Per chi guida è meglio l'ansia che il sedativo

^; scienze; ^; scienze; Per chi guida è meglio l'ansia che il sedativo QUANDO alla fine dell'anno si faranno i conti, verificheremo purtroppo altre 9000 vittime di incidenti stradali. Dal 1974 al 1984 le statistiche italiane si avvicineranno al 100 mila morti. Esiste un consenso di opinioni circa la causa più comune degli Incidenti stradali: il fattore umano costituito dalla triade VIA (velocita, indisciplina, alcol). Alla triade pericolosa si è recentemente aggiunto il «fattore farmaci» che comprende l'uso di sedativi, tranquillanti, antidepressivi e sonniferi. Recenti studi dimostrano che dal 20 al 30 per cento del guidatori sia in Europa sia nel Nord America usano regolarmente farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale. Le statistiche, per quanto imperfette in mancanza di precise leggi e norme per la polizia, indicano che questo tipo di guidatore costituisce il pericolo pubblico numero due della strada (il più pericoloso rimane chi fa uso di bevande alcoliche) con una frequenza di incidenti da 5 a 10 volte maggiore. Tra i farmaci più usati dal guidatori di auto sono t tranquillanti di tipo ansiolitico come le benzodlazepine (Llbrlum, Valium e molti altri in commercio). Facendo uso di test e simulatori di guida si è potuto constatare in laboratorio che questi composti agiscono diminuendo la velocità di molti riflessi necessari alla guida e Influenzano la facoltà di valutare il pericolo. , Nel guidatori che operano sotto l'influsso di tali medicamenti, e spesso si tratta di sostanze che agiscono anche a lungo (24-48 ore) dopo l'ingestione di una singola dose, si ha una diminuita capacità di reazione a situazioni che richiedono una rapida decisione. Altri studi eseguiti mediante osservatori indipendenti che esaminavano «dalla strada» la qualità della guida dimostrano 1' inefficienza di chi è sotto 1' azione di farmaci ad azione centrale. Uno del più recenti studi è stato realizzato in collaborazione tra un gruppo di ricercatori del Centro Ri- Una nuova colla per lenti Ricercatori sovietici hanno elaborato un nuovo metodo per unire le lenti degli apparecchi ottici in complessi sistemi. Sulla superficie di contatto viene applicata una sottilissima pellicola di biossido di silicio e quindi l'articolo viene esposto al raggi infrarossi. Lo strato di colla che si forma «salda» letteralmente i pezzi in un monolite. I pezzi di vetro incollati in questo modo sopportano forti deformazioni e temperature sino a 500 gradi, i pezzi di quarzo fino a 1000 gradi. uria singola dose, oppure un placebo neutro del medesimo colore con il sapore del dlazepam, oppure nessuna sostanza o Infine eseguendo un semplice controllo di guida al mattino presto. La guida era eseguita generalmente di notte tra le 20 e le 22 e veniva iniziata un'ora dopo la somministrazione del test, mutando però l'ordine per ogni soggetto. Il percorso su un'autostrada a due doppie cor¬ cerche sul traffico di Gronlngen in Olanda e l'Istituto per gli studi sulla percezione, della Facoltà di scienze di Soesterberg nello stesso Paese. Si è cercato di chiarire il rapporto tra gli effetti del dlazepam (Valium) e l'abilità alla guida, studiando in particolare l'effetto delle piccole e medie dosi sulle qualità fondamentali richieste a un guidatore per percorrere correttamente un tratto continuo di strada della durata di un'ora. In condizioni normali di traffico. Si è ragionato che se questi avesse dimostrato delle deficienze In tali condizioni avrebbe probabilmente avuto una prestazione an¬ si constatò cosi che la velocità media non variava significativamente tra 1 vari guidatori e nei vari test mentre si notava che nel gruppo sotto l'influenza di una singola pastiglia di dlazepam era palese una notevole difficoltà a mantenere la posizione centrale della pista. In alcuni casi, il guidatore si avvicinava pericolosamente alla linea di divisione tra le due corsie e talvolta la sorpassava portandosi nella parte Interventi per il labbro leporino Labbro leporino e palatoschisl (fessura del palato) trovano oggi un nuovo metodo chirurgico rlparativo -che agisce in uno spazio di tempo cosi breve da consentire sia la crescita regolare del bambino che la sua fonetica «perfetta». Lo si deve al professor René Malek, di Parigi, 11 quale ha spiegato la sua tecnica nel corso di una conferenza tenuta presso la Fondazione Carlo Erba di Milano. La lablopalatoschisl è una malformazione molto frequente perché colpisce il 2 per mille di tutti i nati: essa può essere operata con successo, tuttavia i tempi e i modi sono oggetto di intensa discussione, da sempre, perché non si tratta di fare un solo intervento ma molte operazioni in tempi successivi. Il trattamento tradizionale consiste nel procedere prima alla chiusura del labbro (cheiloplastica); un anno dopo si chiude il palato molle (véloplastica o stafiloplostica); poi dopo vari anni si chiude 11 palato duro, facendo la cosiddetta uranoplastica. Malek, che dispone oggi della casistica mondiale più ampia, ha rivoluzionato la tecnica procedendo a tutti e tre gli interventi nel primo anno di vita (anziché a 4-5 anni) e ne ha soprattutto cambiato la cronologia, facendo prima la veloplastica (o stafiloplastlca), poi la cheltoplastica, infine la uranoplastica. sinistra a una distanza di circa 30 centimetri dalla linea di demarcazione. Le condizioni di guida e di strada dell'esperimento e la dose sommmlnlstrata corrispondono a quelle di un viaggio normale relativamente corto in un soggetto che abbia ingerito una dose media di dlazepam. La corrispondente concentrazione sanguigna del farmaco misurata eia analoga a quella che si può riscontrare in un soggetto di peso medio mantenuto a un dosaggio di 3 compresse di dlazepam di 5 milligrammi 3 volte al giorno. Anche se pare prematuro concludere solamente da questo test che il dlazepam o altri tranquillanti possano rendere tutti i guidatori, e particolarmente coloro che ne fanno uso regolare, meno adatti alla guida o addirittura pericolosi, è però plausibile dedurre che soggetti, ; con abilita .. ed esperienza di guida inferiore a questi ! istruttori potrebbero reagire in modo sle era generalmente rappresentato da un tratto diritto e plano o con leggere curve. Le condizioni del terreno erano buone e cosi la visibilità Veniva raccomandanto al guidatore di mantenere il limite prescritto di velocità, che sulle autostrade olandesi è di 100 km/ora. In alcuni casi veniva tollerata una velocità tra 1100 e i 120 km/ora. La velocità veniva registrata continuamente c il mantenimento della posizione corretta della macchina al centro della pista veniva costantemente controllato da uno speciale apparecchio montato nel retro del veicolo. Tutte le informazioni ottenute durante la guida (velocità, tempi, reazioni, posizione della macchina) erano registrate, su,nastro in modo tale da poter essere analizzate alla fino dell'esperimento. che peggiore in condizioni più difficili e di maggiore impegno. I soggetti dello studio, pubblicato sulla rivista Science, erano tutti istruttori di guida della polizia olandese con molti anni di pratica e di età tra i 24 e 1 34 anni che conoscevano perfettamente il percorso da eseguire avendolo usato spesso in servizio. Tutti vennero informati sugli scopi e le modalità dello studio ma non sul tipo di sostanza che veniva loro somministrata. La prova veniva eseguita durante giornate di lavoro controllando che i soggetti avessero dormito normalmente e che fossero digiuni da quattro ore. Il test consisteva In un' ora di guida secondo uno schema che comprendeva ..cinque diverse prove a circa 1-3 settimane di distanza, somministrando o 5 o 10 milligrammi di dlazepam in

Persone citate: René Malek

Luoghi citati: Europa, Milano, Nord America, Olanda, Parigi