La Costa Azzurra di Picasso giro degli alberghi e degli atelier di Alberto Gedda

La Costa giro degli La Costa giro degli Azzurra di Picasso alberghi e degli atelier . V . -■:.'. tlt - I; ' Ls' m I; ' L mito di Pablo Picasso sulla Costa Azzurra non ' morirà più: alla sua figura e alla sua opera sono stati innalzati in questa regione più di un monumento ufficiale, in particolare con i musei nazionali di Antibcs e Vallauris. Ma la memoria dello spagnolo, che è stato il più famoso artista del secolo, segue un itinerario che corre dietro anche ai suoi ricordi mondani, ai tumulti sentimentali, alle numerose residenze durature e occasionali. Una traccia che si può ripercorrere. Sulla Costa Picasso arriva in età di pensione, a 65 anni, stabilendosi a GolfoJuan: lontano dal mercanti d'arte parigini, dal critici, galleristi, collezionisti c dalla «corte della capitale» Picasso lavora intensamente e sceglie di abbandonare il suo studio di Parigi ai «Grands-Augusllns» per lavorare In un grande atelier naturale che spazia fra Antibes e Mougins, Vallauris e Vauvenargucs. La «scoperta» della Costa Azzurra Picasso l'aveva fatta nel. 1919 j in una vacanza a Saint Raphael con Olga Khoklova: vi ritornò saltuariamente sino al 1927, stabilendosi per qualche tempo a Monte Carlo sempre con la Khoklova come compagna. Nel 1936 è a Juan-lesPins con Marie Thérèse Walter e la loro figlia Maia: l'anno dopo è a Mougln, con Dora Maar, ospite del poeta Paul Eluard e della moglie Nush. L'anno dopo è ospite di Matisse a Nizza e, nel luglio del 1939, trascorre una vacanza ncll' alloggio di Man Hay ad Antibcs. , Nel 1946 si trasferisce definitivamente fra GolfoJuan e Antibes con la moglie Francoise Gilot e il loro figlio Claude. Qui fu (Ospite; di Romuald Dor de ila Souchèro che, per cinquantanni, è stalo 11 direttore del musco ci' arte ambientato nel medievale castello dpi Grimaldi: un solido maniero che si affaccia sul mare e controlla lo specchio: d'acqua da Cannes sino a Nizza e Ventlmiglia. Qui, dal 1946, Picasso lavora realizzando 23 pitture, molle delle quali di grandi dimensioni, 77 ceramiche, 33 disegni, 11 oli su carta, 2 sculture, 27 litografie e un, grande arazzo. Poi dona tutto al musco: nella collezione ci sono anello «I pescatori di Antibcs» (Los pècheurs d'Antibes), che la critica indica come 1' opera più importante dello spagnolo dopo «Guernica», ripresa da Renato Gultuso per il suo «Hommagc à Picasso» in occasione di una mostra internazionale del 1983. In questo periodo Picasso soggiorna a Golfc-Juan ncll' «Hotel - bar - restaurant de la Mer» di Marcel Giudice che cosi ricorda il primo incontro con l'artista spagnolo: «Una sera davanti al mio locale si fermò una vecchia e austera auto "Hlspano". Il pittore cercava una camera, ma ero al completo. Cosi decise di fermarsi per la cena ma, all'una del mattino, era ancora a tavola...». Nell'hotel si incontrano cosi in quel periodo Matisse, André Masson, Paul Eluard, Luis Aragon, Jacques Prévert, Jean Coclcau. Dal 1954 al 1959 Picasso si stabilisce a «La Californtc», una casa-studio nel dintorni di Cannes dove vive con Jacquellne Roquc alla quale dedica due famosi ritratti: «Lady Z» e .Jacquellne con sciarpa nera». Intanto Vallauris diventa celebre per la scella di Picasso di cuocere qui le sue ceramiche mentre, nel cortile di una scuola, realizza un grande murale per 1' Unesco. Dice Cocleau: «Insomma, ora Vallauris è il paese dove i forni fanno capolavori !». Nella collina di Cannes (a pochi chilometri appunto da Vallauris che oramai è «inglobala» nella città dei festival cinematografici) Picasso vive con la Roque circondato' dai suol cani Lump, Jan e Kabul, dal figli Claude e Paloma (avuti da Franotse Gilot) e Paulo. Nel 1959, innamorato dei paesaggi di Cézanne, si tra¬ sferisce In un augusto castello nei pressi di Aix-enProvence, a Vauvenargues, ai piedi della montagna di S.le Vlctolre che usa come sfondo per un'enorme tela con figura di donna che ora si trova all'Art Institute di Chicago. Affresca anche le pareti del castello, ma qui la coppia si sente troppo isolata e sola e torna nei dintorni di Cannes, a Mougins, un villaggio della campagna di Grasse. Il trasloco avviene nel 1960: Picasso crea la sua «grotta delle sculture» nella villa di Notre Dame de Vie che fu già della famiglia inglese Gulness. Una splendida villa di 35 stanze, pagata circa 2 milioni di franchi d'allora. Qui, nella notte fra il 7 e l'8 aprile del 1973, Picasso muore a 92 anni. Si racconta che poco prima di spirare abbia detto a Jacquellne: «Domani non avrò abbastanza tele La tomba di Pablo Rulz Picasso si trova nel parco del castello di Vauvenargues, ai piedi del grande scalone d'ingresso. La visita al Castello è vietata: lo si può comunque raggiungere da Aix prendendo la strada che porta a Sainte Vlctorle. Anche Notre Dame de Vie, a Mougins, non è visitabile se non In qualche particolare occasione: Immersa in una collina di viti, la cittadina merita comunque una gita. La domenica mattina si può visitare la seicentesca cappella dei Penitenti Bianchi con la sua collezione di ex voto. Chiusa al visitatori anche la villa «La Canforate», in avenue Coste belle, nella collina di Cannes. Aperti al pubblico, é decisamente da visitare con grande attenzione sono invece i musei di Vallauris e di Antibes dedicati a Pablo Picasso: distano, l'uno dall' altro, una ventina di chilometri. Ad Antibes il museo è aperto tutti i giorni, salvo 11 martedì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Stesso orarlo anche per Vallauris, chiuso 11 sabato. I biglietti d'ingresso costano 3000 lire. Alberto Gedda