Tra una tempesta e l'altra c'è un vertice di Luca Giurato

Tra una tempesta e l'altra c'è un vertice Tra una tempesta e l'altra c'è un vertice Bellavista parla del «suo» Maradona ROMA — De Mita ha lanciato un appello ad alleati ed avversari per elevare il tono del dibattito politico, mai sccso cosi in basso, mai cosi centrato su penose questioni di bottega. De Mita è un uomo difficile, che sembra avere una vocazione quasi irresistibile per le scelte controcorrente, a volte decisamente impopolari. Appena la de, non senza contrasti, lo elesse per la prima volta segretario, si buttò a capofitto in una campagna elettorale decisiva predicando un «vangelo» assai poco gradito ad amici di partito e elettori tradizionali: il rigore economi¬ co. Era una predica giusta ma le cose gli andarono male. Uomo deciso e leader tenace, De-Mita incassò il colpo e, in attesa di una nuova consultazione elettorale, prese il bastone del pellegrino e cominciò a battere in lungo e in largo l'Italia per far capire ad amici c carissimi nemici de un altro «vangelo» assai ostico: quello basato sulla, questione morale. Una sua scelta coraggiosa (una donna dalle mani pulite sindaco di Palermo) durò un mese o poco più. Un'altra quasi disperata (Enzo Scotti proconsole a Napoli) ha fatto la fine che tutti sanno. E gli esempi, tanto Ti numerosi quanto sfortunati, potrebbero continuare. L'inverno scorso, arrivò la conferma alla guida della de c, di I) a poco, una nuova campagna elettorale; anzi, due: per le europee e per la Sardegna. De Mita decise che era opportuno puntare sui problemi del vecchio continente e su un patto prcclcttoralc tra i parlili che governavano (e tutt'ora governano, tra sempre nuove diatribe) questo nostro Paese. Per |c europee, è inutile in questa sede riaprire vecchie ferite. Ci limitiamo a ricordare che il successivo verdetto sardo ridette alla de quel primato elettorale che il pei le aveva strappato solo una settimana prima. Fu un verdetto che permise a De Mita di non gettare la spugna e riprendere, con maggior vigore, le sue «predicazióni» sul rigore e sulla moralità pubblica. Il suo ultimo appello sull'tiindispcnsabilità di un dialogo da un tono più elevalo» 6 giunto proprio il giorno in cui il presidente del Consiglio, stufo dei continui litigi tra i suoi partner, si è deciso, sia pure a malincuore, >'a convocare un «vertice». In teoria, queste riunioni tra alleati dovrebbero servire ad appianare contrasti e a risolvere i problemi. . In pratica, l'andazzo reale c diverso: ci si vede, ognuno dice la sua, si consuma un pranzo frugale e, alla fine, si stila un documento comune che, all'uscita, viene subito smentito da dichiarazioni con cui ognuno bada a tirar l'acqua al proprio mulino. Ne sa qualcosa soprattutto De Mila: all'ultimo «vertice» (luglio, villa Madama) aveva strappato la promessa che non ci sarebbero state più giunte locali contro la de «ovunque possibile». La promessa fu subito smentita prima per la Sarde¬ gna, poi a Matera. A nulla vai scro le legittime prótcslc. «Che ci vuoi fare, i socialisti sardi sono autonomi e non ascoltano nessuno», gli disse Craxi Ira una citazione di un film di liunucl e un invito alla rasse gnazionc. E' storia di ieri. De Mita avrebbe potuto aprire la crisi ma non lo fece. Craxi lo sa c gliene è stalo grato. L'altro giorno al Senato, durante il dibattito sul caso Cirillo, con il pei all'attacco contro la de, il presidente ha difeso la de da Luca Giurato (Segue a pag. 2 - 8" col.) una certezza almeno: Maradona lo abbiamo noi e non gli altri». Ma questo Maradona, ragionandoci su un momentino, rappresenta uno scandalo o una rivincita? •Un affarone, direi. E' costato 13 miliardi, ne ha fatti Incassare 18-20 In biglietti e abbonamenti. In luglio II Napoli non aveva nemmeno la carta delle cambiali per tirare fuori 113 miliardi; oggi al tanno programmi per II futuro Piero Perona (Segue a pag. 2-8' col.) Alla domenica Luciano Da Crescerne, meno «aggio e più partigiano del suo filosofo Bellavista, attua II blackout delle Informazioni. Fino alle 19 la radio tace • la tv occhieggia: finalmente alle 19 danno la partita e c'è comunque la possibilità che vada In onda II Napoli. De Crescenzo vive e Roma e dovrebbe aspettare eel mesi per vedere-gli azzurri: «Se poi mi decidessi ad andare allo stadio, qualcuno mi riconoscerebbe, felice di prendermi per. I fondelli. Preferisco «offrire da solo, con

Luoghi citati: Italia, Matera, Napoli, Palermo, Roma, Sardegna