Fughe schiaffi e puntini sulle i

Sei personaggi oggi ricordano Sei personaggi oggi ricordano Fughe, schiaffi e puutiui sulle i Come ricorda la sua prima Rispondono: Piero Chiara (scrittore), Nicola Abbagnano (filosofo), Liala (scrittrice), Baget Bozzo (sacerdote e parlamentare europeo), Camilla Bavera (senatrice a vita), Giorgio Saviane (scrittore). CHIARA •La mia prima maestra si chiamava Angela Cerrutti e aveva, credo, 50 anni. Era di una grande severità, aveva occhiali d'oro, come d'oro era il pennino che usava. Portava in classe la boccetta d'inchiostro rosso nella quale intingeva la penna per fare gli esempi di bella calligrafia sul mio quaderno. Per me era un prodigio: il pennino disegnava ricami perfetti, vocali e consonanti diventavano opere d'arte. Avevo un grande terrore di questa maestra, che mi accompagnò nella prima e nella seconda elementare frequentate a IAlino. •In terza elementare cambiai maestra e smisi di essere un bravo scolaro. La nuova maestra era meno severa, più dolce, gentile, e io fui bocciato due volte. Di quegli anni però ho ricordi bellissimi: marinavo continuamente la scuola, me ne andavo per i boschi, oppure frequentavo il mercato, il grande mercato del mercoledì dove mi mescolavo con i ciarlatani, 1 vendi' tori, là gente dei paesi che veniva da fuori, e imparavo a conoscere 11 mondo. Ho scritto un libro su quegli anni: Le avventure di Pierino al mercato di Luino. che é stato adottato nelle scuole». ABBAGNANO •La maestra era giovane, paziente e gentile, ma i ricordi che conservo sono vaghi. Frequentai un istituto privato a Salerno in via Duomo; era tenuto da tre signorine, sorelle e amiche della mia famiglia, e mia madre mi ci mandò. C'era un unico inconveniente: l'istituto era femminile ed io ero l'unico maschio in una classe di bambine. Andare a scuola non mi dispiaceva: ero uno maestra? scolaro abbastanza diligente, studiavo con regolarità, ma mi costava una terribile fatica star fermo per quattro ore nel banco. A casa ero un bimbo molto vivace abituato a scorrazzare, a far rumore, a giocare, e quell'aula, a volte, mi sembrava una prigione. Una prigione con tante bambine». LIALA •Ricordo uno schiaffo. Frequentavo una scuola privata che si chiamava «Il Tirocinio» e la mia maestra era la signora Poggiali, brava come insegnante ma severissima. Sedevamo in banchi a tre pa¬

Persone citate: Angela Cerrutti, Baget Bozzo, Camilla Bavera, Giorgio Saviane, Nicola Abbagnano, Piero Chiara, Poggiali

Luoghi citati: Luino, Salerno