Reagan contro Mondale, è quasi come sul ring di Ennio Caretto

Reagan contro Mondale, è quasi come sul ring Reagan contro Mondale, è quasi come sul ring Spettacolo Aspre accuse (Segue dalla l'pagina) quarto di secolo che la Tv condiziona la corsa alla Casa Bianca. Ma, naturalmente, non- è una questione che riguardi solo, o principalmente, la tv. Si chiamava «High Noon>> (in Italia «Mezzogiorno di fuoco») quel famoso film nel quale una storia complessa di rivalità e di supremazie si scioglieva alla fine nel duello diretto e solitario tra i due protagonisti. Del resto l'intera leggenda del West prevedeva questi sbocchi risolutivi, questi «momenti della verità». Ma è abbastanza strabiliante che una simile leggenda o tradizione si ritrovi al termine del processo elettorale di quella che è la più grande demo¬ crazia del mondo in termini quantitativi (a parte l'India, che però è un caso tanto diverso). Una democrazia che governa la società più complessa e avanzata finora prodotta dalla storia. Al termine del processo elettorale: cioè non come regolamento di conti tra potenti, ma come conclusione di una verifica periodica degli umori e delle intenzioni popolari, che comincia con le «primarie» nei vari Stati e si sviluppa con la «nomination» delle Convenzioni. Si dirà: è il sistema presidenziale, è la specificità della storia e del costume americano. D'accordo; ma è pur sempre oggetto di ammirazione (specie da parte di chi opera in sistemi farraginosi e in società confuse, in altri luoghi dell'Oc¬ cidente) questo «iter» della decisione popolare che parte da lontano, per poi arrivare all'occasione cruciale della «sfida in piazza» tra i due candidati al potere. La piazza, s'intende, è la tv, che si propone in tal modo come strumento, in certa misura, di democrazia diretta. Strumento tecnico che potrebbe essere, di per sé, inoperante o addirittura deviarne, se non ci fosse un sistema politico e costituzionale attrezzato a servirsene nel migliore dei modi. A parte il fatto, che pure va qui ricordato, che la tv americana è costantemente una «piazza», per gli affari pubblici, senza reticenze o discriminazioni; e insomma c'è una logica, e una lezione, complessiva, nelle elezioni in America. Aldo Rizzo (Segue dalla l'pagina) to dopo è venuto. 11 Libano, che è costato centinaia di vite al marines e al diplomatici statunitensi, a causa dell' Incapacità di Reagan, sostiene 11 candidato democratico. Infine, si presentavano 1 problemi del disarmò — Inclusa la smilitarizzazione dello spazio — e del rapporti tra le superpotenze, cpngelatl nel quattro anni della presidenza reaganiana, e su cui Mondale appare parzialmente vicino al leader sovietico Cernenko. Il carnet di Reagan era diametralmente orjpostq. Partiva dalla denuncia dell'ingenuità dell'avversarlo rr e di Carter — vis-à-vts all'Urss: il presidente si prefiggeya di ricordare che con essi ogni anno 11 Cremlino ha o fagocitato un Paese o rovesciato un governo. Rivendicava altresì alla propria amministrazione 11 merito di aver bloccato questo espansionismo e ristabilito l'equilibrio strategico con Mosca. Per ultimo, rivangava l'episodio più umiliante della storia americana recente, quello degli ostaggi dell'ambasciata di Teheran. L'appello finale di Reagan era per 'Un'America forte ed orgogliosa'. Per entrambi 1 candidati, la posta In gioco nel dibattito risultava altissima. Reagan doveva dimostrare che la sconfitta di Loulsville era solo un Incidente di percorso. Mondale che il suo successo rispondeva a una logica politica personale ben precisa. E' certo che l'esito del confronto influenzerà la cosiddetta massa fluttuante dell'eletto¬ rato, quella che decide all'ultimo minuto, calcolata fino a un massimo di quindici milioni di persone. La potenza del mass-media negli Stati Uniti, la televisione Innanzitutto, è assai superiore a quella che dimostrano in Europa. In condizioni di quasi incertezza, sono loro a determinare 11 responso ultimo delle urne. Reagan, per di più, ha un grosso handicap: è 11 leader della conservazione in un Paese dove la maggioranza del mass-media tradizionalmente si colloca a sinistra. Ieri, a Kansas City, era quello che aveva più da perdere. La situazione di Mondale appariva diversa: considerato battuto in partenza, ma ripresosi un po' per la propria capacità e un po' grazie agli eventi — l'attacco all' ambasciata Usa a Beirut, 11 manuale della Cla per i «contras» —, ieri egli aveva tutto da guadagnare. Occorreranno un palo di giorni, comunque, per stabilire se sarà proprio il match televisivo a decidere le elezioni. I sondaggi d'opinione, infatti, sono divisi. L'altro ieri, uno, quello del New York Times e della Cbs, ha affermato che dopo Loulsville 11 vantaggio di Reagan si è dimezzato, dal 26 al 13 per cento. Ma altri sei sondaggi hanno segnalato un calo molto minore nelle quotazioni del presidente, sia pure con oscillazioni estreme, Davanti all'auditorium municipale di Kansas City, prima del dibattito, si sono raccolti dimostranti di entrambi 1 partiti, come tifosi per mei tare due campioni. All'interno aspettavano già i giornalisti scelti per fare le domande, Dietro le quinte si celavano 1 collaboratori di Reagan e Mondale. „ . _ Ennio Caretto „ . _ Ennio Caretto