Il Palermo gioca a Monopoli

Il Palermo gioca a Monopoli Anticipati dal presidente Parisi i soldi per la trasferta Il Palermo gioca a Monopoli Confermata tuttavia la decisione di mettere in liquidazione la società rosanero PALERMO — Il presidente del Palermo ing. Roberto Parisi ha anticipato di tasca sua i soldi per la trasferta di domenica a Monopoli a cui i rosanero, su comunicazione dello stesso dirigente, sarebbero stati costretti a rinunciare per motivi finanziari. Intanto per venire incontro alla società i giocatori, dando indubbia prova di attaccamento ai colori sociali, hanno rinviato la riscossione, prevista per ieri, degli stipendi di settembre. «Preferiamo giocare e non perdere 1 due punti, per gli stipendi qualche giorno possiamo attendere» hanno detto i giocatori. L'annunciata decisione di avviare le procedure per la liquidazione della Palermo Calcio Spa intanto ha scatenato un putiferio in città. Il segretario provinciale del pei Elio Sanfilippo che è anche consigliere comunale ha tuonato contro Parisi: «E' un nuovo ricatto sulla pelle degli sportivi palermitani, è una manovra politica», ha affermato Sanfilippo clic ha aggiunto: «E' normale d'altronde che si setti il limone dopo averlo spremuto. Ecco, credo che Parisi voglia fare proprio questo». // nodo della crisi del Palermo nasce dall'inagibilità dello stadio per la mancata conclusione dei lai>ori di ampliamento in vista dei mondiali 1990. La squadra pertanto ha dovuto giocare a Trapani seguita da pochissimi tifosi. Gli incassi, già ridotti dalla re¬ trocessione! in serie CI — un autentico fallimento per una città di oltre 800 mila abitanti e capoluogo di regione — si sono ulteriormente assottigliati. Il Comune che avrebbe dovuto sbloccare lu situazione ed accelerare i lavori dello stadio (che e di sua proprietà), sballottato dalle crisi ed ormui sull'orlo dello scioglimento anticipato, ha finito per giocare un ruolo paralizzante. E l'ing. Parisi, che aveva proposto l'affidamento dei /anori direttamente al Palermo, si è visto chiudere tutte le porte in faccia. Ora Parisi parla fuori dai denti dei ritardi e delle carenze del Comune e spera che invece la Regione «con un allo di prontezza e comprensione» assegni alla società il promesso contributo di mezzo miliardo. Con un passivo mensile di circa 200 milioni (la media degli incussi finora è slata di 1015 milioni il mese, una cifra ridicola per il Palermo abituato anche in serie li a pingui introiti) Parisi non se la sente di proseguire. «Allo sialo dei fatti — rileva il presidente — lu decisione di liquidare la società non e revocabile. Tulli si mettano bene in test a che io non sono un mecenate... L'87 per cento del pacchetto azionario del Palermo e detenuto dalla società Icem che si occupa di apparati elettrici e della quale, lo stesso ing. Parisi è uno dei maggiori azionisti. Antonio Itavidà

Luoghi citati: Monopoli, Palermo, Trapani