La prima volta del Cagliari

I sardi superano il Bari, Genoa e Bologna soffrono ma vincono, il Pisa ora guida la classifica I sardi superano il Bari, Genoa e Bologna soffrono ma vincono, il Pisa ora guida la classifica La prima volta del Cagliari Peters, salvatore del Genoa Bologna strapazza anche la Triestina di GIORGIO BIDONE GENOVA — Jan Peters da' Rotterdam, trentenne centrocampista olandese, ha salvato 11 Genoa da una magra figura contro la modesta Sambenedettese. Dall'alto della sua classe, infatti, Peters ha dato finalmente un minimo di consistenza e di accettabilità al gioco dei rossoblu e, soprattutto, con due «invenzioni», la seconda delle quali quando sembrava che il Genoa non riuscisse più a farcela, ha dato una vittoria importante ai compagni e alla società. Davvero prezioso, questo successo, almeno sotto 11 profilo psicologico, perché serve per allontanare un po' (ma fino a quando?) una contestazione popolare che anche ieri si è espressa in un numero limitato di spettatori (appena 7597 i paganti) la cui pazienza sta andando oltre ogni limite. E' vero che Burgnlch si è trovato, per motivi contingenti, a dover schierare una formazione priva di Onofrl e Canuti (Infortunati) e di Fiorini (squalificato), ma è altrettanto vero che alcuni dei giocatori mandati in campo hanno espresso una prestazione insufficiente. Due di essi, poi, Testoni e Auteri (ma molto di piti U centravanti, il peggiore in assoluto) sono apparsi autentiche controfigure. Uscito Auterl, l'ingresso di Bonetti ha dato al Genoa quel pizzico di vitalità e di or¬ Si deve alla grinta e alla capacità dell'olandese se la squadra ha superato la dalla fine ha siglato la vittoria, dopo che i rossoblu si erano fatti ingenuamen Cosi, contro questa Sambenedettese che si difendeva soltanto e che affidava al vivacissimo e bravo Borgonovo (sul quale Testoni era costretto, per bloccarlo, a compiere una interminabile sequela di falli) le uniche puntate in avanti, il Genoa, pur essendo nel complesso superiore sul plano del gioco, grazie a Peters, riusciva a passare soltanto su calcio piazzato. Un fallo sull'olandese a circa 20 metri dalla porta veniva punito dall'arbitro, Mileti toccava per Benedetti che di sinistro infilava di precisione. Cinque minuti dopo il raddoppio: Peters, sempre lui, partiva da tre quarti di cam- goglio necessari per riagguantare il vantaggio, ancorché grazie alla seconda prodezza dell'olandese. Si è visto subito, fin dalle prime battute, che Peters, se in condizione come era ieri, può dare un grosso contributo a risollevare le sorti dei rossoblu. L'olandese è un fuoriclasse, in serie B non ci sono elementi validi e dinamici quanto lui. Peters ha subito preso in mano le redini del gioco, ben coadiuvato da un Benedetti pugnace e lucido e da un discreto Bergama- : schi, mentre Mileti, nell'inusitato ruolo di libero mostra-, va di non fare rimpiangere troppo Onofri. Altalena di emozioni no il pareggio su ri Sambenedettese: a 4' ente rimontare due gol po, un po' spostato sulla destra, superava due o tre avversari di stile e di forza e, una volta in area, segnava con un diagonale rasoterra Sembrava fatta, vista anche la modestia della Sambenedettese, e veniva da pensare che cosa avrebbe potuto fare il Genoa se avesse potuto disporre di Fiorini anziché dell'insipiente Auterl. Invece, nella ripresa, Liguorl azzeccava le sostituzioni giuste, e Borgonovo, con una «spalla» intraprendente come Blrlgozzi, appariva sempre più scatenato, forse anche perché 11 Genoa si sentiva sicuro del vantaggio e allenta-, va un po' il ritmo. Cosi Birlgozzl, al 71', era bravo a battere a rete su suggerimento di D'Angelo a conclusione di un batti e ribatti al limite dell'area, e all'80' lo stesso Blrigozzi si destreggiava bene nel confronti di Faccenda, che superava su lancio di Borgonovo, e faceva secco Cervone per la seconda volta. Dalla «nord» piovevano insulti e fischi, il patatrac sembrava Irrimediabile, ma Peters aveva ancora un guizzo del suol, a quattro minuti dalla fine: si lanciava in un corridoio apertosi sulla destra, Mauti allungava la palla che un difensore ospite sbucciava un po', e l'olandese, di sinistro, metteva in rete precedendo l'uscita di Di Leo. Per Peters era il trionfo, ma i problemi restano, almeno fino a quando Burgnich non potrà disporre di tutti i titolari. di ENZO MASI ; BOLOGNA — Al termine di una partita assai bella sul piano agonistico e piena di emozioni, il Bologna avvalora il successo, giunto attraverso un'altalena di situazioni e di punteggi piuttosto inconsueti per lo stadio Comunale. In vantaggio dopo venti minuti con un limpido gol di Marocchl (su corner corto di Zerpelloni e cross teso di Greco), i rossoblu si fanno prendere dalla paura, arretrano il filtro (non troppo consistente, a dire il vero), si fanno raggiungere al 33' da una rete abbastanza fortunosa di De Giorgis (punizione rimpallata sulla barriera e 'svirgolata' di Lo Gozzo), e superare, al 42', da una 'bomba» rasoterra di Francesco Romano, da venticinque metri, con Zinetti in leggero ritardo, ma anche beffato da un rimbalzo del pallone che lo scavalca in tuffo. Il Bologna si rimette in pari con la buona sorte a mezz'ora dalla fine, con un bolide di Greco su rigore: un rigore concesso da d'Elia con il libretto del regolamento in mano (Marocchino, trattenuto da Bagnato in area, ma ormai in un'azione ininfluente) e sette minuti dopo riagguanta il vantaggio con una rete magistralmente preparata da Marocchino (fuga sino a fondocampo, stop, dribbling, al Comunale - I felsgore e sette minu cross a rientrare) e spettacolarmente realizzata da Frutti, con una girata al volo. La Triestina, che gioca un calcio divertente, veloce, frizzante, tecnicamente superiore, è sbigottita dallo svantaggio, si avvilisce, s'innervosisce anziché riprendere in mano, come saprebbe, la manovra. sinei, uti più Non contano gli innesti di D' Ottavio e Gambcrini (ossia una punta e una mezzapunta, al posto di Chiarema e di Bagnato, quest'ultimo però esce in quanto i tacchetti di Marocchino gli hanno aperto una ferita nel cuoio capelluto, ferita che necessita di tre punti di sutura). in vantaggio, veng tardi segnano il ono raggiunti e super gol della vittoria - La squadra alabardata rischia addirittura di trasformare la sconfitta in disfatta: Marocchino dribbla anche se stesso anziché porgere a Frutti; lo stesso Frutti tentenna, nel finale, nel momento decisivo. Il gioco si fa duro, verso la conclusione, ma l'arbitro D'Elia lo tiene in pugno da ati; poi agguanta Applausi a Pace par suo, espellendo, a tre minuti dal termine. Broglia (e allungando di quasi altrettanto l'incontro). I giuliani tornavano al Comunale dopo ventisei anni, e come leader. E' toccata loro la stessa sorte subita quindici giorni fa da un'altra capolista, il Bari: tre incontri interni con tre capiclassifica, e soltanto il Pisa ha portato a casa un punto. Ma con una squadra che, pur senza un razionale modulo di gioco e assai meno ordinata delle forti avversarie (in particoiare quella alabardata) rende in questo modo, perché la società si comporta cosi balordamente, creando tanta confusione? Pace, cordialmente applaudito come ex rossoblu (sei stagioni con tante simpatie) ha esordito bene. Ha dato fiducia a Marocchino (che si è impegnato, ma soprattutto ha tenuto in soggezione la difesa ospite), e nella ripresa ha sostituito il grezzo e acerbo Zerpelloni con l'esperto, anche se ancora insicuro, Piangerelli, nel momento in cui i (indiani sembravano straripare. Dal Fra, Romano, De Falco e De Giorgis i migliori dei triestini. Da elogiare in blocco i rossoblu per l'impegno agonistico, e anche per la freddezza (con quel che era capitato in settimana!). In particolare Gazzaneo, Frutti, Marocchl e la difesa.

Luoghi citati: Bologna, Frutti, Genova