Riva da solo non batte Milano

La 3a giornata dà i primi punti al Simac, mentre la Berloni passa a Udine La 3a giornata dà i primi punti al Simac, mentre la Berloni passa a Udine Riva da solo non batte Milano Aspettando Morandotti, basta May 98) nonostante i 47 da 3) del cannoniere MILANO — 'Da quando sono in Italia non avevo mai visto una esibizione slmile di un tiratore. Devastante». Dan Peterson, allenatore del Simac, ha commentato cosi la prestazione di Antonello Riva, cannoniere del Jolly, autore di 47 punti con 10 tiri da tre realizzati su 16 tentativi (e un undicesimo tradotto in tre liberi). Eppure la «devastante» prova di Riva non è bastata per espugnare San Siro. Il Simac infatti ha conquistato i suol primi due punti in campionato (103-98), con un prodigioso recupero nei dieci minuti finali, dopo essersi trovato in rilardo anche di 11 lunghezze. Ha vinto quando la panchina ha trovato la mossa giusta, spostando D'Antoni su Riva (42 punti in 30'). «E' stato il mio assistente Casalini, con grande freddezza, a suggerirla» ha onestamente riconosciuto Peterson. Con D'Antoni, Riva si è trovato a disagio e il Jolly si è inceppato. Carlo Recalcati, coach di Càntù, ha qualcosa da recriminare su Un arbitraggio approssimativo, ma f attostà che svanito lo spettro delle «bombe R», il Simac ha fatto valere la sua maggior potenza sotto canestro: Meneghln si è risvegliato risultando determinante (9/14) e Walker ha segnato 1 canestri del successo, cosi come erano stati importanti i canestri di Barlviera nel primo tempo. Il Jolly, invece, ha pagato il rendimento altalenante di Anderson (2/9), la prova inlnfluente di Mayes (2/3) e qualche vuoto di Marzoratl. Il migliore, dopo Riva, è stato Innocentin (6/9). La partita è stata una altalena di emozioni: Simac avanti di 10 all'8', parità all'intervallo, Jolly in vantaggio di 11 al 30' (82-71), poi un parziale di 17-4. Dino Meneghin (Simac) si è risvegliato contro Canta di Giorgio Vibertl UDINE — La Berloni passa a Udine, pur soffrendo terribilmente fino alla fine. I friulani palesano qualche scompenso soprattutto nel reparto «lunghi», ma hanno fornito una prestazione di grande orgoglio, con il solito cecchino Dallpagic in evidenza. Guerrieri ha alternato molti uomini sul fromboliere jugoslavo, ma 11 solo Mandell! è riuscito ad arginarne la pericolosità, risultando cosi determinante. Oltre a Dallpagic, anche il vecchio Della Fiori (nella ripresa) e il regista Bettarlnl non hanno demeritato. Nell' affollato Palasport Camera, tuttavia, si parlava soprattutto di Swen Nater, l'anziano gigante ex-professiontsta che dovrebbe firmare con 1' Australian in settimana e sostituire cosi fin dal prossimo Incóntro di campionato 11 pur valido Gaddy. Fra i torinesi, assolutamente perfetto il May del primo tempo ma anche validissimo e forse persino più costante 1' altro coloured Mike Gibson, schierato per tutti i 40 minuti, affidabile sia in difesa che In fase offensiva e autore fra l'altro di 28 punti. Non gli è stato da meno il mlglioratissimo Della Valle, maturato non soltanto nei capelli^ «grigio Bottega», molto lucido e incisivo anche in difesa. Note viceversa meno liete ancora per Morandotti: nervoso, avulso dalla manovra, in parte anche preso di mira dagli arbitri, è uscito dal campo per cinque falli con all'attivo solo tre tentativi di tiro. Sicuramente si tratta di un episodio, ma c'è da credere che l'indigestione di basket che ha dovuto subire Ricky negli ultimi mesi non sia passata senza lasciare un fMàl della partita Vederi va un sostanziale equilibrio. icolore delle 500 con entrambe le formazioni a uomo e Morandotti sul temutissimo Dallpagic (10-9 per 1' Australian al 6'). La Berloni produceva subito il suo contropiede, soprattutto qpn Della Valle, subentrato dopo pochi minuti a Morandotti, ma Gaddy e Dalipagic mantenevano i friulani in partita (22-24 a metà tempo). Nikollc provava all'ir la zona 2-3, ma May non sbagliava letteralmente nulla, raggiungendo già al 14' un bottino personale di 21 punti (con 3/3 dai «3 punti»). Gibson da par suo emulava il compagno e la Bertoni andava cosi al riposo in chiaro vantaggio (57-50). La ripresa vedeva il gioco più nervoso e spezzettato. Cagllerls pennellava qualche assist del suol, ma Morandotti continuava a latitare, con quarto fallo su «tecnico» e quinto in attacco al 30'. L'Australian cosi si avvicinava fino a pareggiare al 33' (84-84) e poi a condurre (91-87 al 34', massimo vantaggio per i friulani), Per di più al 36' la Berloni perdeva Della Valle (quinto fallo), ma il suo sostituto Mandelli metteva a tacere Dalipagic e Torino vinceva sul filo di lana. PAGELLE E CIFRE — Per la Berloni (40/71 nel tiro): Cagllerls 6,5 (1/5), Della Valle 7,5 (10/15, 0/1 da 3 p), May 8,5 (8/17, 4/4 da 3 p), Vecchlato 6,5 (3/6), Gibson 8 (14/22), Carraria 6,5 (2/2), Mandelli 6,5 (0/1), Morandotti 5 (2/3). Per l'Australian (35/66): Turel 5, Lorenzon 6 (1/2), Della Fiori 7 (7/14), Cagnazzo 6,5 (1/3), Bettarlnl 7,5 (6/10, 0/1 da 3 p), Gaddy 6,5 (6/9), Milani 5,5 (1/2), Dallpagic 8,5 (13/26,1/6 da3p). I l Scott May ha fatto pendere la bilancia In favore della Berloni

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