Te lo do io l'italiano

Te lo do io l'italiano Te lo do io l'italiano DUBBI sul come liberarsi dai noccioli di ciliegia quando si mangia ad una tavola elegante e dubbi sull'esatta grafia di qual è hanno un fondo comune. Lo stesso desiderio di avere regole sicure per non fare brutta figura spinge a cercare e leggere da grandi quelle regole che da ragazzi si rifuggivano. Cosi appena ieri si constatava 11 grande favore incontrato dal galateo riscritto in chiave moderna ed oggi si assiste con un certo stupore al successo di una normalissima, tradizionalissima grammatica prescrittiva della lingua italiana. Impariamo l'italiano di Marchi è proprio una grammatica con 1 suol divieti sacrosanti (qualunque non può essere seguito da che e perciò la frase Qualunque cosa che Mario dica, non gli credo, benché corretta nell'uso del congiuntivo dica, ha un che di troppo), le regole quotidianamente contraddette dall'uso (bisogna dire Ho mangiato una mela e mezzo, Maria era mezzo vestita, perché mezzo in questi casi è un avverbio e là forma aggettivale mezza è dell'uso popolare) e i consigli più o meno azzeccati (è sconslgliabile dire Non