Elezioni negli Stati Uniti: la televisione è più forte dei comizi

Elezioni negli Stati Uniti: la televisione è più forte dei comizi Elezioni negli Stati Uniti: la televisione è più forte dei comizi Che cosa può sign DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — Il sondaggio d'opinione più sorprendente è stato quello del Daily News a New York: secondo il quotidiano, la settimana scorsa il vantaggio di Reagan su Mondale è secso dal 14 al 4 per cento. Se domenica prossima il presidente perdesse V ultimo dibattito alla tv, alle elezioni del 6 novembre New York voterebbe sicuramente democratico. Per la metropoli, il voltafaccia non è senza spiegazioni. New York è sempre stata antirepubblicana — nel '72 fu una delle due sole grandi città americane a votare per McGovern contro Nixon — e, il suo distacco dai democratici, i mesi scorsi, fu più frutto delle delusioni causate da Mondale che di una conversione al reaganismo. Rinfrancata dai confronti alla tv, é tornata sulla .sua strada. Ma i partiti non considerano il fenomeno ' semplicemente la riprova dell'in ortodossia politica dei newyorkesi. So¬ ificare un dibattito pu spettano clic si stia generalizzando e non escludono più clie Reagan perda le elezioni. Sulle elezioni, fino a una settimana fa, si taceva il paragone con quelle di Nixon del '72. La domanda clic tutti si ponevano non era: vincerà Nixon? Ma: vincerà con un margine cosi ampio per sostituire alla coalizione di sinistra roosevcltiana quella della grande destra? Ora invoco il paragone si fa con le elezioni del 1948, in cui Truman sconfisse all'ultimo minuto il candidato repubblicano Dewey, prima enormemente lavorilo nei sondaggi. A Reagan, che iiercorre il Mid West sul treno dcll'allora presidente a caccia di voti democratici, Mondale ribatte cori mordacia: -La locomotiva è giusta, ma il binario e sbagliato». Le analisi dimostrano clic il rovesciamento di fronte a New York e i cambiamenti d' umore del partili non scaturiscono da un riesame delle politiche di Reagan e di Mon¬ bblico sul piccolo sc dalo: gli americani le discutono da oltre un anno, visto che di fallo la campagna elettorale è incominciala nell'autunno dcll'83. Nei loro comizi i due loadcrs non hanno detto nulla clic si discoslassc dal programmi originari. L'inversione di tendenza è dovuta soltanto alle molte tv, radio e giornali, non tulli ovviamente, clic noi giro di 24 ore hanno capovolto l'immagine fornita in precedenza, mese dopo mese, del presidente e dol suo avversario. Le ragioni per cui negli ultimi giorni i democratici apostati e gli incerti hanno preso le distanze da Reagan sono slate' suggerite dalla maggioranza del mass-media. Essi hanno dipinto il presidente non più come il grande comunicatore, noto a tutto il pubblico, ma un vecchio semi -incapacitato, protetto si ma anche condizionato da una sorta di guardia pretoriana della Casa Bianca. Di contro hanno trasformato Mondale da un politico grigio e indeci¬ hermo per gli elettori - Nel giro di poche ore il «gradimento» pu so in un riformisi a capace del comando. Di recente, un aiutante di Gary Ilari, il senatore che nelle primario democratiche arrivò quasi a battere Mondale, ha spiegalo in termini televisivi la.meteorica ascesa del suo candidalo. «Giunse terzo nel primo confronto. vcnlalo un mito. I fatti gli dettero ragione». Sul declino di Reagan — nella realtà mollò relativo, come vedremo — ha influito anche un altro fattore. In genere 1 mass-media Usa prendono sul serio il proprio ruolo di quarto potere, ossia di garanti della Costituzione. Essi avvertono un antagonismo quasi fisiologico nei confronti del governo, o comunque del più forte, e Una simpatia naturale per il più debole, «llunderdog... il cane piccolo. Quando il presidente ha abbassato la guardia sono partili all'attacco. Di questa condizione era conscio Johnson, càie ai tempi del Vietnam invi iva non l'intervento di due divisioni ma quello amico, non nemico, di due tv. Reagan infine, nei suoi quattro anni alla Casa Bianca, ha alienato non podio televisioni, radio e giornali, dettando loro dove, come, quando concedere interviste, c strumentalizzandoli con quello dello low a- ha narrato «c si vide esaltare conte un eroe alla tv. Decise allora di impostare su di essa la campagna elettorale. Andò solo dove c'erano le telecamere, gli aeroporti, le stazioni e via di seguito. Se non le trovava, ripartiva subito. Era convinto che in sette giorni sarebbe di- I);ivoii]Mirl. Il tour di Geraldino in lowa ò essere distrutto abili mosse di relazioni pubbliche, tra cui quella dell'altro Ieri di telefonare dal treno di Truman agli astronauti dello Shuttle Challenger. Ciò non significa, comunque, che l'emorragia di voti causala dal successo di Mondale una settimana fa alla televisione sia inarrestabile. A parte quello di New York e di un paio di altre città statunitensi, la maggioranza dei sondaggi d'opinione punta a una perdita eli 4-6 punti, ma sottolinea anche che il vantaggio del presidente sull'avversario resta Ingente, tra il 15 e il Iti per cento. Se nelle tre settimane che separano la superpotenza dal voto. Mondale non riuscirà a dimostrare che Reagan è davvero troppo anziano, assente e stanco i km- continuare a governare, i democratici subiranno una autentica disfatta. Mollo dipenderà dall' ultimo dibattilo televisivo tra Reagan e Mondale domenica prossima a Kansas City. Ennio Carctto

Luoghi citati: Kansas City, New York, Stati Uniti, Usa, Vietnam