Liza, figlia d'oro di Minnelli

Liza, figlia d'oro di Minnelli Ha ritirato il Premio Città di Roma del padre, coprendolo di elogi Liza, figlia d'oro di Minnelli Il regista ha 82 anni, non ha potuto muoversi per inolivi di salute: «Di lui amo la ricerca di perfezione, è il migliòre» ROMA — -Voglio tanto bene a mio padre. E di lui amo soprattutto la ricerca della perfezione in tutto quello che ha fatto, anche quando agli altri sembrava impossibile da raggiungere. Lui, invece, insisteva finché ci riusciva, c così avvenne in Un americano a Parigi quando, sfidando la diffidenza dei più, aggiunse per la prima volta un balletto al finale di un film-. Con queste parole. Liza Minnelli ha volulo sintetizzare la figura del celebre genitore durante la cerimonia della consegna del Premio Citta di Roma, attribuito appunto a Vincente Minnelli. Pino all'ultimo, si era sperato che l'ottantaducnne •papà del musical» riuscisse ad affrontare il viaggio, ma le sue condizioni fisiche l'hanno sconsigliato, anche perché proprio l'altro Ieri doveva essere ricoverato In cllnica per degli accertamenti. E cosi in Campidoglio è arrivata Liza per ritirare 11 premio assegnato al padre, che tra l'altro a Roma realizzò due del suol film, .Due settimane iti un'altra città- e -Nina-. In passato, il premio Città di Roma era stalo attribuito ad Alfred Hltchcock e a Bllly Wildcr. Adesso, con questo riconoscimento, l'As- soclazlonc Amici di Filmcrltt ca ha inteso premiare oltre quarant'annl di coerenza sul doppio versante del musical e del melodramma: «Il ( incuta di Vincente Minnelli ci restituisce, con una maestria che incanta, il colore, la musica, il ballo e il rapimento della vita da parte del sentimento, in una poetica in cui coesistono ragione ed eccesso, formalismo e stilizzazione-. E' stato il viccslndaco Pier Luigi Severi ad affidare a Liza la targa destinata al padre, nel corso di una cerimonia avvenuta in Campidoglio e dominata dall'lmpazzare dei fotografi, che una volta tanto hanno |x>lulo ritrarre la protagonista di «Cabaret» senza dover sfidare i suol inseparabili e insormontabili gorilla. All'appuntamento con Liza, in Campidoglio, il cinema italiano era rappresentato da Franco Zcfflrclli, Sergio Corbuccl, Nino Manfredi e Luciano De Crescenzo. Per tutta la durata della cerimonia romana, l'attrice ha recitalo la parte dell'impeccabile figlia: .'Amo mio padre e lo ritengo il migliore regista del mondo. L'ho sempre adorato ed è stato lui a farmi capire l'umorismo e certe visioni del 7nondo. E' una persona di animo gentile... soprattutto in famiglia e a casa-. Quest'ultima precisazione era d'obbligo perché Vincente Mlnclli, quando girò a Roma «Nina», lion si dimostrò sul set troppo gentile con gli attori, tanto è vero che gli venne regalato un frustino per esorcizzare 11 suo dispotismo. Con il titolo •■/ musical di Minnelli- verranno proposti da lunedi prossimo al Cineclub Labirinto, In edizione originale. I più significativi film del regista americano. • Tra i selezionati — ha sottolineato Liza — ci sono anclic Incontriamoci In Saint Louis che segnò l'incontro tra mio padre e mia madre, e Gigi, che ritengo il più bel film di papà-. Ernesto Baldo l.i/.ii Minnelli all» cerimoni» per la consegna della largii

Luoghi citati: Parigi, Roma