Come fecero nel Cinquecento a disegnare l'Antartide?

'scienze; 'scienze; Come fecero nel Cinquecento a disegnare l'Antartide? sTllttCh Sensori tattili per robot PER anni, alcuni studiosi ricchi di fantasia hanno immaginato, sulla base di mappe del XVI secolo, che l'Antartide fosse stata scoperta e disegnata su mappe da un'antica civiltà, forse proveniente da un altro pianeta. Quest'ultima affermazione è stata considerata assurda dalla maggior parte del geografi e degli storici. Tuttavia un confronto attento fra le informazioni che appaiono sulla mappa e quello che oggi si sa di quel continente ha convinto un geologo di primo plano, John W. Weihaupt dell' Università del Colorado,, che i contorni dell'Antartide potrebbero realmente essere stati noti assai prima che Colombo raggiungesse l'America. Generalmente accettato è Invece che l'Antartide fu avvistata la prima volta nel 1820 da cacciatori di foche americani e da esploratori britannici. L'idea che l'Antartide potrebbe essere stata scoper-. Un sensore per robot che consente di riconoscere al tatto gli oggetti da una mano meccanica e i materiali di cui sono fatti è stato messo a punto da due Ingegneri americani, Oale Nevlll e Robert Patterson, dell'Università della Florida. «In futuro il sensore potrà essere utilizzato per dare 11 tatto alle protesi artificiali — ha detto Nevlll —. Una sua applicazione più Immediata sarà quella di permettere al robot di Ispezionare, identificare e montare pezzi in una catena di montaggio leggendo al tatto etichette In rilievo». I due scienziati hanno studiato le vibrazioni che questi provocano nel toccare gli oggetti. Allo stesso modo 11 «polpastrello artificiale- trasmette la vibrazione provocata dal contatto da un computer — che l'analizza e la classifica per poterla riconoscere quando si verificherà di nuovo. I rilievi del polpastrello del robot sono di silicio e rivestono un cuscinetto di cinque centimetri di diametro. delle coste opposte dell' America. Quelle coste però continuavano Ininterrotte intorno all'estremità sud dell'Atlantico, dove c'è la cosiddetta Terra della Regina Maud. Mallery prese dò come prova evidente che 11 continente in fondo al mondo era già ben conosciuto. I cartografi americani avevano visto la mappa fin dal 1932, ma avevano prestato poca attenzione alla sua possibile connessione con l'Antartide. Le argomentazioni di Mallery furono riprese dal professor Charles 51. Hapgood, uno storico del Keene Teachers College nel New Hampshire, il quale ha pubblicato un libro controverso nel quale sostieneche le accumulazioni di ghiaccio polare che partono dal centro qualche volta hanno causato cambiamenti dell'inclinazione dell' asse terrestre, graduali ma radicali. La sua analisi della map- pa di Plrl Re'is è stata pubblicata nel 1966 con il titolo sero conosciuti ai primi cartografi, la fonte delle loro informazioni resta misteriosa. Anche il semplice disegno di un continente' cosi vasto richiederebbe una conoscenza della navigazione e della geometria presumibilmente superiore alle possibilità dei primi naviganti. •: La riflessione sulla scoperta preistorica dell'Antartide incominciò nel 1956, quando una mappa dell' Oceano Atlantico presumi-. burnente disegnata nel 1513 dall'ammiraglio turco Plrl Re'ls fu mostrata da un cartografo della Marina americana ad Arllngton H. Mallery, un ingegnere noto per la sua tesi secondo cui 1 Vichinghi avrebbero raggiunto le coste dell'America cinque secoli prima di Colombo. La mappa sembrava contenere informazioni tratte dal viaggi di Colombo: mostrava la curva ovest dell' Africa con precisione considerevole e ciò che sembrava il semplice contorno ta molti secoli prima è sostenuta da Weihaupt in EOS, rivista ufficiale dell' Unione geoflslca americana. A partire dall'Anno geofisico internazionale 1957- 58, lo scienziato ha condotto ricerche in un certo numero di stazioni antartiche. Sulla base dei risultati ha ipotizzato di recente che 1 naviganti dell' I età del bronzo, facendo 1 loro commerci fra le coste est e ovest del Medlterra| neo. potrebbero essersi avi venturatt molto più lonta' no di quanto non si fosse pensato prima. Fra i 2600 e 1 9000 anni fa — ha detto lo scienziato in una recente Intervista — 11 mondo era più caldo che In qualunque altro periodo 'nell'ultimo milione di anni, a parte quello fra le ultime due ere glaciali. Presuml, burnente quindi la superficie ghiacciata polare era ridotta, rendendo le alte latitudini allettanti da espio-, rare. Dando per scontato che 1 contorni dell'Antartide fos¬ L'illustra/ione merle a confronto una moderna carta del Polo S «Mappa degli antichi re del mare - Prova di una civiltà superiore nell'era glaciale». Oltre a questa, cita altre mappe antiche sulle quali Weihaupt basa ora le sue argomentazioni: la mappa mondiale del 1531 detta Orontius Finaeus, quella di Oerhardus Mercator del 1538 e quella delle Americhe disegnata da Ptolomaeus nel 1540. Secondo 11 professor Hapgood, la mappa Orontius Finaeus mostrava le coste dell'Antartide come apparirebbero se il continente non fosse coperto di ghiacci, come fra le due ere glaciali. L'ipotesi che l'Antartide sia stata disegnata da una civiltà poi scomparsa si è guadagnata poche adesioni fra gli storici e 1 geografi. Due anni dopo la pubblicazione del libro di Hapgood, però, Erlch von Danlken, un portiere d'albergo diventato scrittore, ha ipotizzato nel suo libro «I cocchi degli dei» che le mappe derivino da fotografie aeree scattate da visitatori extraterrestri, Weihaupt ha detto che non ha tenuto in gran conto la mappa di Plrl Re'is perché di dubbia autenticità. E' giunto però alla conclusione che la Orontius Finaeus e la Mercator, grazie alla loro somiglianza

Persone citate: Hapgood, John W., Robert Patterson