto ciò che si può e si deve fare per allontanare i pericoli del fuoco. Il Centa è presieduto dall' ing. Carlo Bertolotti, amministratore delegato di Torino Esposizioni, e conta fra i suoi soci il Politecnico di Torino. 1' Istituto di chimica macromolecolare dell'Università di Torino. l'Unione industriale, 1' Associazione delle industrie meccaniche e metallurgiche, il Centro nazionale di elettronica applicata dell'Istituto Oalileo Ferraris, la Camera di Commercio, il Collegio costruttori. Molti sono gli scopi dell'associazione: la promozione di studi e ricerche in materia di rischi da incendio; la proposta di iniziative culturali per la formazione di una coscienza in questo settore; lo studio di norme tecniche relative agli impianti e ai mezzi per prevenire i rischi da incendio: l'elaborazione di guide tecniche per la corretta elaborazione degli impianti; la stesura di modelli di capitola¬ ti d'appalto per l'installazione di sistemi antincendio; prezlarl e consulenza tecnica specializzata. Fra le prime realizzazioni del Centa vi è una guida su .Criteri di valutazione del carico d'incendio nella progettazione civile e industriale». L'iia realizzata l'arch. Franco Sasso, del Comando provinciale dei vigili del fuoco di Torino, un tecnico che dal 1969 si occupa di prevenzione incendi con particolare riguardo ai problemi del locali di pubblico spettacolo, delle scuole e degli ospedali. Da questo volume riportiamo alcune note dello studio sulla salvaguardia delle persone. L'arch. Sasso ricorda le tre principali norme per la sicurezza: 1) limitare,la velocità di sviluppò e dl'propagazione del fuoco, riducendo 1' impiego di materiali molto infiammabili (tale limitazione deve essere particolarmente severa per le zone di smistamento); 2) limitare 1' estensione del fuoco all'interno dell'immobile in modo che le vie di fuga non siano invase da fumi, né possano raggiungere temperature tali da renderle impraticabili; 3) assicurare la stabilità della costruzione fino all'evacuazione totale degli occupanti li»*-

Persone citate: Carlo Bertolotti, Franco Sasso, Sasso

Luoghi citati: Torino