Patti non gradisce Ciancimino di A. R. Ernesto Leone

Patti non gradisce Ciancimino Patti non gradisce Ciancimino PALERMO — Non si smorzano le polemiche attorno a Vito Ciancimino. Mentre oggi a Palermo la Corte d'Assise deciderà se convocare o meno come testimone Tommaso Buscetta nel processo per l'assassinio avvenuto due anni fa nel carcere Ucciardone del giovane mafioso Pietro Marchese, a Patti, in provincia di Messina l'ex sindaco di Palermo continua il suo esilio forzato. Accusato da Buscetta di essere legato a doppio filo con la cosca del suo paese, Corleone, Vito Ciancimino sta scrivendo appunti su appunti che probabilmente intende passare poi al suoi difensori in vista della con¬ Paolo Bertoldi mmv I M vocazione fissata per il giorno 30 davanti alla sezione per le misure di prevenzione del tribunale di Palermo. A Patti, il sindaco avv. Antonino Tritilo, a capo di una giunta monocolore de, ha ormai deciso di convocare il Consiglio comunale con all'ordine del giorno un ampio dibattito sul non gradito invio di Ciancimino in soggiorno obbligato nella cittadina che già «patisce» da tempo le continue citazioni per aver dato i natali a Michele Slndona. Per sollecitare il sindaco, anzi per imporgli di convocare sabato stesso il Consiglio, i due consiglieri comunisti occupano da 36 ore il municipio. Sul fronte delle indagini antimafia, intanto, c'è da registrare la soddisfazione dei magistrati palermitani per essere riusciti ad interrogare entro i termini previsti dalla nuova legge sulla custodia cautelare tutti gli arrestati nel blitz della notte di San Michele. Oggi, infatti, scadeva il termine e se qualcuno, non detenuto per altri motivi, non fosse stato interrogato sarebbe dovuto essere scarcerato. Sempre a Palermo, infine, l'on. Ino Vizzlni, pei, vicepresidente dell'Assemblea siciliana, ha formulato «l'augurio* che gli onorevoli Pasquale Macaluso, del psdi, e Santi Niclta, della de, rassegnino le dimissioni dalla commissione antimafia formata nel giorni scorsi dall'Assemblea regionale. Vizzlni ha ricordato che 1' on. Macaluso ha ricevuto comunicazione giudiziaria nel quadro delle indagini sui modi attraverso 1' quali la giunta regionale presieduta dall'on. Mario D'Acquisto giunse alla pubblicizzazione delle esattorie. L'onorevole Niella, invece, è stato rinviato a giudizio per interessi privati in atti d'ufficio. I fatti risalgono a 13 anni fa quando venne concessa licenza di agibilità alla raffineria Isab di Siracusa, la quale avrebbe pagato tangenti per poterla ottenere. a. r. Ernesto Leone

Luoghi citati: Messina, Palermo, Siracusa