E' morto Ferrero
E'merle Ferrerò E'merle Ferrerò Vinse 2 scudetti come trainer del Grande Torino E* morto a Torino, la città dove era nato il 26 dicembre 1904, Luigi Ferrerò, che fu giocatore del Torino negli Anni Trenta, collezionando 51 presenze in tre campionati e segnando 11 gol. Poi divenne allenatore: per due stagioni nella squadra granata (dal '45 al '47, e furono due scudetti), per cinque nella Fiorentina, in un certo senso «preparando» Il blocco viola che poi Bernardini portò al tricolore nel 1955-56. Da giocatore era stato ala sinistra lineare, ortodossa: fuga e cross, precisissima Giacinto Ellena, vecchia gloria granata, lo ebbe compagno di squadra nel 193738, e lo ricorda come «un geometra del caldo, uno che adesso, crossando per un Hateley, sarebbe più che prezioso». Da allenatore Ferrerò, uomo di poche parole («lui e Osvaldo Ferrini viaggiavano da Torino a Roma in treno, per una trasferta di campionato, guardandosi fissi senza scambiarsi una parola» dice sempre Ellena), fu severo ed efficiente, al punto che Novo, nel 1950, lo volle insieme con Sperone a preparare la Nazionale azzurra per la trasferta mondiale in Brasile. Luigi Ferrerò era chiamato, in gioventù, «acciuga» per la sua magrezza. Era arrivato al Torino dal Bari, nella sua carriera calcistica c' erano state, prima del Bari, la Juventus, per poco tempo (esordio In A bianconero, comunque), la Pistoiese e l'Ambrosiana (nella squadra milanese ridiventata Inter Ferrerò visse anche una parentesi come allenatore nel '56, con Frossl direttore tecnico). Luigi Ferrerò ebbe un fratello, Mario, famoso nella vita artistica della città: proprio quel Mario Ferrerò, scomparso Gualche anno fa, che per ecennl animò 11 più genuino avanspettacolo piemontese, lanciando, proprio come Luigi con i calciatori, soubrettes e comici.
Persone citate: Bernardini, Ellena, Giacinto Ellena, Luigi Ferrerò, Mario Ferrerò, Novo, Osvaldo Ferrini
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