Morellino di Scansano rosso per molti piatti

Morellino di Scansano rosso per molti piatti Morellino di Scansano rosso per molti piatti LA Maremma toscana, quella dei butteri e del fagioli all'uccellina, regala agli appassionati di vino uno dei doc più . «giusti» nel panorama dell' enologia italiana: il Morellino di Scansano, nato dalle uve di Sangiovese (all'80 per cento) e di Canaiolo, CUiegiolo, Malvasia Nera e Alicante coltivate sulle colline a Sud di Grosseto. La zona di produzione, oltre a Scansano, comprende i comuni di Magnano, Mandano, Campagnatico, Roccalbegna. Ti nome del vino deriva dall'uva di Sangiovese che in Maremma chiamano appunto «morellino» per richiamare il colore rosso carico del grappoli. Bisognerebbe andare a Scansano per conoscere questo vino stagione per stagione. Pungente e fruttato da giovane, con gli anni si ammorbidisce e diventa perfino austero nella pienezza dell'invecchiamento (almeno due anni, di cui uno in botte). Anche gli abbinamenti gastronomici naturalmente mutano con l'età. Giovane, si accoppia bene con carni bianche e cacciagione di penna (fagiani, quaglie, starne), mentre la «riserva» è ideale con arrosti, carni rosse, umidi e selvaggina di pelo (soprattutto cinghiali). A Firenze, nelle trattorie intorno a Santa Croce, questo vino è servito anche a fine pasto per ammorbidire 1 •cantucci», tipici doli ci secchi con le mandorle. Alla cantina sociale del Morellino di Scansano (tel. 0564 - 507288), dove si produce la maggior parte del doc, raccomandano di tenere la bottiglia sempre orizzontale (per mantenere il sughero umido e morbido) e di stapparla almeno un'ora prima servendo a temperatura di 18-20 gradi. s. mir.

Persone citate: Alicante

Luoghi citati: Campagnatico, Firenze, Grosseto, Magnano, Roccalbegna, Scansano